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Faenza: Fuori la banca armata Credit Agricole dal Museo della Ceramica e dal Green Park!

Il Museo Internazionale della Ceramica, che ha ricevuto il prestigioso riconoscimento Unesco “Monumento per la Pace” e che collabora con EMERGENCY nel diffondere una cultura antimilitarista, ha però tra i soci della sua Fondazione proprio una delle peggiori “banche armate”, Credit Agricole.Nella relazione sull’export di armi, redatto dal Ministero economia e Finanze, relativa al 2023 la vediamo sempre tra le prime banche armate: di preciso, la Credit Agricole Corporate and Investment Bank ha finanziato o dato garanzie per 522 milioni di euro, mentre la Credit Agricole Italia per 79 milioni di euro, per export di armi.

Tra le varie esportazioni e progetti militari, Credit Agricole Italia ha finanziato con oltre 4 milioni il programma Joint Strike Fighter (JSF) cioè i terribili caccia bombardieri F35, capaci anche di trasportare bombe atomiche, e che, tramite forniture indirette agli Usa sono finiti all’esercito israeliano. Sono infatti documentati bombardamenti da parte delle Forze Armate di Israele con caccia F35 sulla striscia di Gaza, che hanno fatto strage di civili. La pace nel Medio Oriente è ancora precaria, per questo oltre 230 organizzazioni hanno lanciato in questi giorni un appello a livello planetario per chiedere ai governi di smettere di armare Israele con forniture di pezzi e componenti di F35. https://sbilanciamoci.info/lettera-di-230-ong-basta-f35-e-armi-a-israele/

Vista la consistente esposizione della Credit Agricole nel settore militare e nel programma F35, chiediamo al MIC di espellere Credit Agricole dai soci della sua assemblea. Oppure chiederemo all’Unesco di togliere al MIC il prestigioso riconoscimento di Monumento per la Pace. Chiediamo anche ad Emergency di prendere una posizione in merito ed eventualmente interrompere la sua collaborazione con il MIC. Chiediamo infine a tutte le associazioni pacifiste e antimilitariste del territorio di prendere posizione e fare pressione sulla direzione del Mic.

Non si possono esporre striscioni contro la guerra e poi avere tra i soci banche armate.

Credit Agricole è partner del comune di Faenza anche riguardo al progetto “green” dell’impianto “agrivoltaico” su 70 ettari in zona Sant’Orsola, finanziato dal Pnrr. I partner del progetto sono:

Hera, Comune di Faenza, URF, Soc. Agricola Le Cicogne s.r.l., studio di architetti Lbla (che ha tra i soci il consigliere di maggioranza Andrea Luccaroni), Fondazione Banca del Monte, Cassa di Risparmio Faenza, e appunto Crédit Agricole Italia.

Anche in questo caso chiediamo al comune di Faenza di espellere Credit Agricole dal progetto del Green Park, in coerenza con l’odg votato in solidarietà alla Palestina.In alternativa, Credit Agricole dovrà fermare i suoi lucrosi investimenti in armi e strumenti di morte.Ma sappiamo che non lo farà mai…

 

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(altre adesioni in arrivo)

Redazione Italia