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UE

Consiglio UE approva dichiarazione sul diritto internazionale nel cyberspazio

Il Consiglio europeo ha approvato una dichiarazione ufficiale sull’applicazione del diritto internazionale al cyberspazio. Questo passo rappresenta un’importante affermazione dell’idoneità del diritto internazionale come base per regolare le attività digitali e garantire che gli stati rispettino obblighi e regole quando svolgono attività nel cyberspazio.

Nel documento, l’Unione Europea evidenzia l’incremento di comportamenti ostili nel cyberspazio, come attacchi ransomware sempre più sofisticati e dannosi. Tali minacce rappresentano un pericolo significativo per il funzionamento delle società e delle economie europee, ma il cyberspazio, ribadisce la dichiarazione, non è un terreno senza regole.

Il rispetto del quadro ONU per un comportamento responsabile degli stati nel cyberspazio è considerato essenziale per mantenere la stabilità, la pace e la sicurezza a livello internazionale. L’UE e i suoi stati membri ribadiscono il loro impegno nell’applicare il quadro ONU che regola i comportamenti responsabili nel cyberspazio. Tale quadro, approvato per consenso e riaffermato più volte dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (UNGA), sottolinea che il diritto internazionale, inclusi la Carta delle Nazioni Unite, il diritto umanitario internazionale e i diritti umani, è pienamente valido e applicabile anche al cyberspazio.

L’UE e i suoi stati membri continueranno a collaborare con i partner globali per creare un meccanismo ONU permanente e inclusivo, con l’obiettivo di promuovere comportamenti responsabili degli stati nel cyberspazio. Questo Programma d’azione punta a rafforzare la resilienza e la trasparenza a livello globale, migliorando la prevedibilità delle azioni degli stati nel cyberspazio. In parallelo, l’UE continuerà a offrire supporto ai paesi terzi con iniziative di formazione e sviluppo delle capacità, aiutandoli a definire una posizione chiara sull’applicazione del diritto internazionale alle attività digitali.

L’adozione del documento rafforza l’impegno europeo a costruire un cyberspazio sicuro e regolato dal diritto, dimostrando che la cooperazione internazionale può produrre risultati concreti in un’era sempre più digitale.

Questa è la prima volta che l’UE e i suoi stati membri hanno adottato una dichiarazione dedicata all’applicazione del diritto internazionale nel cyberspazio. La dichiarazione si basa sul quadro di comportamento responsabile degli stati, approvato più volte dall’UNGA, e si inserisce negli sforzi dell’ONU, in particolare nel lavoro dell’OEWG (2021-2025) istituito dalla risoluzione A/RES/75/240. Ad aprile 2024, l’EEAS ha presentato un non-paper all’HWPCI sull’argomento, che ha portato a un testo condiviso il 4 novembre 2024, poi approvato definitivamente dal COREPER il 13 novembre.

https://www.consilium.europa.eu/it/press/press-releases/2024/11/18/cyberspace-council-approves-declaration-to-promote-common-understanding-of-application-of-international-law/

 

L'articolo Consiglio UE approva dichiarazione sul diritto internazionale nel cyberspazio proviene da Rivista Cybersecurity Trends.

UE adotta nuove leggi per la sicurezza informatica, incluso Cyber Solidarity Act

Il Consiglio dell’Unione Europea ha adottato due nuove leggi nell’ambito del “pacchetto” legislativo sulla cybersecurity per incrementare la resilienza e la capacità di risposta dell’UE contro le minacce e gli incidenti informatici. Le normative includono il “Cyber Solidarity Act” e una modifica del Cybersecurity Act (CSA) del 2019.

Cyber Solidarity Act: una rete europea per la sicurezza

La nuova legge stabilisce le capacità necessarie per rendere l’Europa più resiliente alle minacce informatiche, rafforzando al contempo i meccanismi di cooperazione tra gli Stati membri. Tra le misure principali, viene istituito un cyber security alert system, un’infrastruttura paneuropea costituita da hub informatici nazionali e transfrontalieri distribuiti in tutta l’UE. Questi hub, incaricati di rilevare, condividere informazioni e intervenire sulle minacce cyber, utilizzeranno tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale (IA) e la data analytics per fornire avvisi tempestivi su minacce e incidenti che attraversano i confini nazionali. Tale sistema non solo potenzierà il quadro europeo esistente, ma consentirà alle autorità e alle organizzazioni competenti di rispondere in modo più rapido, efficiente ed efficace agli attacchi informatici.

Il nuovo regolamento prevede anche un meccanismo di emergenza volto a rafforzare la preparazione e migliorare la capacità di risposta dell’UE agli incidenti informatici. Sosterrà:

  • azioni di preparazione, tra cui test delle entità in settori altamente critici (sanità, trasporti, energia, ecc.) per potenziali vulnerabilità, sulla base di scenari di rischio e metodologie comuni
  • una nuova cybersecurity reserve dell’UE composta da servizi di risposta agli incidenti del settore privato pronti a intervenire su richiesta di uno Stato membro o di istituzioni, organi e agenzie dell’UE, nonché di paesi terzi associati, in caso di un incidente di sicurezza informatica significativo o su larga scala
  • assistenza tecnica reciproca.

Infine, La nuova legge prevede anche l’introduzione di un meccanismo di revisione degli incidenti, concepito per valutare diversi aspetti, tra cui l’efficacia delle azioni intraprese attraverso il meccanismo di emergenza informatica e l’utilizzo della riserva di cybersecurity. Inoltre, il meccanismo analizzerà il contributo del regolamento nel rafforzare la competitività dei settori industriali e dei servizi.

Modifica mirata al Cybersecurity Act del 2019

Questo emendamento punta a migliorare la resilienza informatica dell’UE, consentendo la futura adozione di schemi di certificazione europei per i cosiddetti servizi di sicurezza gestiti. Questi servizi, essenziali per prevenire, individuare, rispondere e recuperare dagli incidenti informatici, includono attività come la gestione degli incidenti, penetration testing, consulenza e supporto tecnico.

In attesa dei risultati della valutazione del Cybersecurity Act, questo emendamento permetterà di istituire schemi di certificazioni europei per tali servizi, migliorandone la qualità e la comparabilità. L’obiettivo è promuovere fornitori affidabili di servizi di sicurezza informatica, evitando la frammentazione del mercato interno, dato che alcuni Stati membri hanno già avviato programmi nazionali di certificazione per i servizi gestiti.

Dopo la firma da parte dei presidenti del Consiglio e del Parlamento europeo, entrambi gli atti legislativi saranno pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’UE nelle prossime settimane ed entreranno in vigore 20 giorni dopo tale pubblicazione.

https://www.consilium.europa.eu/en/press/press-releases/2024/12/02/cybersecurity-package-council-adopts-new-laws-to-strengthen-cybersecurity-capacities-in-the-eu/

L'articolo UE adotta nuove leggi per la sicurezza informatica, incluso Cyber Solidarity Act proviene da Rivista Cybersecurity Trends.

UE lancia piano di azione cybersecurity a difesa del settore sanitario

La Commissione Europea ha presentato un piano d’azione innovativo per rafforzare la sicurezza informatica nel settore sanitario. Il piano mira a proteggere ospedali e operatori sanitari UE dalle crescenti minacce informatiche, migliorando le capacità di rilevamento, preparazione e risposta alle minacce, e garantendo un ambiente più sicuro per pazienti e operatori sanitari.

La digitalizzazione ha trasformato il settore sanitario, offrendo innovazioni come le cartelle cliniche elettroniche, la telemedicina e la diagnostica basata sull’intelligenza artificiale. Tuttavia, nel 2023, il settore sanitario è stato il più colpito da incidenti di sicurezza nell’UE, con 309 casi segnalati. Attacchi informatici possono compromettere servizi vitali, con gravi conseguenze per la salute e la sicurezza dei cittadini.

L’iniziativa si basa sul più ampio quadro dell’UE per rafforzare la sicurezza in tutte le infrastrutture critiche e segna la prima iniziativa settoriale specifica per attuare l’intera gamma di misure dell’UE in materia di cybersecurity.

Il piano prevede che l’ENISA, l’agenzia dell’UE per la cybersecurity, istituisca un centro paneuropeo dedicato al supporto della sicurezza informatica degli ospedali. Inoltre, la Commissione avvierà una consultazione pubblica per raccogliere opinioni e perfezionare il piano.

Il piano di azione si concentra su quattro priorità:

  • Prevenzione rafforzata. Il piano contribuisce a sviluppare le capacità del settore sanitario di prevenire gli incidenti informatici attraverso misure di preparazione rafforzate, quali orientamenti sull’attuazione di pratiche critiche di cybersecurity. In secondo luogo, gli Stati membri possono anche introdurre buoni per la cybersecurity per fornire assistenza finanziaria agli ospedali e ai prestatori di assistenza sanitaria di micro, piccole e medie dimensioni. Infine, l’UE svilupperà anche risorse di apprendimento in materia di cybersecurity per gli operatori sanitari.
  • Migliorare l’individuazione e l’identificazione delle minacce. Il Cybersecurity Support Centre per gli ospedali e gli operatori di assistenza sanitaria svilupperà un servizio di allarme rapido a livello dell’UE, che fornirà avvisi quasi in tempo reale sulle potenziali minacce informatiche, entro il 2026.
  • Risposta agli attacchi informatici per ridurre al minimo l’impatto. Il piano propone un servizio di risposta rapida per il settore sanitario nell’ambito della EU Cybersecurity Reserve. Istituita nel regolamento sulla Cyber Solidarity, la Reserve fornisce servizi di risposta agli incidenti da fornitori privati di fiducia. Nell’ambito del piano, possono svolgersi esercitazioni nazionali di cybersecurity insieme allo sviluppo di manuali per guidare le organizzazioni sanitarie a rispondere a specifiche minacce, compreso il ransomware. Gli Stati membri sono incoraggiati a chiedere la segnalazione dei pagamenti di riscatto da parte delle entità, per poter fornire loro il sostegno di cui hanno bisogno e consentire il follow-up da parte delle autorità di contrasto.
  • Deterrenza: Proteggere i sistemi sanitari europei dissuadendo gli attori delle minacce informatiche dall’attaccarli. Ciò include l’uso del pacchetto di strumenti della diplomazia informatica, una risposta diplomatica congiunta dell’UE alle attività informatiche dolose.

Il piano d’azione sarà attuato in accordo con gli operatori di assistenza sanitaria, gli Stati membri e la comunità della cybersecurity. Per perfezionare ulteriormente le azioni più incisive in modo che i pazienti e gli operatori di assistenza sanitaria possano beneficiarne, la Commissione avvierà presto una consultazione pubblica su questo piano, aperta a tutti i cittadini e le parti interessate. L’attuazione del piano inizierà nel 2025, con azioni specifiche pianificate fino al 2026.

https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/it/ip_25_262

L'articolo UE lancia piano di azione cybersecurity a difesa del settore sanitario proviene da Rivista Cybersecurity Trends.

ENISA sostiene il piano UE per la sicurezza informatica nel settore sanitario

L’Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza informatica (ENISA) ha accolto con favore il piano d’azione dell’UE, presentato il 15 gennaio, volto a rafforzare la sicurezza informatica di ospedali e operatori sanitari. Il piano si colloca come una priorità strategica per garantire la resilienza del settore sanitario alle crescenti minacce informatiche.

In linea con le linee guida politiche della Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, per il mandato 2024-2029, il piano d’azione prevede l’implementazione progressiva di misure specifiche tra il 2025 e il 2026 in collaborazione con gli Stati membri, gli operatori sanitari e la comunità della sicurezza informatica.

Un centro di supporto paneuropeo

Tra i progetti chiave proposti, l’ENISA si occuperà di istituire un centro di supporto paneuropeo dedicato alla cybersecurity per il settore sanitario. Il centro fornirà strumenti, servizi e formazione mirati, nonché linee guida per le buone pratiche e gli appalti in materia di sicurezza informatica. Tra gli altri compiti previsti ci sono lo sviluppo di una guida per le buone pratiche e gli appalti in materia di sicurezza informatica, lo sviluppo di uno strumento per mappare e rispettare le normative, l’istituzione di sistemi avanzati dell’UE per il rilevamento delle minacce informatiche contro il settore sanitario, un servizio di allerta precoce per il settore e lo sviluppo di manuali di risposta agli incidenti informatici.

Basandosi su normative esistenti come la Direttiva NIS2, il Cybersecurity Act e il Cyber Resilience Act, le proposte dell’ENISA puntano a rafforzare la protezione delle infrastrutture critiche, tenendo conto delle diverse esigenze dei singoli Stati membri. L’Agenzia ha sottolineato che il successo di questo ambizioso piano dipenderà anche dalla disponibilità di risorse adeguate e dalla collaborazione di tutte le parti coinvolte.

https://www.enisa.europa.eu/news/proposed-enisa-role-to-safeguard-cybersecurity-of-health-sector

L'articolo ENISA sostiene il piano UE per la sicurezza informatica nel settore sanitario proviene da Rivista Cybersecurity Trends.

Cybersecurity e PMI: UE finanzia il progetto SECURE guidato dall’Italia

La Commissione Europea ha approvato il progetto SECURE – Strengthening EU SMEs Cyber Resilience, destinato a rafforzare la resilienza cibernetica e l’innovazione nella cybersicurezza delle piccole e medie imprese (PMI) europee. Il progetto è coordinato dall’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) e coinvolge un consorzio di 14 partner di 7 Paesi europei, tra cui il Centro di competenza italiano Cyber 4.0, il Centro di competenza nazionale ad alta specializzazione sulla cybersecurity promosso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), come partner tecnico di riferimento.

Con un budget totale di 22 milioni di euro, di cui 16,5 milioni erogati tramite cascade funding e il sistema delle “open call”, il progetto offrirà supporto finanziario e competenze per l’adeguamento delle PMI al Cyber Resilience Act (CRA).

L’obiettivo principale di “SECURE” è fornire supporto sia di natura finanziaria che di competenze alle PMI europee, per sviluppare strumenti e risorse necessari a garantire la conformità del CRA, il regolamento dell’Unione Europea che stabilisce requisiti obbligatori di cybersecurity per i prodotti hardware e software con componenti digitali.

Tra gli obiettivi ci sono anche attività di sensibilizzazione, formazione e istruzione nell’ambito della sicurezza informatica; lo sviluppo di strumenti per facilitare l’implementazione del Cyber Resilience Act; lo svolgimento di test e valutazioni delle vulnerabilità dei prodotti con elementi digitali per verificare la conformità al CRA; eventi e iniziative per promuovere sinergie tra le Pmi europee.

Il consorzio, coordinato dall’ACN, include partner di Austria, Belgio, Lussemburgo, Polonia, Romania e Spagna, con il supporto ufficiale di altri 12 National Coordination Centers (NCC) europei. Questa sinergia internazionale rappresenta un passo fondamentale per rendere l’ecosistema digitale europeo più resiliente e sicuro.

Bruno Frattasi, Direttore Generale di ACN, ha sottolineato l’importanza del progetto: “L’avvio del progetto Secure rappresenta un altro importante esempio della capacità di intercettare risorse europee a beneficio dello sviluppo tecnologico del Paese e della sicurezza informatica allo scopo di garantire, al massimo delle nostre potenzialità, l’ecosistema digitale nazionale. Il progetto rappresenta inoltre un virtuoso modello di coordinamento tra attori diversi, pubblici e privati, finalizzato a dare un concreto e tangibile supporto al tessuto imprenditoriale italiano nel momento in cui sarà chiamato a raggiungere i livelli di compliance richiesti dal Cyber Resilience Act. La piattaforma, che verrà erogata a beneficio delle nostre PMI e di omologhe realtà europee che vorranno avvalersene, si inscrive in quello stesso filone di supporto e sostegno al mondo imprenditoriale italiano che ha trovato in ACN un sicuro punto di riferimento. Le PMI per altro, usufruendo di strumenti e risorse per investire e crescere in sicurezza informatica, potranno divenire più competitive nell’area degli scambi globali”.

Leonardo Querzoni, Presidente di Cyber 4.0, ha evidenziato il riconoscimento del ruolo del Competence Center: “La decisione del partenariato SECURE di affidare la gestione della piattaforma per l’erogazione degli FSTP al Centro di Competenza rappresenta un importante riconoscimento per Cyber 4.0, avvalorandone l’operato degli ultimi anni nella gestione e distribuzione di fondi PNRR, mediante strumenti e processi sviluppati e consolidati autonomamente. Questa collaborazione tra Cyber 4.0 e ACN permette di estendere il ruolo di supporto al tessuto imprenditoriale del nostro Competence Center a livello europeo, con particolare riferimento al contesto delle PMI, particolarmente impattato dall’adeguamento al CRA. Al tempo stesso, SECURE si configura come un modello pilota che potrà essere applicato anche ad altri settori e ad altre normative, offrendo alla Commissione Europea una piattaforma per la gestione del meccanismo FSTP. Non a caso, il budget di SECURE è uno dei più alti mai assegnati per progetti di cybersecurity e al tempo stesso porta l’Italia al primo posto nella gestione dei finanziamenti ricevuti dai paesi UE su questo tema”.

https://www.acn.gov.it/portale/en/w/acn-intercetta-nuovi-investimenti-in-cybersecurity-a-favore-dell-ecosistema-cibernetico-nazionale

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Consiglio UE approva dichiarazione sul diritto internazionale nel cyberspazio

Il Consiglio europeo ha approvato una dichiarazione ufficiale sull’applicazione del diritto internazionale al cyberspazio. Questo passo rappresenta un’importante affermazione dell’idoneità del diritto internazionale come base per regolare le attività digitali e garantire che gli stati rispettino obblighi e regole quando svolgono attività nel cyberspazio.

Nel documento, l’Unione Europea evidenzia l’incremento di comportamenti ostili nel cyberspazio, come attacchi ransomware sempre più sofisticati e dannosi. Tali minacce rappresentano un pericolo significativo per il funzionamento delle società e delle economie europee, ma il cyberspazio, ribadisce la dichiarazione, non è un terreno senza regole.

Il rispetto del quadro ONU per un comportamento responsabile degli stati nel cyberspazio è considerato essenziale per mantenere la stabilità, la pace e la sicurezza a livello internazionale. L’UE e i suoi stati membri ribadiscono il loro impegno nell’applicare il quadro ONU che regola i comportamenti responsabili nel cyberspazio. Tale quadro, approvato per consenso e riaffermato più volte dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (UNGA), sottolinea che il diritto internazionale, inclusi la Carta delle Nazioni Unite, il diritto umanitario internazionale e i diritti umani, è pienamente valido e applicabile anche al cyberspazio.

L’UE e i suoi stati membri continueranno a collaborare con i partner globali per creare un meccanismo ONU permanente e inclusivo, con l’obiettivo di promuovere comportamenti responsabili degli stati nel cyberspazio. Questo Programma d’azione punta a rafforzare la resilienza e la trasparenza a livello globale, migliorando la prevedibilità delle azioni degli stati nel cyberspazio. In parallelo, l’UE continuerà a offrire supporto ai paesi terzi con iniziative di formazione e sviluppo delle capacità, aiutandoli a definire una posizione chiara sull’applicazione del diritto internazionale alle attività digitali.

L’adozione del documento rafforza l’impegno europeo a costruire un cyberspazio sicuro e regolato dal diritto, dimostrando che la cooperazione internazionale può produrre risultati concreti in un’era sempre più digitale.

Questa è la prima volta che l’UE e i suoi stati membri hanno adottato una dichiarazione dedicata all’applicazione del diritto internazionale nel cyberspazio. La dichiarazione si basa sul quadro di comportamento responsabile degli stati, approvato più volte dall’UNGA, e si inserisce negli sforzi dell’ONU, in particolare nel lavoro dell’OEWG (2021-2025) istituito dalla risoluzione A/RES/75/240. Ad aprile 2024, l’EEAS ha presentato un non-paper all’HWPCI sull’argomento, che ha portato a un testo condiviso il 4 novembre 2024, poi approvato definitivamente dal COREPER il 13 novembre.

https://www.consilium.europa.eu/it/press/press-releases/2024/11/18/cyberspace-council-approves-declaration-to-promote-common-understanding-of-application-of-international-law/

 

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UE adotta nuove leggi per la sicurezza informatica, incluso Cyber Solidarity Act

Il Consiglio dell’Unione Europea ha adottato due nuove leggi nell’ambito del “pacchetto” legislativo sulla cybersecurity per incrementare la resilienza e la capacità di risposta dell’UE contro le minacce e gli incidenti informatici. Le normative includono il “Cyber Solidarity Act” e una modifica del Cybersecurity Act (CSA) del 2019.

Cyber Solidarity Act: una rete europea per la sicurezza

La nuova legge stabilisce le capacità necessarie per rendere l’Europa più resiliente alle minacce informatiche, rafforzando al contempo i meccanismi di cooperazione tra gli Stati membri. Tra le misure principali, viene istituito un cyber security alert system, un’infrastruttura paneuropea costituita da hub informatici nazionali e transfrontalieri distribuiti in tutta l’UE. Questi hub, incaricati di rilevare, condividere informazioni e intervenire sulle minacce cyber, utilizzeranno tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale (IA) e la data analytics per fornire avvisi tempestivi su minacce e incidenti che attraversano i confini nazionali. Tale sistema non solo potenzierà il quadro europeo esistente, ma consentirà alle autorità e alle organizzazioni competenti di rispondere in modo più rapido, efficiente ed efficace agli attacchi informatici.

Il nuovo regolamento prevede anche un meccanismo di emergenza volto a rafforzare la preparazione e migliorare la capacità di risposta dell’UE agli incidenti informatici. Sosterrà:

  • azioni di preparazione, tra cui test delle entità in settori altamente critici (sanità, trasporti, energia, ecc.) per potenziali vulnerabilità, sulla base di scenari di rischio e metodologie comuni
  • una nuova cybersecurity reserve dell’UE composta da servizi di risposta agli incidenti del settore privato pronti a intervenire su richiesta di uno Stato membro o di istituzioni, organi e agenzie dell’UE, nonché di paesi terzi associati, in caso di un incidente di sicurezza informatica significativo o su larga scala
  • assistenza tecnica reciproca.

Infine, La nuova legge prevede anche l’introduzione di un meccanismo di revisione degli incidenti, concepito per valutare diversi aspetti, tra cui l’efficacia delle azioni intraprese attraverso il meccanismo di emergenza informatica e l’utilizzo della riserva di cybersecurity. Inoltre, il meccanismo analizzerà il contributo del regolamento nel rafforzare la competitività dei settori industriali e dei servizi.

Modifica mirata al Cybersecurity Act del 2019

Questo emendamento punta a migliorare la resilienza informatica dell’UE, consentendo la futura adozione di schemi di certificazione europei per i cosiddetti servizi di sicurezza gestiti. Questi servizi, essenziali per prevenire, individuare, rispondere e recuperare dagli incidenti informatici, includono attività come la gestione degli incidenti, penetration testing, consulenza e supporto tecnico.

In attesa dei risultati della valutazione del Cybersecurity Act, questo emendamento permetterà di istituire schemi di certificazioni europei per tali servizi, migliorandone la qualità e la comparabilità. L’obiettivo è promuovere fornitori affidabili di servizi di sicurezza informatica, evitando la frammentazione del mercato interno, dato che alcuni Stati membri hanno già avviato programmi nazionali di certificazione per i servizi gestiti.

Dopo la firma da parte dei presidenti del Consiglio e del Parlamento europeo, entrambi gli atti legislativi saranno pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’UE nelle prossime settimane ed entreranno in vigore 20 giorni dopo tale pubblicazione.

https://www.consilium.europa.eu/en/press/press-releases/2024/12/02/cybersecurity-package-council-adopts-new-laws-to-strengthen-cybersecurity-capacities-in-the-eu/

L'articolo UE adotta nuove leggi per la sicurezza informatica, incluso Cyber Solidarity Act proviene da Rivista Cybersecurity Trends.

UE lancia piano di azione cybersecurity a difesa del settore sanitario

La Commissione Europea ha presentato un piano d’azione innovativo per rafforzare la sicurezza informatica nel settore sanitario. Il piano mira a proteggere ospedali e operatori sanitari UE dalle crescenti minacce informatiche, migliorando le capacità di rilevamento, preparazione e risposta alle minacce, e garantendo un ambiente più sicuro per pazienti e operatori sanitari.

La digitalizzazione ha trasformato il settore sanitario, offrendo innovazioni come le cartelle cliniche elettroniche, la telemedicina e la diagnostica basata sull’intelligenza artificiale. Tuttavia, nel 2023, il settore sanitario è stato il più colpito da incidenti di sicurezza nell’UE, con 309 casi segnalati. Attacchi informatici possono compromettere servizi vitali, con gravi conseguenze per la salute e la sicurezza dei cittadini.

L’iniziativa si basa sul più ampio quadro dell’UE per rafforzare la sicurezza in tutte le infrastrutture critiche e segna la prima iniziativa settoriale specifica per attuare l’intera gamma di misure dell’UE in materia di cybersecurity.

Il piano prevede che l’ENISA, l’agenzia dell’UE per la cybersecurity, istituisca un centro paneuropeo dedicato al supporto della sicurezza informatica degli ospedali. Inoltre, la Commissione avvierà una consultazione pubblica per raccogliere opinioni e perfezionare il piano.

Il piano di azione si concentra su quattro priorità:

  • Prevenzione rafforzata. Il piano contribuisce a sviluppare le capacità del settore sanitario di prevenire gli incidenti informatici attraverso misure di preparazione rafforzate, quali orientamenti sull’attuazione di pratiche critiche di cybersecurity. In secondo luogo, gli Stati membri possono anche introdurre buoni per la cybersecurity per fornire assistenza finanziaria agli ospedali e ai prestatori di assistenza sanitaria di micro, piccole e medie dimensioni. Infine, l’UE svilupperà anche risorse di apprendimento in materia di cybersecurity per gli operatori sanitari.
  • Migliorare l’individuazione e l’identificazione delle minacce. Il Cybersecurity Support Centre per gli ospedali e gli operatori di assistenza sanitaria svilupperà un servizio di allarme rapido a livello dell’UE, che fornirà avvisi quasi in tempo reale sulle potenziali minacce informatiche, entro il 2026.
  • Risposta agli attacchi informatici per ridurre al minimo l’impatto. Il piano propone un servizio di risposta rapida per il settore sanitario nell’ambito della EU Cybersecurity Reserve. Istituita nel regolamento sulla Cyber Solidarity, la Reserve fornisce servizi di risposta agli incidenti da fornitori privati di fiducia. Nell’ambito del piano, possono svolgersi esercitazioni nazionali di cybersecurity insieme allo sviluppo di manuali per guidare le organizzazioni sanitarie a rispondere a specifiche minacce, compreso il ransomware. Gli Stati membri sono incoraggiati a chiedere la segnalazione dei pagamenti di riscatto da parte delle entità, per poter fornire loro il sostegno di cui hanno bisogno e consentire il follow-up da parte delle autorità di contrasto.
  • Deterrenza: Proteggere i sistemi sanitari europei dissuadendo gli attori delle minacce informatiche dall’attaccarli. Ciò include l’uso del pacchetto di strumenti della diplomazia informatica, una risposta diplomatica congiunta dell’UE alle attività informatiche dolose.

Il piano d’azione sarà attuato in accordo con gli operatori di assistenza sanitaria, gli Stati membri e la comunità della cybersecurity. Per perfezionare ulteriormente le azioni più incisive in modo che i pazienti e gli operatori di assistenza sanitaria possano beneficiarne, la Commissione avvierà presto una consultazione pubblica su questo piano, aperta a tutti i cittadini e le parti interessate. L’attuazione del piano inizierà nel 2025, con azioni specifiche pianificate fino al 2026.

https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/it/ip_25_262

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ENISA sostiene il piano UE per la sicurezza informatica nel settore sanitario

L’Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza informatica (ENISA) ha accolto con favore il piano d’azione dell’UE, presentato il 15 gennaio, volto a rafforzare la sicurezza informatica di ospedali e operatori sanitari. Il piano si colloca come una priorità strategica per garantire la resilienza del settore sanitario alle crescenti minacce informatiche.

In linea con le linee guida politiche della Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, per il mandato 2024-2029, il piano d’azione prevede l’implementazione progressiva di misure specifiche tra il 2025 e il 2026 in collaborazione con gli Stati membri, gli operatori sanitari e la comunità della sicurezza informatica.

Un centro di supporto paneuropeo

Tra i progetti chiave proposti, l’ENISA si occuperà di istituire un centro di supporto paneuropeo dedicato alla cybersecurity per il settore sanitario. Il centro fornirà strumenti, servizi e formazione mirati, nonché linee guida per le buone pratiche e gli appalti in materia di sicurezza informatica. Tra gli altri compiti previsti ci sono lo sviluppo di una guida per le buone pratiche e gli appalti in materia di sicurezza informatica, lo sviluppo di uno strumento per mappare e rispettare le normative, l’istituzione di sistemi avanzati dell’UE per il rilevamento delle minacce informatiche contro il settore sanitario, un servizio di allerta precoce per il settore e lo sviluppo di manuali di risposta agli incidenti informatici.

Basandosi su normative esistenti come la Direttiva NIS2, il Cybersecurity Act e il Cyber Resilience Act, le proposte dell’ENISA puntano a rafforzare la protezione delle infrastrutture critiche, tenendo conto delle diverse esigenze dei singoli Stati membri. L’Agenzia ha sottolineato che il successo di questo ambizioso piano dipenderà anche dalla disponibilità di risorse adeguate e dalla collaborazione di tutte le parti coinvolte.

https://www.enisa.europa.eu/news/proposed-enisa-role-to-safeguard-cybersecurity-of-health-sector

L'articolo ENISA sostiene il piano UE per la sicurezza informatica nel settore sanitario proviene da Rivista Cybersecurity Trends.

Cybersecurity e PMI: UE finanzia il progetto SECURE guidato dall’Italia

La Commissione Europea ha approvato il progetto SECURE – Strengthening EU SMEs Cyber Resilience, destinato a rafforzare la resilienza cibernetica e l’innovazione nella cybersicurezza delle piccole e medie imprese (PMI) europee. Il progetto è coordinato dall’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) e coinvolge un consorzio di 14 partner di 7 Paesi europei, tra cui il Centro di competenza italiano Cyber 4.0, il Centro di competenza nazionale ad alta specializzazione sulla cybersecurity promosso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), come partner tecnico di riferimento.

Con un budget totale di 22 milioni di euro, di cui 16,5 milioni erogati tramite cascade funding e il sistema delle “open call”, il progetto offrirà supporto finanziario e competenze per l’adeguamento delle PMI al Cyber Resilience Act (CRA).

L’obiettivo principale di “SECURE” è fornire supporto sia di natura finanziaria che di competenze alle PMI europee, per sviluppare strumenti e risorse necessari a garantire la conformità del CRA, il regolamento dell’Unione Europea che stabilisce requisiti obbligatori di cybersecurity per i prodotti hardware e software con componenti digitali.

Tra gli obiettivi ci sono anche attività di sensibilizzazione, formazione e istruzione nell’ambito della sicurezza informatica; lo sviluppo di strumenti per facilitare l’implementazione del Cyber Resilience Act; lo svolgimento di test e valutazioni delle vulnerabilità dei prodotti con elementi digitali per verificare la conformità al CRA; eventi e iniziative per promuovere sinergie tra le Pmi europee.

Il consorzio, coordinato dall’ACN, include partner di Austria, Belgio, Lussemburgo, Polonia, Romania e Spagna, con il supporto ufficiale di altri 12 National Coordination Centers (NCC) europei. Questa sinergia internazionale rappresenta un passo fondamentale per rendere l’ecosistema digitale europeo più resiliente e sicuro.

Bruno Frattasi, Direttore Generale di ACN, ha sottolineato l’importanza del progetto: “L’avvio del progetto Secure rappresenta un altro importante esempio della capacità di intercettare risorse europee a beneficio dello sviluppo tecnologico del Paese e della sicurezza informatica allo scopo di garantire, al massimo delle nostre potenzialità, l’ecosistema digitale nazionale. Il progetto rappresenta inoltre un virtuoso modello di coordinamento tra attori diversi, pubblici e privati, finalizzato a dare un concreto e tangibile supporto al tessuto imprenditoriale italiano nel momento in cui sarà chiamato a raggiungere i livelli di compliance richiesti dal Cyber Resilience Act. La piattaforma, che verrà erogata a beneficio delle nostre PMI e di omologhe realtà europee che vorranno avvalersene, si inscrive in quello stesso filone di supporto e sostegno al mondo imprenditoriale italiano che ha trovato in ACN un sicuro punto di riferimento. Le PMI per altro, usufruendo di strumenti e risorse per investire e crescere in sicurezza informatica, potranno divenire più competitive nell’area degli scambi globali”.

Leonardo Querzoni, Presidente di Cyber 4.0, ha evidenziato il riconoscimento del ruolo del Competence Center: “La decisione del partenariato SECURE di affidare la gestione della piattaforma per l’erogazione degli FSTP al Centro di Competenza rappresenta un importante riconoscimento per Cyber 4.0, avvalorandone l’operato degli ultimi anni nella gestione e distribuzione di fondi PNRR, mediante strumenti e processi sviluppati e consolidati autonomamente. Questa collaborazione tra Cyber 4.0 e ACN permette di estendere il ruolo di supporto al tessuto imprenditoriale del nostro Competence Center a livello europeo, con particolare riferimento al contesto delle PMI, particolarmente impattato dall’adeguamento al CRA. Al tempo stesso, SECURE si configura come un modello pilota che potrà essere applicato anche ad altri settori e ad altre normative, offrendo alla Commissione Europea una piattaforma per la gestione del meccanismo FSTP. Non a caso, il budget di SECURE è uno dei più alti mai assegnati per progetti di cybersecurity e al tempo stesso porta l’Italia al primo posto nella gestione dei finanziamenti ricevuti dai paesi UE su questo tema”.

https://www.acn.gov.it/portale/en/w/acn-intercetta-nuovi-investimenti-in-cybersecurity-a-favore-dell-ecosistema-cibernetico-nazionale

L'articolo Cybersecurity e PMI: UE finanzia il progetto SECURE guidato dall’Italia proviene da Rivista Cybersecurity Trends.