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cultura di pace

Costituito il Comitato No Guerra Valdarno Superiore

Si è recentemente costituito il Comitato No Guerra Valdarno Superiore, ne riproduciamo il documento fondativo.

Premessa.

Dopo la tragedia dei due conflitti mondiali nel ‘900, sembrava appurato che l’unica strada percorribile per l’umanità fosse lo stare in Pace.

Purtroppo ci sono state tante altre guerre e da tre anni conflitti devastanti si sono riaffacciati alle porte dell’Europa.

Siamo giunti al fatto che, ci viene detto, dovremo armarci perché tutti siamo minacciati, da chi non è dato sapere!

La cultura del conflitto che qua in Europa sembrava sopita ha ripreso inspiegabilmente vigore e di questo dobbiamo rendercene conto!

E’ giunto il momento di prendere posizione!

Siamo un gruppo di persone che credono fermamente nello stato di diritto dettato dalla nostra Costituzione che “ripudia la guerra”.

Lanciamo un appello a prendere coscienza e iniziare anche con piccoli gesti a imprimere una svolta comportamentale, culturale.

Ci poniamo l’intento di dare vita ad una comunità di cittadini “pacifisti”.

Obiettivi:

Siamo convinti che una cultura rispettosa degli altri e dell’ambiente (il pacifismo in senso lato) necessita di processi lunghi e di azioni costanti. Lo sdegno in occasione di un conflitto alle porte di casa può coinvolgere emotivamente molti (e già questo sarebbe un segnale!) ma non crea una cultura pacifista diffusa.

Il Comitato No alla Guerra Valdarno Superiore è certamente il frutto di una esigenza a prendere posizione su una contingenza. L’obiettivo che vogliamo raggiungere però è più ambizioso: la promozione di una cultura di Pace radicata, come eredità dei nostri Padri Costituenti e di tutti coloro che con la resistenza hanno riconquistato la libertà e l’hanno trasmessa alle generazioni future.

La cultura di Pace necessita di tempo e di persone per realizzarsi, deve impregnare il tessuto sociale, coinvolgere tutte e tutti. La cultura di Pace deve essere presente nelle scuole ed essere promossa dalle associazioni del territorio: i circoli sociali e culturali, le Case del Popolo, le parrocchie, le associazioni sportive e ricreative.

Porre la Pace come:

  1. condizione primaria per il corretto esercizio democratico.

  2. argine, strumento per la risoluzione di controversie.

  3. cultura per superare il concetto di supremazia, di arroganza, di competizione per

fare in modo che le comunità “crescano” e si evolvano in modo omogeneo, concetto già suggerito nella nostra Carta Costituzionale e purtroppo negli anni disatteso, ma che rappresenta, ancora oggi, la fondamenta su cui strutturare una società democratica, civile, non violenta.

Azioni:

Come associazione da poco costituita abbiamo necessità di farci conoscere. Che i cittadini sappiano della nostra presenza, sappiano che è viva una cultura antimilitarista, antibellicista, pacifista. Sappiano che quella sensibilità ha dato origine ad un gruppo che intende promuovere azioni di contrasto alle logiche belliciste dominanti.

Vogliamo promuovere un referendum comunale per fare di Figline e Incisa Valdarno territorio di pace libero da armi. Proporre la nascita di un comitato comunale permanente di studio sugli sviluppi delle guerre e della Pace che tenga costantemente informati i cittadini.

Vogliamo organizzare banchini nelle piazze per distribuire materiale di conoscenza.

Vogliamo prendere contatto con le associazioni presenti sul territorio per cercare di fare rete. Capire lo statu quo (cultura dominante) per poter fare il punto su eventuali mosse ed iniziare un percorso di informazione che sensibilizzi le persone sul tema.

Vogliamo avere momenti di confronto e dialogo con le associazioni per conoscere disponibilità e sensibilità e individuare insieme i tipi di iniziative da promuovere nelle scuole e sul territorio per fare crescere una comunità ad “imprinting” pacifista.

Vogliamo continuare sulla strada già intrapresa: proporre con regolarità filmati sul tema della guerra per dare una informazione libera e indipendente e che sia anche soprattutto un momento di confronto e dialogo.

Vogliamo aderire e supportare iniziative locali, nazionali, internazionali che chiedono la cessazione dei conflitti e l’invio di armamenti, che promuovono la via diplomatica per la risoluzione di controversie, la conversione delle industrie belliche.

Aderiamo alla iniziativa di “Centomila no per fermare le guerre” promossa da Disarma, mozione nazionale rivolta ai consigli comunali per il disarmo e contro l’invio di armi.

In conclusione, vogliamo individuare i giusti strumenti per coinvolgere le tante persone che sentono pressante la minaccia della guerra e si scoprono impotenti rispetto al rapido evolversi degli eventi.

Per contatti: noguerravaldarnosuperiore@gmail.com

Redazione Toscana

Costituito il Comitato No Guerra Valdarno Superiore

Si è recentemente costituito il Comitato No Guerra Valdarno Superiore, ne riproduciamo il documento fondativo.

Premessa.

Dopo la tragedia dei due conflitti mondiali nel ‘900, sembrava appurato che l’unica strada percorribile per l’umanità fosse lo stare in Pace.

Purtroppo ci sono state tante altre guerre e da tre anni conflitti devastanti si sono riaffacciati alle porte dell’Europa.

Siamo giunti al fatto che, ci viene detto, dovremo armarci perché tutti siamo minacciati, da chi non è dato sapere!

La cultura del conflitto che qua in Europa sembrava sopita ha ripreso inspiegabilmente vigore e di questo dobbiamo rendercene conto!

E’ giunto il momento di prendere posizione!

Siamo un gruppo di persone che credono fermamente nello stato di diritto dettato dalla nostra Costituzione che “ripudia la guerra”.

Lanciamo un appello a prendere coscienza e iniziare anche con piccoli gesti a imprimere una svolta comportamentale, culturale.

Ci poniamo l’intento di dare vita ad una comunità di cittadini “pacifisti”.

Obiettivi:

Siamo convinti che una cultura rispettosa degli altri e dell’ambiente (il pacifismo in senso lato) necessita di processi lunghi e di azioni costanti. Lo sdegno in occasione di un conflitto alle porte di casa può coinvolgere emotivamente molti (e già questo sarebbe un segnale!) ma non crea una cultura pacifista diffusa.

Il Comitato No alla Guerra Valdarno Superiore è certamente il frutto di una esigenza a prendere posizione su una contingenza. L’obiettivo che vogliamo raggiungere però è più ambizioso: la promozione di una cultura di Pace radicata, come eredità dei nostri Padri Costituenti e di tutti coloro che con la resistenza hanno riconquistato la libertà e l’hanno trasmessa alle generazioni future.

La cultura di Pace necessita di tempo e di persone per realizzarsi, deve impregnare il tessuto sociale, coinvolgere tutte e tutti. La cultura di Pace deve essere presente nelle scuole ed essere promossa dalle associazioni del territorio: i circoli sociali e culturali, le Case del Popolo, le parrocchie, le associazioni sportive e ricreative.

Porre la Pace come:

  1. condizione primaria per il corretto esercizio democratico.

  2. argine, strumento per la risoluzione di controversie.

  3. cultura per superare il concetto di supremazia, di arroganza, di competizione per

fare in modo che le comunità “crescano” e si evolvano in modo omogeneo, concetto già suggerito nella nostra Carta Costituzionale e purtroppo negli anni disatteso, ma che rappresenta, ancora oggi, la fondamenta su cui strutturare una società democratica, civile, non violenta.

Azioni:

Come associazione da poco costituita abbiamo necessità di farci conoscere. Che i cittadini sappiano della nostra presenza, sappiano che è viva una cultura antimilitarista, antibellicista, pacifista. Sappiano che quella sensibilità ha dato origine ad un gruppo che intende promuovere azioni di contrasto alle logiche belliciste dominanti.

Vogliamo promuovere un referendum comunale per fare di Figline e Incisa Valdarno territorio di pace libero da armi. Proporre la nascita di un comitato comunale permanente di studio sugli sviluppi delle guerre e della Pace che tenga costantemente informati i cittadini.

Vogliamo organizzare banchini nelle piazze per distribuire materiale di conoscenza.

Vogliamo prendere contatto con le associazioni presenti sul territorio per cercare di fare rete. Capire lo statu quo (cultura dominante) per poter fare il punto su eventuali mosse ed iniziare un percorso di informazione che sensibilizzi le persone sul tema.

Vogliamo avere momenti di confronto e dialogo con le associazioni per conoscere disponibilità e sensibilità e individuare insieme i tipi di iniziative da promuovere nelle scuole e sul territorio per fare crescere una comunità ad “imprinting” pacifista.

Vogliamo continuare sulla strada già intrapresa: proporre con regolarità filmati sul tema della guerra per dare una informazione libera e indipendente e che sia anche soprattutto un momento di confronto e dialogo.

Vogliamo aderire e supportare iniziative locali, nazionali, internazionali che chiedono la cessazione dei conflitti e l’invio di armamenti, che promuovono la via diplomatica per la risoluzione di controversie, la conversione delle industrie belliche.

Aderiamo alla iniziativa di “Centomila no per fermare le guerre” promossa da Disarma, mozione nazionale rivolta ai consigli comunali per il disarmo e contro l’invio di armi.

In conclusione, vogliamo individuare i giusti strumenti per coinvolgere le tante persone che sentono pressante la minaccia della guerra e si scoprono impotenti rispetto al rapido evolversi degli eventi.

Per contatti: noguerravaldarnosuperiore@gmail.com

Redazione Toscana

Costituito il Comitato No Guerra Valdarno Superiore

Si è recentemente costituito il Comitato No Guerra Valdarno Superiore, ne riproduciamo il documento fondativo.

Premessa.

Dopo la tragedia dei due conflitti mondiali nel ‘900, sembrava appurato che l’unica strada percorribile per l’umanità fosse lo stare in Pace.

Purtroppo ci sono state tante altre guerre e da tre anni conflitti devastanti si sono riaffacciati alle porte dell’Europa.

Siamo giunti al fatto che, ci viene detto, dovremo armarci perché tutti siamo minacciati, da chi non è dato sapere!

La cultura del conflitto che qua in Europa sembrava sopita ha ripreso inspiegabilmente vigore e di questo dobbiamo rendercene conto!

E’ giunto il momento di prendere posizione!

Siamo un gruppo di persone che credono fermamente nello stato di diritto dettato dalla nostra Costituzione che “ripudia la guerra”.

Lanciamo un appello a prendere coscienza e iniziare anche con piccoli gesti a imprimere una svolta comportamentale, culturale.

Ci poniamo l’intento di dare vita ad una comunità di cittadini “pacifisti”.

Obiettivi:

Siamo convinti che una cultura rispettosa degli altri e dell’ambiente (il pacifismo in senso lato) necessita di processi lunghi e di azioni costanti. Lo sdegno in occasione di un conflitto alle porte di casa può coinvolgere emotivamente molti (e già questo sarebbe un segnale!) ma non crea una cultura pacifista diffusa.

Il Comitato No alla Guerra Valdarno Superiore è certamente il frutto di una esigenza a prendere posizione su una contingenza. L’obiettivo che vogliamo raggiungere però è più ambizioso: la promozione di una cultura di Pace radicata, come eredità dei nostri Padri Costituenti e di tutti coloro che con la resistenza hanno riconquistato la libertà e l’hanno trasmessa alle generazioni future.

La cultura di Pace necessita di tempo e di persone per realizzarsi, deve impregnare il tessuto sociale, coinvolgere tutte e tutti. La cultura di Pace deve essere presente nelle scuole ed essere promossa dalle associazioni del territorio: i circoli sociali e culturali, le Case del Popolo, le parrocchie, le associazioni sportive e ricreative.

Porre la Pace come:

  1. condizione primaria per il corretto esercizio democratico.

  2. argine, strumento per la risoluzione di controversie.

  3. cultura per superare il concetto di supremazia, di arroganza, di competizione per

fare in modo che le comunità “crescano” e si evolvano in modo omogeneo, concetto già suggerito nella nostra Carta Costituzionale e purtroppo negli anni disatteso, ma che rappresenta, ancora oggi, la fondamenta su cui strutturare una società democratica, civile, non violenta.

Azioni:

Come associazione da poco costituita abbiamo necessità di farci conoscere. Che i cittadini sappiano della nostra presenza, sappiano che è viva una cultura antimilitarista, antibellicista, pacifista. Sappiano che quella sensibilità ha dato origine ad un gruppo che intende promuovere azioni di contrasto alle logiche belliciste dominanti.

Vogliamo promuovere un referendum comunale per fare di Figline e Incisa Valdarno territorio di pace libero da armi. Proporre la nascita di un comitato comunale permanente di studio sugli sviluppi delle guerre e della Pace che tenga costantemente informati i cittadini.

Vogliamo organizzare banchini nelle piazze per distribuire materiale di conoscenza.

Vogliamo prendere contatto con le associazioni presenti sul territorio per cercare di fare rete. Capire lo statu quo (cultura dominante) per poter fare il punto su eventuali mosse ed iniziare un percorso di informazione che sensibilizzi le persone sul tema.

Vogliamo avere momenti di confronto e dialogo con le associazioni per conoscere disponibilità e sensibilità e individuare insieme i tipi di iniziative da promuovere nelle scuole e sul territorio per fare crescere una comunità ad “imprinting” pacifista.

Vogliamo continuare sulla strada già intrapresa: proporre con regolarità filmati sul tema della guerra per dare una informazione libera e indipendente e che sia anche soprattutto un momento di confronto e dialogo.

Vogliamo aderire e supportare iniziative locali, nazionali, internazionali che chiedono la cessazione dei conflitti e l’invio di armamenti, che promuovono la via diplomatica per la risoluzione di controversie, la conversione delle industrie belliche.

Aderiamo alla iniziativa di “Centomila no per fermare le guerre” promossa da Disarma, mozione nazionale rivolta ai consigli comunali per il disarmo e contro l’invio di armi.

In conclusione, vogliamo individuare i giusti strumenti per coinvolgere le tante persone che sentono pressante la minaccia della guerra e si scoprono impotenti rispetto al rapido evolversi degli eventi.

Per contatti: noguerravaldarnosuperiore@gmail.com

Redazione Toscana

Costituito il Comitato No Guerra Valdarno Superiore

Si è recentemente costituito il Comitato No Guerra Valdarno Superiore, ne riproduciamo il documento fondativo.

Premessa.

Dopo la tragedia dei due conflitti mondiali nel ‘900, sembrava appurato che l’unica strada percorribile per l’umanità fosse lo stare in Pace.

Purtroppo ci sono state tante altre guerre e da tre anni conflitti devastanti si sono riaffacciati alle porte dell’Europa.

Siamo giunti al fatto che, ci viene detto, dovremo armarci perché tutti siamo minacciati, da chi non è dato sapere!

La cultura del conflitto che qua in Europa sembrava sopita ha ripreso inspiegabilmente vigore e di questo dobbiamo rendercene conto!

E’ giunto il momento di prendere posizione!

Siamo un gruppo di persone che credono fermamente nello stato di diritto dettato dalla nostra Costituzione che “ripudia la guerra”.

Lanciamo un appello a prendere coscienza e iniziare anche con piccoli gesti a imprimere una svolta comportamentale, culturale.

Ci poniamo l’intento di dare vita ad una comunità di cittadini “pacifisti”.

Obiettivi:

Siamo convinti che una cultura rispettosa degli altri e dell’ambiente (il pacifismo in senso lato) necessita di processi lunghi e di azioni costanti. Lo sdegno in occasione di un conflitto alle porte di casa può coinvolgere emotivamente molti (e già questo sarebbe un segnale!) ma non crea una cultura pacifista diffusa.

Il Comitato No alla Guerra Valdarno Superiore è certamente il frutto di una esigenza a prendere posizione su una contingenza. L’obiettivo che vogliamo raggiungere però è più ambizioso: la promozione di una cultura di Pace radicata, come eredità dei nostri Padri Costituenti e di tutti coloro che con la resistenza hanno riconquistato la libertà e l’hanno trasmessa alle generazioni future.

La cultura di Pace necessita di tempo e di persone per realizzarsi, deve impregnare il tessuto sociale, coinvolgere tutte e tutti. La cultura di Pace deve essere presente nelle scuole ed essere promossa dalle associazioni del territorio: i circoli sociali e culturali, le Case del Popolo, le parrocchie, le associazioni sportive e ricreative.

Porre la Pace come:

  1. condizione primaria per il corretto esercizio democratico.

  2. argine, strumento per la risoluzione di controversie.

  3. cultura per superare il concetto di supremazia, di arroganza, di competizione per

fare in modo che le comunità “crescano” e si evolvano in modo omogeneo, concetto già suggerito nella nostra Carta Costituzionale e purtroppo negli anni disatteso, ma che rappresenta, ancora oggi, la fondamenta su cui strutturare una società democratica, civile, non violenta.

Azioni:

Come associazione da poco costituita abbiamo necessità di farci conoscere. Che i cittadini sappiano della nostra presenza, sappiano che è viva una cultura antimilitarista, antibellicista, pacifista. Sappiano che quella sensibilità ha dato origine ad un gruppo che intende promuovere azioni di contrasto alle logiche belliciste dominanti.

Vogliamo promuovere un referendum comunale per fare di Figline e Incisa Valdarno territorio di pace libero da armi. Proporre la nascita di un comitato comunale permanente di studio sugli sviluppi delle guerre e della Pace che tenga costantemente informati i cittadini.

Vogliamo organizzare banchini nelle piazze per distribuire materiale di conoscenza.

Vogliamo prendere contatto con le associazioni presenti sul territorio per cercare di fare rete. Capire lo statu quo (cultura dominante) per poter fare il punto su eventuali mosse ed iniziare un percorso di informazione che sensibilizzi le persone sul tema.

Vogliamo avere momenti di confronto e dialogo con le associazioni per conoscere disponibilità e sensibilità e individuare insieme i tipi di iniziative da promuovere nelle scuole e sul territorio per fare crescere una comunità ad “imprinting” pacifista.

Vogliamo continuare sulla strada già intrapresa: proporre con regolarità filmati sul tema della guerra per dare una informazione libera e indipendente e che sia anche soprattutto un momento di confronto e dialogo.

Vogliamo aderire e supportare iniziative locali, nazionali, internazionali che chiedono la cessazione dei conflitti e l’invio di armamenti, che promuovono la via diplomatica per la risoluzione di controversie, la conversione delle industrie belliche.

Aderiamo alla iniziativa di “Centomila no per fermare le guerre” promossa da Disarma, mozione nazionale rivolta ai consigli comunali per il disarmo e contro l’invio di armi.

In conclusione, vogliamo individuare i giusti strumenti per coinvolgere le tante persone che sentono pressante la minaccia della guerra e si scoprono impotenti rispetto al rapido evolversi degli eventi.

Per contatti: noguerravaldarnosuperiore@gmail.com

Redazione Toscana