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Siria: controversa dichiarazione costituzionale di Ahmad

Siria

La dichiarazione costituzionale annunciata giovedì da Ahmad Shara’ ha avuto reazioni contrastanti. Da una parte c’è chi vede un nuovo percorso costituzionale che apre a una prospettiva pluralista e inclusiva, esclusi i seguaci del partito Baath, e prevede la separazione dei tre poteri in un regime presidenziale. Ma ci sono anche i detrattori che vi vedono il seme della personificazione del potere nella figura di una persona sola, una sostituzione di Assad con Shara’.

Tra i punti discutibili vi è l’individuazione della teologia islamica come unica fonte del diritto, escludendo o peggio discriminando le altre fedi.

La bozza di costituzione prevede una fase transitoria di 5 anni, che secondo il presidente della commissione proponente non vedranno elezioni e durante i quali l’attuale presidente è inamovibile.

L’organismo autonomo di autogoverno del nord est del paese, il Rojava, ha criticato la dichiarazione, alla stesura della quale non sono stati invitati rappresentanti curdi: “La dichiarazione costituzionale contraddice ancora una volta la realtà della Siria e lo stato di diversità che esiste in essa, ed è priva delle sue varie componenti, dai curdi agli arabi”. Inoltre, “comprende elementi e modelli tradizionali simili agli standard seguiti dal governo Baath, che ha governato il paese per decenni”.

La novità controversa nel panorama politico siriano è emersa dopo che una delegazione di drusi siriani ha fatto visita in Israele, partendo in due pullman dal sud verso il Golan occupato, scortata dalle camionette dell’esercito di occupazione. Una visita fortemente propagandata in Israele, ma condannata dalla stessa maggioranza di drusi siriani che hanno affermato, in comunicati delle diverse municipalità, che i visitatori di Israele non rappresentano nessuno se non sé stessi. In manifestazioni di piazza di drusi a Sueidaa, la principale città drusa siriana, i componenti della delegazione sono stati definiti traditori.

Il consiglio di sicurezza dell’ONU sta discutendo una risoluzione concordata tra Russia e USA per condannare le violenze inaudite nelle città della costa nord occidentale della Siria, dove sono stati uccisi su base confessionale oltre 1400 civili alawiti.

Gaza

“Ore Felici per i Bambini di Gaza, adozioni a distanza e pasti caldi” è la cosa giusta. […]
Anbamed e Associazione Culturale Mediterraneo hanno lanciato un appello per il finanziamento di un progetto di adozioni a distanza di bambini e bambine palestinesi. Un’iniziativa realizzata con l’associazione di donne di sinistra, Al-Najdah (Soccorso sociale).
Per saperne di più e aderire, clicca qui: Al-Najdah (Soccorso sociale): Malgrado le ferite, in sostegno dell’infanzia a Gaza – Anbamed

ANBAMED

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La dichiarazione costituzionale annunciata giovedì da Ahmad Shara’ ha avuto reazioni contrastanti. Da una parte c’è chi vede un nuovo percorso costituzionale che apre a una prospettiva pluralista e inclusiva, esclusi i seguaci del partito Baath, e prevede la separazione dei tre poteri in un regime presidenziale. Ma ci sono anche i detrattori che vi vedono il seme della personificazione del potere nella figura di una persona sola, una sostituzione di Assad con Shara’.

Tra i punti discutibili vi è l’individuazione della teologia islamica come unica fonte del diritto, escludendo o peggio discriminando le altre fedi.

La bozza di costituzione prevede una fase transitoria di 5 anni, che secondo il presidente della commissione proponente non vedranno elezioni e durante i quali l’attuale presidente è inamovibile.

L’organismo autonomo di autogoverno del nord est del paese, il Rojava, ha criticato la dichiarazione, alla stesura della quale non sono stati invitati rappresentanti curdi: “La dichiarazione costituzionale contraddice ancora una volta la realtà della Siria e lo stato di diversità che esiste in essa, ed è priva delle sue varie componenti, dai curdi agli arabi”. Inoltre, “comprende elementi e modelli tradizionali simili agli standard seguiti dal governo Baath, che ha governato il paese per decenni”.

La novità controversa nel panorama politico siriano è emersa dopo che una delegazione di drusi siriani ha fatto visita in Israele, partendo in due pullman dal sud verso il Golan occupato, scortata dalle camionette dell’esercito di occupazione. Una visita fortemente propagandata in Israele, ma condannata dalla stessa maggioranza di drusi siriani che hanno affermato, in comunicati delle diverse municipalità, che i visitatori di Israele non rappresentano nessuno se non sé stessi. In manifestazioni di piazza di drusi a Sueidaa, la principale città drusa siriana, i componenti della delegazione sono stati definiti traditori.

Il consiglio di sicurezza dell’ONU sta discutendo una risoluzione concordata tra Russia e USA per condannare le violenze inaudite nelle città della costa nord occidentale della Siria, dove sono stati uccisi su base confessionale oltre 1400 civili alawiti.

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Tra i punti discutibili vi è l’individuazione della teologia islamica come unica fonte del diritto, escludendo o peggio discriminando le altre fedi.

La bozza di costituzione prevede una fase transitoria di 5 anni, che secondo il presidente della commissione proponente non vedranno elezioni e durante i quali l’attuale presidente è inamovibile.

L’organismo autonomo di autogoverno del nord est del paese, il Rojava, ha criticato la dichiarazione, alla stesura della quale non sono stati invitati rappresentanti curdi: “La dichiarazione costituzionale contraddice ancora una volta la realtà della Siria e lo stato di diversità che esiste in essa, ed è priva delle sue varie componenti, dai curdi agli arabi”. Inoltre, “comprende elementi e modelli tradizionali simili agli standard seguiti dal governo Baath, che ha governato il paese per decenni”.

La novità controversa nel panorama politico siriano è emersa dopo che una delegazione di drusi siriani ha fatto visita in Israele, partendo in due pullman dal sud verso il Golan occupato, scortata dalle camionette dell’esercito di occupazione. Una visita fortemente propagandata in Israele, ma condannata dalla stessa maggioranza di drusi siriani che hanno affermato, in comunicati delle diverse municipalità, che i visitatori di Israele non rappresentano nessuno se non sé stessi. In manifestazioni di piazza di drusi a Sueidaa, la principale città drusa siriana, i componenti della delegazione sono stati definiti traditori.

Il consiglio di sicurezza dell’ONU sta discutendo una risoluzione concordata tra Russia e USA per condannare le violenze inaudite nelle città della costa nord occidentale della Siria, dove sono stati uccisi su base confessionale oltre 1400 civili alawiti.

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Tra i punti discutibili vi è l’individuazione della teologia islamica come unica fonte del diritto, escludendo o peggio discriminando le altre fedi.

La bozza di costituzione prevede una fase transitoria di 5 anni, che secondo il presidente della commissione proponente non vedranno elezioni e durante i quali l’attuale presidente è inamovibile.

L’organismo autonomo di autogoverno del nord est del paese, il Rojava, ha criticato la dichiarazione, alla stesura della quale non sono stati invitati rappresentanti curdi: “La dichiarazione costituzionale contraddice ancora una volta la realtà della Siria e lo stato di diversità che esiste in essa, ed è priva delle sue varie componenti, dai curdi agli arabi”. Inoltre, “comprende elementi e modelli tradizionali simili agli standard seguiti dal governo Baath, che ha governato il paese per decenni”.

La novità controversa nel panorama politico siriano è emersa dopo che una delegazione di drusi siriani ha fatto visita in Israele, partendo in due pullman dal sud verso il Golan occupato, scortata dalle camionette dell’esercito di occupazione. Una visita fortemente propagandata in Israele, ma condannata dalla stessa maggioranza di drusi siriani che hanno affermato, in comunicati delle diverse municipalità, che i visitatori di Israele non rappresentano nessuno se non sé stessi. In manifestazioni di piazza di drusi a Sueidaa, la principale città drusa siriana, i componenti della delegazione sono stati definiti traditori.

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Tra i punti discutibili vi è l’individuazione della teologia islamica come unica fonte del diritto, escludendo o peggio discriminando le altre fedi.

La bozza di costituzione prevede una fase transitoria di 5 anni, che secondo il presidente della commissione proponente non vedranno elezioni e durante i quali l’attuale presidente è inamovibile.

L’organismo autonomo di autogoverno del nord est del paese, il Rojava, ha criticato la dichiarazione, alla stesura della quale non sono stati invitati rappresentanti curdi: “La dichiarazione costituzionale contraddice ancora una volta la realtà della Siria e lo stato di diversità che esiste in essa, ed è priva delle sue varie componenti, dai curdi agli arabi”. Inoltre, “comprende elementi e modelli tradizionali simili agli standard seguiti dal governo Baath, che ha governato il paese per decenni”.

La novità controversa nel panorama politico siriano è emersa dopo che una delegazione di drusi siriani ha fatto visita in Israele, partendo in due pullman dal sud verso il Golan occupato, scortata dalle camionette dell’esercito di occupazione. Una visita fortemente propagandata in Israele, ma condannata dalla stessa maggioranza di drusi siriani che hanno affermato, in comunicati delle diverse municipalità, che i visitatori di Israele non rappresentano nessuno se non sé stessi. In manifestazioni di piazza di drusi a Sueidaa, la principale città drusa siriana, i componenti della delegazione sono stati definiti traditori.

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Tra i punti discutibili vi è l’individuazione della teologia islamica come unica fonte del diritto, escludendo o peggio discriminando le altre fedi.

La bozza di costituzione prevede una fase transitoria di 5 anni, che secondo il presidente della commissione proponente non vedranno elezioni e durante i quali l’attuale presidente è inamovibile.

L’organismo autonomo di autogoverno del nord est del paese, il Rojava, ha criticato la dichiarazione, alla stesura della quale non sono stati invitati rappresentanti curdi: “La dichiarazione costituzionale contraddice ancora una volta la realtà della Siria e lo stato di diversità che esiste in essa, ed è priva delle sue varie componenti, dai curdi agli arabi”. Inoltre, “comprende elementi e modelli tradizionali simili agli standard seguiti dal governo Baath, che ha governato il paese per decenni”.

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L’organismo autonomo di autogoverno del nord est del paese, il Rojava, ha criticato la dichiarazione, alla stesura della quale non sono stati invitati rappresentanti curdi: “La dichiarazione costituzionale contraddice ancora una volta la realtà della Siria e lo stato di diversità che esiste in essa, ed è priva delle sue varie componenti, dai curdi agli arabi”. Inoltre, “comprende elementi e modelli tradizionali simili agli standard seguiti dal governo Baath, che ha governato il paese per decenni”.

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Anbamed e Associazione Culturale Mediterraneo hanno lanciato un appello per il finanziamento di un progetto di adozioni a distanza di bambini e bambine palestinesi. Un’iniziativa realizzata con l’associazione di donne di sinistra, Al-Najdah (Soccorso sociale).
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Tra i punti discutibili vi è l’individuazione della teologia islamica come unica fonte del diritto, escludendo o peggio discriminando le altre fedi.

La bozza di costituzione prevede una fase transitoria di 5 anni, che secondo il presidente della commissione proponente non vedranno elezioni e durante i quali l’attuale presidente è inamovibile.

L’organismo autonomo di autogoverno del nord est del paese, il Rojava, ha criticato la dichiarazione, alla stesura della quale non sono stati invitati rappresentanti curdi: “La dichiarazione costituzionale contraddice ancora una volta la realtà della Siria e lo stato di diversità che esiste in essa, ed è priva delle sue varie componenti, dai curdi agli arabi”. Inoltre, “comprende elementi e modelli tradizionali simili agli standard seguiti dal governo Baath, che ha governato il paese per decenni”.

La novità controversa nel panorama politico siriano è emersa dopo che una delegazione di drusi siriani ha fatto visita in Israele, partendo in due pullman dal sud verso il Golan occupato, scortata dalle camionette dell’esercito di occupazione. Una visita fortemente propagandata in Israele, ma condannata dalla stessa maggioranza di drusi siriani che hanno affermato, in comunicati delle diverse municipalità, che i visitatori di Israele non rappresentano nessuno se non sé stessi. In manifestazioni di piazza di drusi a Sueidaa, la principale città drusa siriana, i componenti della delegazione sono stati definiti traditori.

Il consiglio di sicurezza dell’ONU sta discutendo una risoluzione concordata tra Russia e USA per condannare le violenze inaudite nelle città della costa nord occidentale della Siria, dove sono stati uccisi su base confessionale oltre 1400 civili alawiti.

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“Ore Felici per i Bambini di Gaza, adozioni a distanza e pasti caldi” è la cosa giusta. […]
Anbamed e Associazione Culturale Mediterraneo hanno lanciato un appello per il finanziamento di un progetto di adozioni a distanza di bambini e bambine palestinesi. Un’iniziativa realizzata con l’associazione di donne di sinistra, Al-Najdah (Soccorso sociale).
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