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eventi

Prossimo futuro n. 212  17 – 23 Febbraio

Bollettino di informazione della redazione di Pressenza sugli eventi della prossima settimana. Inviare le notizie a redazioneitalia@pressenza.com entro la domenica prima dell’evento.

 

APPUNTAMENTI FISSI

 

Digiuno nonviolento

Ogni domenica

Prosegue la staffetta dei digiunanti per la pace organizzata da Coordinamento Capitanata per la pace – Arca della pace

Per maggiori informazioni: ARCA DELLA PACE – Coordinamento Capitanata per la pace

calzoni.pa@gmail.com

 

Genova. ora in silenzio contro la guerra

 

Tutti i mercoledì dalle 18,00 alle 19,00 in piazza De Ferrari sui gradini del palazzo ducale

 

Torino

 

Presidio pacifista  tutti i sabato mattina dalle ore 11 in Piazza Carignano

 

Firenze

 

Ogni prima domenica del mese in Piazza dell’Isolotto dalle ore 9,30 per tutta la mattinata Insieme per la Pace, maratona di letture e testimonianze per la pace.

 

Roma

Appuntamento tutti i giovedì alle 18.15, davanti al Teatro dell’Opera di Roma, angolo via Torino. sfilata silenziosa di fronte al Viminale, sede del Ministero degli Interni, per protesta contro le politiche migranticide; organizza da Mani Rosse Antirazziste.

 

No Other Land: tutte le proiezioni del documentario

Wanted Cinema, con il patrocinio di Amnesty International Italia, è lieta di presentare il documentario No Other Land (2024), premiato alla Berlinale 2024 e agli EFA (European Film Awards) 2024 come Miglior Documentario. Questo film, realizzato da un collettivo palestinese-israeliano di quattro giovani attivisti, è stato co-creato durante i tempi più bui e spaventosi della regione, come atto di resistenza creativa contro l’Apartheid e come ricerca di un cammino verso l’uguaglianza e la giustizia.

L’elenco delle proiezioni e dei cinema dove è in programmazione su trovano qui:

https://www.wantedcinema.eu/it/article/no-other-land

 

APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA

Giro delle associazioni premiate con il Premio Alexander Langer 2024

Il Premio Internazionale Alexander Langer 2024 è stato attribuito alla collaborazione fra due organizzazioni, una palestinese e una israeliana. Youth Of Sumud (‘Gioventù della Perseveranza’) si fa interprete della resistenza nonviolenta palestinese nell’area delle colline a sud di Hebron in Cisgiordania, mentre Ta’ayush (‘Vivere Insieme’) è espressione della società civile israeliana che agisce per la convivenza pacifica tra palestinesi e israeliani.

Dal 10 al 28 febbraio 2025 i rappresentanti di Youth Of Sumud e Ta’ayush hanno intrapreso un viaggio toccando diverse città italiane – accompagnati da attiviste e attivisti di Mediterranea Saving Humans e Operazione Colomba e da rappresentanti della Fondazione Langer.

  • Bologna, 17.02, ore 20:30, Vag61, via Paolo Fabbri 110
  • Bolzano, 21.2, ore 17:30, Museion di piazza Siena 1– Cerimonia ufficiale di premiazione – Fondazione Alexander Langer 
  • Vipiteno, 22.2, ore 18, Stadttheater Sterzing – in collaborazione con la Biblioteca Civica di Vipiteno
  • Rovereto, 23.2, ore 19:00, Auditorium Campana dei caduti sul colle di Miravalle – Fondazione Alexander Langer in collaborazione con il Forum Trentino per la pace e i diritti umani e la Fondazione Campana dei caduti di Rovereto, 24.02, ore 20:30, Ex Centrale del latte, via Giacomo Medici 96A
  • Padova, 25.2, ore 17:30 Sala Rossini, Caffè’ Pedrocchi in Piazzetta Pedrocchi 8 – evento organizzato da Fondazione Alexander Langer, Mediterranea Saving Humans, Operazione Colomba, Assopace e diverse altre realtà
  • Reggio Emilia, 27.2, ore 18:00, Sala del Tricolore in Piazza Prampolini 1 – evento organizzato da Mediterranea Saving Humans, Europe for Peace,  Fondazione Alexander Langer e il Comune di Reggio Emilia.

 

Trasformare lo spirito umano per un mondo libero di armi nucleari

31 gennaio-23 marzo 2025 Chiostro di Santa Maria Novella – Piazza della Stazione, 6 Firenze

Mostra multimediale promossa dall’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

La mostra è aperta dal lunedì al giovedì, 9:00-19:00; dal venerdì alla domenica, 9:00-20:00; prenotazione necessaria per scuole e gruppi. Ingresso Gratuito

 

Incontro con Dacia Maraini

Lunedì 17 febbraio alle ore 18 al Cinema De Seta ai Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo sarà presentato il libro di Dacia Maraini Diario degli anni difficili (edizioni Solferino). Con l’autrice dialogherà il giornalista Felice Cavallaro. Letture di Valentina Todaro.

 

Lo Stato del potere

Lunedì 17 febbraio alla libreria Feltrinelli di Napoli alle ore 18 sarà presentato il libro di Carlo Iannello Lo Stato del potere. Politica e diritto ai tempi della post-libertà (Meltemi editore). Con l’autore interverranno F. Barbagallo, S. D’Acunto, V. Pinto e M. Villone. Una riflessione su Costituzioni ed economia a partire dallo storico Braudel.

 

Per una Costituzione della Terra

17 febbraio ore 18:30 San francesco della Scarpa, piazzetta Carducci , Lecce (LE)

Presentazione del libro “Per una Costituzione della terra-l’umanità al bivio” e conversazione con l’autore Luigi Ferrajoli presso Free home university in collaborazione con Custodidelboscodarneo, Costituente terra, youth med.

Per maggiori informazioni:

https://www.costituenteterra.it/il-manifesto-di-costituente-terra/?fbclid=IwY2x

Custodi del Bosco d’Arneo

Custodidelboscodarneo@gmail.com

 

Pace e Ambiente 

Il Centro Pace di Rovereto, in rete con altre associazioni, aderisce alla campagna “M’illumino di meno 2025” XXI edizione organizzando un incontro per riflettere sull’impatto che le guerre e le armi hanno sull’ambiente e l’inquinamento conseguente.

L’invito è per martedì 18 febbraio – ore 17.45 – al Centro Pace di Via Vicenza, 5 Rovereto

Proiezione dell’incontro “Le questioni ambientali e i conflitti: energia, risorse naturali, cambiamento climatico” con interventi di Sofia Basso, research campaigner pace e disarmo di Greenpeace e di Giuliano Garavini, Università Roma Tre.

 

Effetti collaterali dell’economia di guerra sulle nostre vite

19 febbraio ore 17:30 Palazzo Vernazza – Vicolo Vernazza,8, LECCE 

Assemblea dibattito.

Per maggiori informazioni:

https://www.facebook.com/share/p/18haEb3CLW/

Peacelink Nodo di Lecce -Rete Salento per la Pace

adrianadem@alice.it

 

Presentazione del rapporto sul genocidio di Israele a Gaza

 

Giovedì 20 febbraio, ore 18:30 Circolo ARCI Vie Nuove Viale Donato Giannotti, 13, Firenze

Presentazione del rapporto sul genocidio di Israele a Gaza, con Tina Marinari, coordinatrice delle campagne di Amnesty International Italia.

A seguire proiezione del reportage Investigating war Crimes in Gaza, reportage di Al Jazeera sui crimini di guerra commessi dai soldati israeliani a Gaza, curato da James Kleinfeld e introdotto da Richard Sanders, direttore di Al Jazeera Investigations. Il documentario è in lingua inglese e sottotitolato in italiano.

L’evento è promosso da Amnesty International Assopace Palestina ARCI Cospe Firenze Together For Change

 

“Tonino Miccichè sarai ricordato”

20 FEBBRAIO 2025 ORE 17-19 SMS DI RIFREDI (FIRENZE)

 

monologo teatrale con chitarra di e con Angelo Maddalena

introduzione e organizzazione a cura di Emanuela Bavazzano

 

Sgomberi, espulsioni e distruzioni di baracche

Giovedì 20 febbraio alla libreria Golem di Torino alle ore 18.45 sarà presentato il libro di Stefano Portelli Il diritto di restare. Espulsioni e radicamento tra Roma e Ostia (Carocci, 2024). Con l’autore dialogherà Manuela Cencetti, coautrice del film La versione di Jean sullo sgombero dei baraccati rumeni che vivevano a Lungo Stura Lazio, estrema periferia di Torino.

 

La pandemia delle disuguaglianze

Giovedì 20 febbraio alle ore 11.30 presso la sala stampa della Camera dei Deputati a Roma, la Rete dei Numeri Pari e Oxfam invitano i e le parlamentari a un momento di dialogo e confronto per il rilancio dell’agenda sociale nel nostro Paese, prendendo spunto dall’ultimo rapporto Oxfam sulle disuguaglianze.

Per approfondire:

I 7 punti dell’agenda sociale – https://www.numeripari.org/agendasociale/

Report #Disuguaglianza: povertà ingiusta e ricchezza immeritata – https://www.oxfamitalia.org/report-disuguaglianza/

Contatti 

info@numeripari.org – www.numeripari.org

policy@oxfam.it – www.oxfamitalia.org

 

Educare alla pace tra i venti di guerra

20 febbraio ore 08:30 Viale della galassie 2, Napoli (NA)

Per maggiori informazioni:

https://www.facebook.com/share/p/19hB4D9bXX/

Osservatorio no militarizzazione scuole osservatorionomili@gmail.com

 

S.O.S. Sale Cinematografiche: verso un tavolo per salvarle

Conferenza stampa/evento organizzata da Italia Nostra Roma il 20 febbraio 2025 dalle ore 9.30 presso la sede nazionale dell’associazione in Viale Liegi, 33 a #roma con lo scopo di discutere della grave crisi che sta colpendo le sale cinematografiche, con particolare attenzione al fenomeno delle chiusure e delle trasformazioni selvagge.

Vignarca a Palermo per il disarmo

Come posizionarsi, che scelte individuali e di gruppo possiamo fare oggi per contrastare la guerra e le folli spese per gli armamenti? Come uscire dall’incubo nucleare che ci sovrasta? Quale ruolo ha il nostro Paese e quale potrebbe avere?
Per cercare di rispondere a queste domande Comunità dell’Arca e Centro Palermitano del Movimento Nonviolento organizzano un incontro a Palermo con Francesco Vignarca, Coordinatore della Rete Italiana Pace e Disarmo.
L’appuntamento è per domani, Venerdì 21 Febbraio 2025, alle ore 16,30 al Cre.Zi.Plus ai Cantieri Culturali alla Zisa – Pad. 10 e 11 Via Paolo Gili, 4 – PALERMO.

Arte, patrimoni culturali e costruzione della pace

Venerdì 21 febbraio, ore 17.30 Museo Archeologico Nazionale delle Marche – MAN Marche, Auditorium, Palazzo Ferretti, Via Gabriele Ferretti, 6, Ancona

Conferenza pubblica

L’educazione basata negli spazi come strumento di elaborazione delle memorie pubbliche e di insospettabili possibilità di partecipazione. 

Le memorie collettive e i patrimoni culturali come risorse per una più matura consapevolezza sociale.

I luoghi della cultura e della memoria e, in particolare, i musei per la pace come vettori di inclusione e di democrazia, come spazi per l’affermazione della «pace positiva», pace con diritti umani e giustizia sociale.

Sono questi i contenuti salienti del volume di Gianmarco Pisa, Le porte dell’arte. I musei come luoghi della cultura tra educazione basata negli spazi e costruzione della pace (Multimage, Firenze 2024), edizione bilingue in italiano e in inglese, con ricco corredo fotografico, prodotto della ricerca-azione nei luoghi del conflitto della ex Jugoslavia, volta a esplorare le ambivalenze e le potenzialità del patrimonio culturale, complessivamente inteso, ai fini della promozione della convivenza, del contrasto alla guerra, della costruzione della pace. 

L’evento, promosso dal Museo Archeologico Nazionale delle Marche, in collaborazione con il Centro Studi Nazionale Domenico Losurdo e l’Associazione Editoriale Multimage, vede gli interventi, con l’autore, di Laura Baldelli, docente, componente del Centro Studi Domenico Losurdo e redattrice della rivista Futura Società, Alessandro Volponi, docente e presidente del Centro Studi Domenico Losurdo. 

Posti limitati, prenotazione consigliata al numero 071-202602.

Ingresso gratuito all’auditorium per la presentazione, accesso con biglietto ordinario al percorso espositivo M A N Marche.

Infoline: https://www.facebook.com/MuseoArcheologicoAncona 

 

Biblioteca della Nonviolenza. Io voglio, tu non vuoi

Vieni al nostro Club del Libro! 

Unisciti a noi venerdí 21 febbraio alle 18:00 presso la Biblioteca della Nonviolenza per una serata di confronto, chiacchiere e tè caldo. 

Questo mese leggeremo ‘Io voglio, tu non vuoi’ di Pat Patfoort. 

https://energiaperidirittiumani.it/biblioteca/io-voglio-tu-non-vuoi-manuale-di-educazione-nonviolenta

 Ti aspettiamo a Via dei Latini 12/14! Roma

 

Solidarietà alla popolazione della Repubblica Democratica del Congo

Sabato 22 febbraio corteo a Palermo alle ore 15.30 partirà da piazza Crispi un corteo per denunciare la guerra dimenticata in Congo

(20+) Cgil Palermo – Esistono guerre che non fanno notizia e non… | Facebook

 

Sempre per costruire e creare e promuovere la pace

22 febbraio ore 17:30 ACLI LAMBRATE via Conte Rosso, 5 – Milano 

Presentazione con Laura Tussi e Fabrizio Cracolici. La follia del nucleare. come uscirne con la rete ICAN e Educazione e pace.

Per maggiori informazioni:

Vincenzo Casati acli.lambrate@libero.it

 

Fiera generosa, un mercato senza danaro

Domenica 23 febbraio dalle ore 10 alle ore 15 si svolgerà a Petralia Sottana (Palermo) una iniziativa di scambio reciproco, di dono e di solidarietà, “un’esperienza collettiva che valorizza le relazioni umane fuori dalle logiche di mercato”, fortemente voluta dal Circolo Operaio di Petralia e patrocinata tra gli altri da UniPa, Università Aldo Moro di Bari, Miur, Unione Europea.

info: ludovica.bargellini@unipa.it e alice.nortier@hotmail.fr

 

IoCiSto. Presidio Permanente di Pace presenta “Il cronico trauma della guerra” Donne e bambini le prime vittime

Il 23 febbraio alle ore 11:00, presso la libreria IoCiSto, a Napoli in Piazza Fuga, ci sarà la presentazione del libro di Maurizio Bonati Il cronico trauma della guerra. Donne e bambini le prime vittime.

La guerra rappresenta purtroppo una presenza costante nella storia umana e, oltre ai drammi che provoca nel corso del suo svolgimento, ha conseguenze devastanti sulla salute di tutti, anche per diversi decenni dopo la sua apparente conclusione. A pagare il prezzo più alto di una vita trascorsa a volte interamente in un contesto segnato dalla violenza diffusa e dall’esposizione alle ripercussioni materiali e morali del conflitto sono i bambini, gli adolescenti e le donne. A partire da questi osservazioni, Maurizio Bonati, medico, già responsabile del Dipartimento di salute pubblica e del laboratorio per la salute materno infantile dell’Istituto Mario negri IRCCS di Milano, ci offre una dettagliata documentata analisi delle prolungate conseguenze che ogni conflitto esercita sulla salute delle popolazioni coinvolte.il risultato è un quadro estremamente articolato che dimostra anche la profonda connessione delle problematiche esaminate.

L’incontro si svolge nell’ambito del programma di eventi del Presidio Permanente di Pace di IoCiSto, nato all’indomani dello scoppio dell’ultima guerra israelo-palestinese, da un’idea di un gruppo di soci della Libreria che non si sono arresi all’indifferenza e all’assuefazione e che si incontrano di domenica per parlare di PACE.

 

Redazione Italia

“Ti senti come se fossi un subumano”

Firenze, 17 febbraio 2025
– Nel rapporto intitolato “Ti senti come se fossi un subumano: il genocidio di Israele contro la popolazione palestinese a Gaza”, Amnesty International documenta come, durante l’offensiva militare lanciata dopo gli attacchi mortali del 7 ottobre guidati nel sud di Israele da Hamas, Israele abbia scatenato inferno e distruzione contro la popolazione palestinese di Gaza senza freni, in modo continuativo e nella totale impunità.

Di questo parleremo con Tina Marinari, coordinatrice campagne di Amnesty International Italia, che presenterà il rapporto giovedì 20 febbraio dalle 18.30 al circolo ARCI delle Vie Nuove (viale Giannotti, 13, Firenze) in un evento organizzato da Amnesty International Circoscrizione Toscana, Arci Firenze, COSPE, Belle Parole, Circolo delle vie nuove, Assopace Palestina, Gli amici di Roberto Morrione e Amicizia italo-palestinese Onlus.

Il rapporto di Amnesty International Italia ha esaminato in dettaglio le violazioni commesse da Israele nella Striscia di Gaza lungo un arco temporale di nove mesi, tra il 7 ottobre 2023 e l’inizio di luglio del 2024.

L’organizzazione per i diritti umani ha intervistato 212 persone, tra le quali vittime e testimoni palestinesi, autorità locali di Gaza e operatori sanitari; ha condotto ricerche sul campo e analisi di un’ampia serie di prove materiali e digitali, comprese immagini satellitari; ha analizzato dichiarazioni di alti funzionari del governo e dell’esercito di Israele e di altri organismi ufficiali israeliani, rinvenendo sufficienti elementi per arrivare alla conclusione che Israele ha commesso e sta continuando a commettere genocidio nei confronti della popolazione palestinese nella Striscia di Gaza occupata.

“Il rapporto mostra che Israele ha compiuto atti proibiti dalla Convenzione sul genocidio, con l’intento specifico di distruggere la popolazione palestinese di Gaza.

Questi atti comprendono uccisioni, gravi danni fisici e mentali e la deliberata inflizione di condizioni di vita calcolate per causare la loro distruzione fisica.

Mese dopo mese, Israele ha trattato la popolazione palestinese di Gaza come un gruppo subumano non meritevole di diritti umani e dignità, dimostrando il suo intento di distruggerli fisicamente”, ha dichiarato Agnès Callamard, segretaria generale di Amnesty International, che ha aggiunto: “Le nostre conclusioni devono servire a svegliare la comunità internazionale. Questo è un genocidio. Deve cessare ora”.

Dopo la presentazione del rapporto seguirà la proiezione di “Investigating War Crimes in Gaza”, il documentario di Al Jazeera sulle violazioni commesse dai soldati israeliani, curato da James Kleinfeld e introdotto da Richard Sanders, direttore dell’Unità investigativa di Al Jazeera.

Il reportage, realizzato dall’unità investigativa di Al Jazeera, denuncia i crimini di guerra israeliani nella Striscia di Gaza attraverso foto e video postati online dagli stessi soldati israeliani durante il conflitto durato un anno.

La I-Unit ha costruito un database di migliaia di video, foto e post sui social media e, dove possibile, ha identificato i post e le persone che vi compaiono.

Il materiale rivela una serie di attività illegali, dalle distruzioni, ai saccheggi, alla demolizione di interi quartieri e agli omicidi.

Il film racconta anche la storia della guerra attraverso gli occhi dei giornalisti palestinesi, degli operatori dei diritti umani e delle persone residenti della Striscia di Gaza.

Il documentario è in inglese con sottotitoli in italiano.

Sul sito di Amnesty una sintesi del Rapporto.

Amnesty International

Una grande e partecipata manifestazione di immigrati e italiani per le strade di Tortona in ricordo di Ange Jordan Tchombiap

Alcuni momenti della manifestazione di ieri 16 febbraio a Tortona, in ricordo di Ange Jordan Tchombiap, organizzata dalla comunita’ camerunense.

Una grande e partecipata manifestazione di immigrati e italiani, come non se ne vedevano da anni, ha attraversato le strade di Tortona con musiche, balli e slogan per chiedere giustizia per Jordan. Non solo, ma anche per affermare i valori della solidarietà, ddll’accoglienza, dell’antirazzismo e dell’antifascismo e per dire che la sicurezza tanto sbandierata dal Sindaco si crea con lavoro sicuro e non precario, sicurezza sulle strade, mobilita’ sostenibile e accoglienza per chi fugge da guerre e miseria. Da questo punto di vista, la scuola avrebbe un ruolo importante da svolgere, se solo lo volesse.

La manifestazione si è conclusa nei giardini del Comune di Tortona. Ci saremmo aspettati che il Sindaco, Federico Chiodi, fosse venuto a salutare i partecipanti presentandosi con la fascia tricolore e dicendo due parole per la tragica fine di questo ragazzo.
Niente di tutto questo è accaduto, solo silenzio, nessuna risposta alla nostra richiesta di proclamare un giorno di lutto cittadino e di transennare l’area dove Jordan è stato ucciso.

È invece accaduto qualcosa di molto grave: con sorpresa, le autorità hanno concesso sabato 15 febbraio lo spazio antistante alla stazione Fs agli eredi di Mussolini ed Hitler per raccogliere le firme per l’espulsione degli immigrati. Un’iniziativa provocatoria e una risposta alle nostre sollecitazioni. Tanto per dire da che parte stanno.
VERGOGNA!

A cura del Presidio Permanente di Castelnuovo Scrivia

Redazione Italia

La compagnia teatrale Kepler-452 porta sul palco il soccorso in mare

Prima assoluta all’Arena del Sole a Bologna il 27 febbraio.

Il soccorso in mare va in scena, a teatro, con A place of safety – Viaggio nel Mediterraneo centrale, uno spettacolo ideato dalla compagnia Kepler-452 che ha navigato con Sea-Watch 5 a luglio 2024, soccorrendo 156 persone. Quell’esperienza è diventata uno spettacolo che porta sul palco le emozioni le riflessioni e le voci della società civile in mare.

Lo spettacolo è prodotto da Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Teatro Metastasio di Prato, CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia, Théâtre des 13 vents CDN Montpellier e in collaborazione con Sea-Watch e EMERGENCY.

Dopo il successo nazionale e internazionale de Il Capitale, che portava in scena la lotta degli operai del Collettivo di fabbrica GKN, Kepler-452 ha scelto di raccontare l’epocale sfida del soccorso in mare e delle sue evoluzioni negli anni. Fanno parte dello spettacolo storie decine di testimonianze di ricerca e soccorso nel Mediterraneo che diventano, nella drammaturgia, le tappe di una missione: dalle paure prima di partire, alle motivazioni che spingono a imbarcarsi, a ciò che accade quando ci si avvicina alla zona delle operazioni, al soccorso, fino poi al viaggio di ritorno verso il porto sicuro di sbarco.

A place of safety debutta al Teatro Arena del Sole di Bologna il 27 febbraio e, dopo quattro repliche, quasi sold out, tornerà in scena da ottobre in Italia e in Europa. Insieme ai soccorritori e all’attore Nicola Borghesi, fa parte del cast Giorgia Linardi, portavoce di Sea-Watch.

“Vogliamo raccontare i dieci anni di soccorsi nel Mediterraneo centrale con un linguaggio nuovo” – spiega Linardi. Il teatro ci consente di abbracciare una prospettiva intima, che pone al centro l’impegno civile in mare attraverso le persone che si imbarcano alle frontiere d’Europa, indagandone le ragioni e contraddizioni. Portare il soccorso in mare sui palchi d’Italia è una grande responsabilità e un’opportunità unica di incontro con nuove persone, mentre con le nostre navi e i nostri aerei continuiamo a presidiare il Mediterraneo. Siamo felici di farlo nelle mani della Fondazione Emilia Romagna Teatro e della compagnia Kepler-452, che da anni con i suoi spettacoli avvicina il teatro alla realtà, e questa volta ha scelto di salire a bordo con noi per sentire e vivere quello che sentiamo e viviamo ogni giorno”.

Sea Watch

Quelle brave ragazze: presentazione a Modena

“Spesso penso che si sia rubato il senso alle parole, lo si distorca , lo si pieghi per non affrontare che non è amore, non è un raptus. Il libro è un coro di voci di donne vive, seppur ferite, che permette di “ridare” senso e valore a quelle parole”. Così ha commentato la senatrice Susanna Camusso in merito al tema della violenza di genere, che sarà al centro della presentazione del libro della giornalista Stefania Catallo, Quelle brave ragazze (2024, Gemma Edizioni), in programma sabato 1 marzo dalle 10 alle 12 presso la Polisportiva San Faustino, in via Wiligelmo 72 a Modena.

L’evento, organizzato dalla Conferenza delle Donne Democratiche di Modena, vedrà la partecipazione della senatrice Camusso, che sottolinea l’urgenza di affrontare un problema sempre più attuale. I dati sul femminicidio, infatti, mostrano un trend in aumento, rendendo fondamentale non solo l’accoglienza e la protezione delle donne e dei loro figli, ma anche la creazione di percorsi di inserimento lavorativo e di sensibilizzazione culturale.

“Presentare “Quelle brave ragazze” di Stefania Catallo alla conferenza delle Democratiche è un atto di grande rilevanza politica e sociale. Questo libro, attraverso le sue potenti testimonianze, illumina le esperienze di donne che hanno subito violenze di genere, offrendo una visione chiara e commovente delle ingiustizie che ancora oggi affliggono la nostra società”, così si è espressa Patrizia Belloi, portavoce della Conferenza delle Donne Democratiche di Modena e moderatrice dell’evento. “La conferenza delle Democratiche, impegnata nella promozione dei diritti umani e dell’uguaglianza di genere, trova in quest’opera un alleato prezioso per sensibilizzare l’opinione pubblica e stimolare un dibattito costruttivo. Presentare questo libro significa dare voce a chi è stato silenziato, significa riconoscere e combattere le radici del patriarcato e della violenza.​ È un passo fondamentale per costruire una società più giusta, dove ogni donna possa vivere libera dalla paura e dalla discriminazione. La conferenza delle Democratiche, attraverso questa presentazione, riafferma il suo impegno nella lotta per i diritti delle donne e per una cultura di rispetto e dignità per tutti”.

Modena si mobilita quindi contro la violenza di genere, con un evento che intende far emergere la realtà di coloro che hanno vissuto, e purtroppo continuano a vivere, situazioni di rischio. Federica Venturelli, segretaria PD di Modena, ospite della presentazione, ha detto al riguardo: “Abbiamo scelto di presentare questo libro a Modena perché riteniamo che il tema della violenza di genere debba essere affrontato con urgenza e in modo profondo, sia in chiave preventiva che punitiva. La violenza non fa distinzioni: non colpisce solo donne di un certo tipo o di una determinata classe sociale, ma può riguardare ogni donna, da quelle che vivono in periferia a quelle che occupano posizioni di visibilità o prestigio.

“Quelle brave ragazze” è un viaggio nelle ombre di una realtà che troppo spesso viene banalizzata o ridotta a episodi sporadici. Ma la violenza di genere è qualcosa di molto più profondo e sistemico: è un meccanismo di punizione nei confronti delle donne che non si piegano, che non accettano il silenzio e la sottomissione imposti dal patriarcato.

Ma questo libro non parla solo di donne. Parla anche di uomini, non solo quelli che esercitano la violenza, ma anche quelli che decidono di mettersi in discussione. Uomini che raccontano la loro esperienza e la loro presa di coscienza, contribuendo ad aprire uno spazio di riflessione sulla cultura patriarcale che ancora permea la nostra società.

Con questa presentazione a Modena, vogliamo stimolare una riflessione collettiva, necessaria per affrontare la violenza di genere in modo serio e deciso. Non possiamo permetterci di ignorare la realtà di questo fenomeno, né di ridurlo a un fatto isolato. È fondamentale che si parli di questo tema, che si agisca per fermarlo e che insieme cerchiamo di costruire una società che sappia riconoscere e combattere ogni forma di violenza”.

All’evento sarà presente anche Giovanna Zanolini, presidente della Casa delle Donne di Modena e dell’Associazione Donne e Giustizia.

Olivier Turquet

Ravenna, noi siamo ancora qui: Rigassificatore, non sei il benvenuto

A pochi giorni dall’arrivo a Ravenna della famigerata nave rigassificatrice BW Singapore, la cui sagoma – per chissà quanto tempo – sarà l’elemento caratterizzante del panorama di Punta Marina e dell’intera nostra costa, il Coordinamento ravennate “Per il Clima – Fuori dal Fossile” convoca il

presidio ambientalista a

MARINA DI RAVENNA

nei pressi del Molo Dalmazia

DOMENICA 23 FEBBRAIO 2025 alle ORE 14,30

  • Vengano assunti impegni precisi per la una “road map” sui tempi di dismissione del rigassificatore;
  • si istituisca un monitoraggio continuo e indipendente sulla qualità dell’aria, dell’ambiente marino, dell’assetto idrogeologico e dell’impatto sull’ambiente e sulla salute;
  • le Istituzioni prendano una ferma posizione per il taglio netto dei sussidi alle fonti fossili.

Uscire dalla camera a gas è necessario.

Uscire dalla camera a gas è possibile.

Coordinamento ravennate “Per il Clima – Fuori dal Fossile

Redazione Italia

Il governo rilancia la criminalizzazione razzista

Il Corriere titola “Il Viminale a prefetti e questori: aumentare i rimpatri, un terzo di chi viene denunciato o arrestato è straniero“. Durante la conferenza dei prefetti e dei questori d’Italia, Piantendosi ha rilanciato la persecuzione degli immigrati. E ha dato i numeri che “dimostrerebbero che gli stranieri irregolari hanno una tendenza alla delittuosità superiore a quella dei regolari e degli italiani”_

“Su un totale di 822.801 persone arrestate o denunciate nel 2024, il 34,72% sono stranieri. In particolare, tra gli arrestati o denunciate gli stranieri sarebbero quindi 285.676 e di questi 23,80% per omicidio volontario; il 35,73% per tentato omicidio; il 43,99% per violenza sessuale; il 47,84% per furto; il 52,47% per rapina; il 39,52% per reati in materia di stupefacenti; il 43,25% per sfruttamento della prostituzione”. 

Questi sarebbero i dati che avrebbero spinto il governo “a dare un forte input a prefetti e questori ad aumentare i rimpatri di migranti irregolari”. E’ la direttiva a prefetti e questori d’Italia fra le politiche di contrasto all’immigrazione irregolare, in presenza della duce Meloni e altri. Secondo loro questi dati sono la dimostrazione che “gli stranieri irregolari hanno una tendenza alla delittuosità superiore a quella dei regolari e degli italiani”.

Per mostrare la loro efficienza persecutoria in tale riunione è stato sbandierato anche il successo di aver espulso a forza 5.406 nel 2024, il 14% in più rispetto al 2023, e un aumento del 12% rispetto al 2022 quindi nel 2024, 29% in più sugli espulsi 2021. E il governo vanta anche un calo degli arrivi di migranti nel 2024 (66.317 contro i 157.651 del 2023), anche se complessivamente c’è stato un aumento del 26% tra il 2022 e il 2024.

Guardando bene questi dati appare palese che non c’è alcuna dimostrazione che gli immigrati irregolari abbiano una tendenza alla delittuosità superiore a quella dei regolari e degli italiani. Innanzitutto perché: 

1) l’arresto o la denuncia non è ancora condanna e quindi prova giudiziaria del reato di cui è imputata la persona che ne è oggetto; 

2) come scrivono anche Valentina Maglione e Bianca Lucia Mazzei in articolo per ilSole24ore : “Quasi i due terzi dei fascicoli usciti dalle procure non va a giudizio (e le condanne per i reati ‘minori’ sono meno del 37%)”; inoltre “il 54,8% dei processi definiti nel giudizio ordinario si è concluso con un’assoluzione. La quota di assoluzioni arriva al 68,7% (dati forniti dal primo presidente della Cassazione, Pietro Curzio, durante l’inaugurazione del nuovo anno giudiziario 2022 che da anni non variano molto -cfr. ibidem);

3) trent’anni di ricerche sulle pratiche delle polizie (vedi riferimenti in nota) dimostrano che sistematicamente gli immigrati, così come i rom e anche i marginali se non i poveracci, sono le “prede facili” nei controlli, denunce e arresti : è quello che si chiama il “delitto di aspetto somatico o di aspetto (in francese délit de faciès).

In altre parole, è assai frequente che gli operatori delle polizie che perlustrano le strade fermino abitualmente queste categorie di persone anziché quelli che hanno l’aspetto da italiano o da persona considerata “perbene”. E se cittadini perbenisti protestano più volte perché sotto casa loro sostano degli immigrati o dei rom o dei marginali, gli operatori di polizia sono allora sollecitati a fare “pulizia etnica e sociale” e anche se questi perseguitati non hanno commesso alcun reato “se lo inventano” (come racconta anche uno di loro). “Bisogna toglierli dalla strada. Danno fastidio. Non c’è altra soluzione che imputarli magari di più reati così non escono” (testimonianza di altri operatori di polizia che coincidono con quelle di avvocati e operatori sociali).

Inoltre, non è difficile far passare un semplice litigio per un tentato omicidio o un tentato furto magari di un bene alimentare di qualche euro per tentata rapina (perché il ladruncolo ha cercato di scappare alla “presa” della guardia del supermercato che per giunta dichiara di essere stato aggredito e dispone della testimonianza a favore dell’amica cassiera. E’ quindi probabile che quel 34,72% di denunciati e arrestati sia alquanto gonfiato proprio a causa della criminalizzazione razzista dell’immigrato, del rom e del marginale in genere, che qualifica la produzione delle polizie, ma non sempre quella dei magistrati, anche se una parte di questi – apriori – prendono per oro colato quello che scrivono le polizie nelle loro relazioni all’Autorità Giudiziaria.

Infine, è da 50 anni che l’Italia sfrutta l’immigrazione irregolare con leggi che impediscono l’arrivo e l’integrazione regolare perché oltre il 35% dell’economia italiana è costituita da economie sommerse, cioè semi-precariato e lavoro nero, caporalato anche criminale (si vede la stima Eurispes che è un ente di ricerca che lavora anche per il governo).

Scaricabili gratuitamente: https://www.academia.edu/30790365/MIGRANTI_-_Devianza_e_vittimizzazione; Razzismo democratico; https://effimera.org/far-morire-lasciar-morire-la-scelta-tanatopolitica-del-governo-meloni-e-dei-suoi-ministri

 

 

Salvatore Turi Palidda

A Milano un dibattito pubblico su “Destra-sinistra: una dicotomia superata?”

Il gruppo milanese “Progetto Nonviolento” terrà un dibattito, aperto al pubblico, il prossimo 25 febbraio con il titolo: “Destra-sinistra: una dicotomia superata?” L’evento avrà luogo dalle 18:30 alle 20:30 presso lo Spazio Tadini in via Niccolò Jommelli 24, Milano, e solleverà le seguenti domande: quella tra “destra” e “sinistra” è una dicotomia completamente superata dai fatti oggi e sarebbe dunque meglio abbandonarla completamente?  Oppure la dicotomia è ancora in grado di indicare differenze storicamente fondate, tuttora esistenti sul piano ideale, ma che non esistono più sul piano fattuale, perché su questo piano è scomparso uno dei poli della dicotomia? 

Paleranno il prof. Vincenzo Costa, ordinario di filosofia all’università Vita e Salute San Raffaele di Milano, e Aligi Taschera, già docente di Filosofia e Storia presso diversi licei milanesi.   Dopo i loro interventi introduttivi, ampio spazio verrà lasciato ad un dibattito libero tra i presenti.

È gradita la prenotazione con una email indirizzata a: progettononviolentomilano@proton.me 

Il gruppo “Progetto Nonviolento” – la cui parola d’ordine è “Pace con mezzi pacifici” – si è creato durante il Covid per opporsi alla gestione autoritaria della pandemia da parte del governo italiano (e non solo).  Il suo primo dibattito pubblico, tenutasi a Milano il 23 ottobre 2020,  si è infatti intitolato “La nonviolenza nell’era dell’emergenza” e ha riunito personalità come Ugo Mattei, Franco Fracassi, Germana Leoni, Davide Tutino, Aligi Taschera e molte altre.  Ha un canale YouTube che raccoglie i video dei suoi eventi.  Giulia Abbate ne cura i rapporti con il pubblico.

 

Redazione Milano

Diamo voce alla Russia per la Pace. Incontro con Alisa Skopinsteva

I movimenti di opposizione e dissenso, per i diritti umani, sono l’espressione di quella società civile russa che ha sempre rifiutato la guerra. Ora che Putin e Trump vogliono spartirsi l’Ucraina, dopo un conflitti armato sanguinoso di tre anni, che ha fatto un milione di morti e incalcolabili danni materiali ed economici, è tempo che la parola torni a chi davvero costruisce la pace. Gli obiettori di coscienza russi e ucraini, i disertori delle due parti, che non hanno voluto partecipare alla guerra fratricida, devono sedere al tavolo del dialogo, per una conferenza internazionale di pace.

Sabato 22 febbraio, ore 11 – Conferenza stampa aperta alla Casa per la Nonviolenza in via Spagna, 8 a Verona

Campagna di Obiezione alla guerra del Movimento Nonviolento

Alisa Skopintseva

È una attivista russa specializzata in movimenti di dissenso e protesta pacifica nell’Europa orientale. Ha 25 anni. Laureata in Storia all’Università di Mosca, per sette anni ha lavorato al Memorial Internationale (organizzazione indipendente di denuncia dei crimini del regime sovietico), al Centro Sakharov (centro culturale di promozione dei diritti umani), e alla Duma di Stato (assemblea federale della Federazione Russa) per un deputato dell’opposizione. A causa delle sue attività politiche, per evitare una dura repressione, ha dovuto fuggire ed attualmente vive a Tbilisi, in esilio, in Georgia, e lavora per le organizzazioni StopArmy e EBCO/BEOC (Ufficio Europeo per l’Obiezione di coscienza) nella raccolta fondi per le organizzazioni per i diritti umani e della società civile russa, costruendo partenariati con istituzioni e associazioni europee a sostegno degli obiettori di coscienza, dei disertori e dei renitenti alla leva russi.

Il movimento StopArmy

Mentre prosegue da tre anni la guerra della Russia contro l’Ucraina, migliaia di ragazzi russi si rifiutano di prestare servizio, affrontando persecuzioni, prigionia o esilio. Il Movimento StopArmy fornisce assistenza legale e sostegno per proteggere i diritti umani, ma non possono farcela da soli. Sostenere gli obiettori di coscienza in Russia significa sfidare il militarismo e difendere il diritto di rifiutare la guerra in tutta Europa. Questa Campagna fa luce sulla lotta di chi rifiuta e obietta alla guerra, sui rischi che corrono e su come esattamente la solidarietà internazionale sta apportando un cambiamento. Chiedono sostegno internazionale e solidarietà con coloro che resistono e obiettano alla guerra.

Movimento Nonviolento

“Riforma della Giustizia. Cosa prevede e con quali conseguenze?”

Il Movimento delle Agende Rosse, Gruppo Rita Atria di Reggio Emilia e Provincia invita la cittadinanza a questo incontro pubblico.

Il 24 febbraio prossimo alle 18.00, presso “L’altro Teatro” di Cadelbosco di Sopra (Galleria Giuseppe Carretti , n.2/a), si terrà un incontro pubblico dal titolo “Riforma della Giustizia. Cosa prevede e con quali conseguenze?”.

L’iniziativa è organizzata dal Movimento Agende Rosse Rita Atria Reggio Emilia in collaborazione col Comune di Cadelbosco di Sopra ed è patrocinata dalla Consulta Provinciale per la Legalità.

All’iniziativa interverranno esperti qualificati quali il magistrato Calogero Gaetano Paci, Procuratore della Repubblica di Reggio Emilia e il magistrato Francesco Maria Caruso, già Presidente dei tribunali di Reggio Emilia e di Bologna nonché del collegio giudicante del processo Aemilia.

La conduzione del dibattito sarà a cura di Paolo Bonacini, giornalista e scrittore, coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico della Consulta sopra citata.Con l’iniziativa del prossimo 24 febbraio,  intendiamo approfondire un tema di grande attualità, che può apparire ostico e distante dalle persone, ma che in realtà impatta fortemente su cittadini/e, sia a livello individuale che collettivo.

Gli autorevoli ospiti ci aiuteranno a capire i contenuti e gli obiettivi della Riforma del sistema Giustizia in atto e gli effetti che ne derivano nella lotta alla criminalità organizzata e comune e nella tutela dei cittadini.

Verranno illustrate in particolare due riforme di questo governo: la cosiddetta “Riforma Nordio”(Legge 9 agosto 2024), che è intervenuta sul codice penale e sulla procedura penale, e la Riforma Costituzionale, che mette al centro la separazione delle carriere e lo sdoppiamento del CSM.

Rispetto ai provvedimenti della Legge Nordio quali l’abrogazione dell’abuso d’ufficio e lo “svuotamento” di altri reati, ci chiediamo se possano potenziare il controllo di legalità da parte dei magistrati o se invece servano a “spuntare le armi” per combattere certe categorie di reato.

Per non parlare della stretta sulle intercettazioni e dei vincoli posti alla misura cautelare, misure anch’esse su cui nutriamo seri dubbi.

Riteniamo importante, anche alla luce della posizione di netto contrasto assunta dai magistrati rispetto alla riforma costituzionale, alimentare un dibattito pubblico sul merito di questi provvedimenti, che destano molti interrogativi, primo fra tutti: sono davvero utili ad “efficientare” il sistema della giustizia, con effettivi vantaggi per la collettività?

Con il contributo di esperti ci proponiamo di informare e sensibilizzare i cittadini e le cittadine su questi temi, approfondendo contenuti e conseguenze di ogni singolo provvedimento e l’idea di Giustizia che prefigurano nel loro complesso.

Invitiamo tutte e tutti a partecipare!


Movimento Agende Rosse, Gruppo Rita Atria di Reggio Emilia e Provincia

 

Redazione Italia