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Centro Italiano di Scambio Culturale Vik

100x100GAZA: riedificare il futuro di Gaza

Il fragile cessate-il-fuoco di metà Gennaio 2025 ha concesso alla popolazione di Gaza un attimo di respiro. La speranza che tutte le fasi previste dai negoziati vadano a buon fine diventa un pungolo per cambiare marcia, superare la fase emergenziale e avviare un nuovo meccanismo di intervento sul territorio.
A Gaza è attivo da oltre un decennio il Centro italiano di scambio culturale Vik.
Un luogo aperto a tutte e a tutti che ha permesso a centinaia di giovani e giovanissim* ditrovare lo spazio per sperimentare e orientarsi durante la fase della crescita. Un posto libero e aperto alle contaminazioni, dove poter decidere in autonomia il proprio destino, senza imposizioni dall’alto.
Attualmente, lo spazio fisico che a Gaza City ospita il Centro italiano di scambio culturale Vik è inagibile. Nella migliore delle ipotesi servirà un importante investimento per renderlo funzionante, sebbene il palazzo che lo ospita sia miracolosamente rimasto in piedi.
È una mancanza che si fa sentire. Le donne e gli uomini con cui collaboriamo a Gaza, infatti, ci dicono che è urgente allestire uno spazio comune nel quale ricominciare. Un punto d’incontro vero e proprio, dove far convergere e mettere in risonanza le varie attività che le cooperanti e i cooperanti di ACS, anche grazie alla raccolta di donazioni SOS GAZA ed EMERGENZA GAZA hanno faticosamente portato avanti in questi mesi terribili.
Nessuno può prevedere il futuro con esattezza. La situazione sul campo resta fluida e suscettibile di cambiamenti radicali e improvvisi. Resta il fatto che bisogna andare avanti. La richiesta delle nostre sorelle e dei nostri fratelli palestinesi non è solo da prendere in considerazione, ma da sostenere con tutte le nostre forze.
Con l’appello 100x100GAZA intendiamo raccogliere i fondi necessari a sostenere la gente di Gaza nella riedificazione sociale e materiale della propria comunità.
Il nostro obiettivo, anche grazie alle iniziative che verranno messe in campo, è quello di riattivare il Centro italiano di scambio culturale Vik, mantenendo comunque attivi i progetti emergenziali in corso.
Sarà un percorso “in progress”, durante il quale orienteremo le scelte in funzione delle richieste che arrivano da Gaza, adattando l’intervento alle condizioni sul terreno.
Non sappiamo quale sarà il futuro di Gaza, ma siamo convint* che la motivazione è il primo mattone della ricostruzione: la scintilla che rimette in moto la speranza.
Invitiamo tutte e tutti a lavorare con noi affinché la popolazione di Gaza non solo possa continuare a resistere, ma riesca ad ottenere gli strumenti sociali e materiali per riedificare autonomamente il proprio avvenire.

Tutte le indo e le iniziative: https://www.100x100gaza.it/

Redazione Italia

100x100GAZA: riedificare il futuro di Gaza

Il fragile cessate-il-fuoco di metà Gennaio 2025 ha concesso alla popolazione di Gaza un attimo di respiro. La speranza che tutte le fasi previste dai negoziati vadano a buon fine diventa un pungolo per cambiare marcia, superare la fase emergenziale e avviare un nuovo meccanismo di intervento sul territorio.
A Gaza è attivo da oltre un decennio il Centro italiano di scambio culturale Vik.
Un luogo aperto a tutte e a tutti che ha permesso a centinaia di giovani e giovanissim* ditrovare lo spazio per sperimentare e orientarsi durante la fase della crescita. Un posto libero e aperto alle contaminazioni, dove poter decidere in autonomia il proprio destino, senza imposizioni dall’alto.
Attualmente, lo spazio fisico che a Gaza City ospita il Centro italiano di scambio culturale Vik è inagibile. Nella migliore delle ipotesi servirà un importante investimento per renderlo funzionante, sebbene il palazzo che lo ospita sia miracolosamente rimasto in piedi.
È una mancanza che si fa sentire. Le donne e gli uomini con cui collaboriamo a Gaza, infatti, ci dicono che è urgente allestire uno spazio comune nel quale ricominciare. Un punto d’incontro vero e proprio, dove far convergere e mettere in risonanza le varie attività che le cooperanti e i cooperanti di ACS, anche grazie alla raccolta di donazioni SOS GAZA ed EMERGENZA GAZA hanno faticosamente portato avanti in questi mesi terribili.
Nessuno può prevedere il futuro con esattezza. La situazione sul campo resta fluida e suscettibile di cambiamenti radicali e improvvisi. Resta il fatto che bisogna andare avanti. La richiesta delle nostre sorelle e dei nostri fratelli palestinesi non è solo da prendere in considerazione, ma da sostenere con tutte le nostre forze.
Con l’appello 100x100GAZA intendiamo raccogliere i fondi necessari a sostenere la gente di Gaza nella riedificazione sociale e materiale della propria comunità.
Il nostro obiettivo, anche grazie alle iniziative che verranno messe in campo, è quello di riattivare il Centro italiano di scambio culturale Vik, mantenendo comunque attivi i progetti emergenziali in corso.
Sarà un percorso “in progress”, durante il quale orienteremo le scelte in funzione delle richieste che arrivano da Gaza, adattando l’intervento alle condizioni sul terreno.
Non sappiamo quale sarà il futuro di Gaza, ma siamo convint* che la motivazione è il primo mattone della ricostruzione: la scintilla che rimette in moto la speranza.
Invitiamo tutte e tutti a lavorare con noi affinché la popolazione di Gaza non solo possa continuare a resistere, ma riesca ad ottenere gli strumenti sociali e materiali per riedificare autonomamente il proprio avvenire.

Tutte le indo e le iniziative: https://www.100x100gaza.it/

Redazione Italia

100x100GAZA: riedificare il futuro di Gaza

Il fragile cessate-il-fuoco di metà Gennaio 2025 ha concesso alla popolazione di Gaza un attimo di respiro. La speranza che tutte le fasi previste dai negoziati vadano a buon fine diventa un pungolo per cambiare marcia, superare la fase emergenziale e avviare un nuovo meccanismo di intervento sul territorio.
A Gaza è attivo da oltre un decennio il Centro italiano di scambio culturale Vik.
Un luogo aperto a tutte e a tutti che ha permesso a centinaia di giovani e giovanissim* ditrovare lo spazio per sperimentare e orientarsi durante la fase della crescita. Un posto libero e aperto alle contaminazioni, dove poter decidere in autonomia il proprio destino, senza imposizioni dall’alto.
Attualmente, lo spazio fisico che a Gaza City ospita il Centro italiano di scambio culturale Vik è inagibile. Nella migliore delle ipotesi servirà un importante investimento per renderlo funzionante, sebbene il palazzo che lo ospita sia miracolosamente rimasto in piedi.
È una mancanza che si fa sentire. Le donne e gli uomini con cui collaboriamo a Gaza, infatti, ci dicono che è urgente allestire uno spazio comune nel quale ricominciare. Un punto d’incontro vero e proprio, dove far convergere e mettere in risonanza le varie attività che le cooperanti e i cooperanti di ACS, anche grazie alla raccolta di donazioni SOS GAZA ed EMERGENZA GAZA hanno faticosamente portato avanti in questi mesi terribili.
Nessuno può prevedere il futuro con esattezza. La situazione sul campo resta fluida e suscettibile di cambiamenti radicali e improvvisi. Resta il fatto che bisogna andare avanti. La richiesta delle nostre sorelle e dei nostri fratelli palestinesi non è solo da prendere in considerazione, ma da sostenere con tutte le nostre forze.
Con l’appello 100x100GAZA intendiamo raccogliere i fondi necessari a sostenere la gente di Gaza nella riedificazione sociale e materiale della propria comunità.
Il nostro obiettivo, anche grazie alle iniziative che verranno messe in campo, è quello di riattivare il Centro italiano di scambio culturale Vik, mantenendo comunque attivi i progetti emergenziali in corso.
Sarà un percorso “in progress”, durante il quale orienteremo le scelte in funzione delle richieste che arrivano da Gaza, adattando l’intervento alle condizioni sul terreno.
Non sappiamo quale sarà il futuro di Gaza, ma siamo convint* che la motivazione è il primo mattone della ricostruzione: la scintilla che rimette in moto la speranza.
Invitiamo tutte e tutti a lavorare con noi affinché la popolazione di Gaza non solo possa continuare a resistere, ma riesca ad ottenere gli strumenti sociali e materiali per riedificare autonomamente il proprio avvenire.

Tutte le indo e le iniziative: https://www.100x100gaza.it/

Redazione Italia