Gaza
Ieri è stato il primo giorno senza uccisi, dall’inizio dell’aggressione israeliana, ottobre 2023.
Negli ospedali sono arrivati i corpi di 25 persone estratti da sotto le macerie. 12 i feriti.
Cisgiordania
Attacchi con droni sul campo di Tulkarem, assediato da due settimane.
Sono stati lanciati missili causando la distruzione di case, ma senza vittime.
Il campo profughi è assediato e le truppe tentano di completare la sua evacuazione.
La stessa operazione si sta avvenendo nel campo di Dheisha, a Betlemme.
A Minya, vicino a Betlemme, i coloni armati hanno attaccato un gruppo di palestinesi sfollati incendiando le loro tende. 15 persone sono state ricoverate in ospedale.
Nel solo mese di gennaio 2025, in Cisgiordania sono stati effettuati 2161 attacchi contro le città e terre agricole palestinesi: 1786 dall’esercito e 375 attacchi compiuti dai coloni. L’esercito uccide la popolazione e distrugge le infrastrutture urbane.
I coloni incendiano auto, case e raccolti agricoli, con sradicamento di alberi.
L’obiettivo è la deportazione dei palestinesi dalla loro terra per creare il Grande Israele.
Trumpiate
Il presidente Usa alla scadenza del suo personale ultimatum per il rilascio di tutti gli ostaggi in mano di Hamas, ha tuonato dicendo: “Adesso tocca al governo israeliano di decidere cosa fare”.
Buffone.
Aveva minacciato di scatenare l’inferno se Hamas non avesse rilasciato tutti gli ostaggi.
Il premier spagnolo Pedro Sanchez ha detto ieri durante un congresso del partito socialista che i palestinesi devono vivere nella loro terra e che la Spagna è contraria al piano di deportazione e lo vieterà: “ si deve rispettare il diritto internazionale a Gaza, come in tutte le parti del mondo”.
Libano
Sulla strada per l’aeroporto di Beirut, un’auto dell’Unifil ha subito un attacco da un gruppo di persone molto agitate.
L’auto è stata incendiata e un ufficiale è rimasto ferito.
Condanna da parte dei caschi blu e da parte del premier che ha ordinato un’inchiesta.
Una trentina di persone sono state arrestate.
Il gruppo di scalmanati non portava bandiere per indicarne l’orientamento politico, ma il dito accusatore è rivolto contro Hezbollah, che tenterebbe in questo modo di riprendere l’iniziativa.
Il premier Salam ha duramente criticato l’azione e, senza nominare nessuna parte politica, ha ammonito: “Chi crede di accelerare il ritiro delle truppe israeliane dal sud con questi metodi, sbaglia di molto”.
Le truppe israeliane di occupazione nel sud Libano hanno bombardato ieri una località di Jarjou’ colpendo con un missile un’auto. Ci sono stati tre feriti.
È l’ennesima violazione del cessate il fuoco.
Il fatto più grave è che Israele ha deciso di rimanere permanentemente in 5 postazioni al confine e non intende ritirarsi.
Secondo fonti israeliane, gli Stati Uniti hanno dato luce verde.
La proposta di Parigi di sostituire le truppe israeliane con altre francesi è stata respinta.
Conferenza di Doha
Si inaugura domani, 17 febbraio, a Doha e proseguirà per altri due giorni (18-19 febbraio 2025) una conferenza palestinese, convocata da diverse realtà sia palestinesi che arabe, per discutere della rappresentanza popolare.
È un’iniziativa che appare con intenzioni positive per far fronte ad una nuova unità palestinese, per rafforzare la risposta ai piani del sionismo religioso, rappresentato dal governo Netanyahu, di annessione totale della Palestina storica.
Ci sono migliaia di articoli di commento e di opinioni apparsi sulla stampa araba, ma non si evince da chi sia stata convocata.
Malgrado le buone intenzioni, il rischio è che ci si perda in accuse reciproche tra le varie organizzazioni politiche, facendo cadere la rappresentanza politica del popolo palestinese intestata all’OLP.
Il fatto che ad ospitare l’assise sia Doha è un indice grave di condizionamento islamista della conferenza e delle sue eventuali risoluzioni.
Il mancato coinvolgimento di Al-Fatah, l’organizzazione che detiene attualmente la gestione di OLP e ANP, è un dato pericoloso.
Infatti sia Al-Fatah, sia l’ANP hanno pubblicato comunicati di fuoco contro l’iniziativa definita “sospetta”.
Siria
Le autorità siriane di Tahrir Sham hanno arrestato Abul-Hareth Al-Iraqi, un esponente di Daiesh (ISIS), considerato al vertice dell’organizzazione terroristica.
Sarebbe il responsabile dell’unità di pianificazione degli attentati con autobombe e con suicidi.
Secondo l’agenzia stampa siriana, Al-Iraqi stava pianificando un attacco contro il mausoleo sciita di Sayyeda Zainab a sud della capitale Damasco.
Kuwait
Il governo del Kuwait ha emesso un decreto legge per innalzare l’ età minima del matrimonio a 18 anni.
Precedentemente la legge permetteva i matrimoni all’età di 15 anni per le spose e a 17 per gli sposi.
Il Ministro della giustizia, Nasser Saiet, ha dichiarato che con “la legge odierna il paese si mette al passo con i diritti di parità e si adegua alle raccomandazioni internazionali delle convenzioni per i diritti dei bambini e le convenzioni contro le discriminazioni nei confronti delle donne”.
Secondo le statistiche ufficiali, sono stati registrati nel 2024, 1145 matrimoni di minorenni, 1145 dei quali di ragazzine e soltanto 66 di ragazzi. Secondo il giornale Al-Qabas, i casi di divorzi tra le spose bambine è il doppio rispetto ai divorzi tra gli adulti.