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FunkSec: nuovo gruppo ransomware che usa l’IA colpisce anche l’Italia

Gli esperti di Check Point Research hanno lanciato l’allarme su FunkSec, un nuovo gruppo di hacker che sfrutta l’intelligenza artificiale per creare e diffondere virus informatici in rete. Presentandosi come una nuova operazione di Ransomware-as-a-Service (RaaS), il gruppo utilizza tattiche di doppia estorsione, combinando il furto di dati con la crittografia per fare pressione sulle vittime affinché paghino i riscatti.

Secondo il rapporto, FunkSec è emerso alla fine del 2024 e ha rapidamente guadagnato notorietà, superando tutti gli altri gruppi ransomware a dicembre, con oltre 85 vittime dichiarate. In particolare, ha chiesto riscatti insolitamente bassi, a volte anche solo $ 10.000, e ha venduto dati rubati a terze parti a prezzi ridotti.

L’elemento distintivo del gruppo è l’utilizzo innovativo di strumenti di intelligenza artificiale per sviluppare malware, abbassando la soglia di competenza tecnica necessaria per partecipare al crimine informatico e incrementando la velocità con cui gli attacchi possono essere lanciati.

L’impatto globale di FunkSec è significativo. Gli Stati Uniti sono il paese più colpito, con il 21% degli attacchi globali, seguiti dall’India al 16%. L’Italia, con il 5%, condivide il terzo posto con il Brasile.

Gli analisti ritengono che FunkSec abbia legami con ex hacktivisti operanti in Algeria, il che complica la comprensione delle loro motivazioni. Molti dei dati trapelati dal gruppo sembrano derivare da precedenti campagne di hacktivismo, sollevando interrogativi sull’autenticità delle informazioni divulgate. L’ambiguità delle finalità di FunkSec riflette una linea sempre più sfumata tra attivismo politico e crimine informatico.

L’utilizzo dell’intelligenza artificiale è il punto chiave dell’efficacia di FunkSec. Il gruppo ha sviluppato un ransomware personalizzato e strumenti automatizzati che sfruttano l’IA per migliorare velocemente la loro operatività. Uno dei loro recenti ransomware vantava un tasso di rilevamento estremamente basso, con solo tre antivirus in grado di identificarlo al momento del lancio.

Oltre a questo, FunkSec ha implementato un chatbot AI su piattaforma Miniapps per coordinare operazioni dannose, dimostrando una capacità straordinaria di sfruttare la tecnologia per scopi malevoli.

Il caso FunkSec sottolinea l’urgenza di aggiornare i metodi di valutazione e contrasto alle minacce informatiche. L’uso dell’IA da parte dei cybercriminali sta abbassando le barriere d’ingresso per nuovi attori, aumentando la portata degli attacchi e complicando gli sforzi per distinguere hacktivismo da crimine organizzato. Mentre FunkSec continua a evolversi, la comunità globale deve affrontare una nuova era della sicurezza informatica, dove l’intelligenza artificiale diventa tanto una risorsa quanto una minaccia.

https://research.checkpoint.com/2025/funksec-alleged-top-ransomware-group-powered-by-ai/

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UE: AI, quantum computing, droni e cyberwarfare per la difesa europea

La Commissione Europea ha presentato il White Paper for European Defence – Readiness 2030, un documento strategico volto a rafforzare le capacità di difesa dell’UE attraverso investimenti mirati e innovazioni tecnologiche. La Commissione ha inoltre presentato, nell’ambito del piano ReArm Europe Plan/Readiness 2030, un pacchetto che mira a stimolare gli investimenti nella difesa, rispondendo sia all’esigenza immediata di supportare l’Ucraina, sia alla necessità di rafforzare la sicurezza e la difesa dell’Europa nel lungo periodo.

Tecnologie chiave per la difesa europea

Uno degli aspetti centrali del White Paper è l’integrazione delle tecnologie emergenti per modernizzare la difesa dell’UE. Tra le aree prioritarie individuate figurano:

  • Intelligenza artificiale (IA): sistemi avanzati di analisi predittiva, automazione e supporto decisionale per migliorare la prontezza operativa e la risposta alle minacce.
  • Quantum computing: sviluppo di nuove infrastrutture crittografiche per garantire comunicazioni sicure e una maggiore capacità di elaborazione dati in tempo reale.
  • Cyber warfare e guerra elettronica: potenziamento delle difese contro attacchi informatici e minacce ibride, con particolare attenzione alla sicurezza delle reti critiche e alle operazioni di cyber intelligence.
  • Sistemi di droni e anti-droni: rafforzamento delle capacità di sorveglianza e difesa attraverso tecnologie autonome e soluzioni anti-UAV per contrastare minacce aeree non convenzionali.

Piano di finanziamento e cooperazione industriale

Per sostenere questa trasformazione, il piano ReArm Europe prevede oltre 800 miliardi di euro in nuovi investimenti per i prossimi anni, suddivisi in tre principali direttrici:

  1. Sblocco dei finanziamenti pubblici nazionali, consentendo agli Stati membri di aumentare la spesa per la difesa attraverso una clausola di salvaguardia nel Patto di Stabilità e Crescita.
  2. SAFE (Strumento per la Sicurezza dell’Europa), un fondo da 150 miliardi di euro destinato a supportare investimenti immediati nelle capacità di difesa dell’UE.
  3. Coinvolgimento del settore privato, con l’ampliamento dei finanziamenti della Banca Europea per gli Investimenti (BEI) e incentivi per la partecipazione di capitali privati nei settori strategici della difesa.

Verso un mercato unico della difesa

Il White Paper sottolinea anche la necessità di superare la frammentazione attuale, promuovendo una maggiore cooperazione tra gli Stati membri. La creazione di un mercato unico della difesa permetterebbe di ottimizzare gli investimenti, ridurre i costi e garantire una maggiore interoperabilità tra le forze armate europee.

L’iniziativa rappresenta un passo significativo verso un’Unione Europea più autonoma e resiliente nel settore della difesa, con l’obiettivo di garantire stabilità e sicurezza per i cittadini europei in un contesto geopolitico sempre più complesso.

Leggi il White Paper for European Defence – Readiness 2030

https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/ip_25_793

https://www.key4biz.it/ai-quantum-computing-droni-e-cyberswarfare-ecco-le-tecnologie-del-libro-bianco-per-la-difesa-ue-scarica-il-documento/524917/

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