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La lobby israeliana in Europa, una realtà presente da anni

Mentre prosegue il massacro di palestinesi nella striscia di Gaza, l’Europa continua ad assumere una posizione di aperto appoggio a Israele.

A fare il punto della situazione è stato il servizio di Report intitolato Questione di lobby in cui non solo si è mostrato l’effetto dei bombardamenti indiscriminati israeliani e delle conseguenze dell’assedio sanitario israeliano su Gaza (oggi Israele impedisce l’evacuazione medica di bambini), ma si è svelato anche il fiume di milioni spesi dalle lobby israeliane per ammorbidire il Parlamento Europeo: decine di milioni di euro, viaggi, pranzi e hotel di lusso offerti a destra e sinistra dalle 20 lobby filo-israeliane presenti a Bruxelles dal 2000.

Se queste lobby, negli USA, sono presenti dagli anni Sessanta; in Europa sono presenti dagli anni 2000 quando a Bruxelles hanno aperto la propria sede ed in breve tempo sono riusciti a mettere radici nel Parlamento e nella Commissione Europea. Non è un caso che il rapporto tra le istituzioni europee e il governo dello Stato ebraico sia molto cambiato a partire proprio dagli anni 2000, quando queste lobby hanno iniziato ad agire. Tra questi la European Coalition for Israel, diretta da Thomas Sandel, che negli anni ha continuato ad organizzare incontri e conferenze per dialogare con tutti gli europarlamentari; e l’European Leadership Network (ELNET) che si presenta come “la più influente lobby pro-Israele in Europa”, più dedita a visite politiche e militari.

Altra lobby di riferimento è la Transatlantic Institute, costola della statunitense American Jewish Committee, e formalmente inserito nell’elenco delle lobby di Bruxelles. Al Transatlantic Institute è legato il Transatlantic Friends of Israel (TFI), di cui fanno parte 230 europarlamentari, parlamentari nazionali europei e membri del Congresso Americano: una lobby che è riuscita ad inglobare al suo interno i singoli parlamentari. Particolarmente folta è la delegazione italiana aderente al TFI: fanno parte 33 europarlamentari italiani, di ogni schieramento politico: Pina Picierno e Piero Fassino (membro anche di “Sinistra per Israele”) per il PD; Ettore Rosato ed Elena Bonetti per Azione; Simonetta Matone per la Lega; Deborah Bergamini per Forza Italia; e una nutrita schiera di parlamentari di Fratelli d’Italia guidata da Marco Scuria, presidente della sezione italiana del TFI. Anche la vicedirettrice del TFI è italiana: Benedetta Buttiglione, figlia dell’ex-Ministro d’estrazione democristiana Rocco Buttiglione.

Le lobby filo israeliane organizzano copiose missioni in Israele per europarlamentari e parlamentari italiani: tutto spesato al fine di promuovere il sostegno all’entità coloniale israeliana. E gli effetti sono sotto gli occhi del mondo intero. Da commissario con delega all’industria e all’imprenditoria dal 2010, Antonio Tajani, nel direttivo di una di queste lobby, ha intensificato gli scambi con Israele.
Dal 2005 ad oggi, l’AJC ha speso 47 milioni di dollari per le sue attività nelle istituzioni UE: cifre destinate a salire.

Ecco perché hanno sabotato sistematicamente qualsiasi proposta anche solo di discutere del “rischio di genocidio” a Gaza almeno una volta in plenaria ignorando completamente le decisioni della Corte Penale Internazionale (finita, di recente, sotto l’attacco incrociato degli USA e di Israele), della Corte Internazionale di Giustizia oltre che tutte le risoluzioni dell’ONU.

Ma qual è il loro scopo?

1) Difesa della sicurezza di Israele e il suo diritto a difendersi tout court.

2) Rafforzare la hasbara, ovvero gli sforzi di pubbliche relazioni compiuti per diffondere all’estero informazioni positive sullo Stato di Israele e le sue azioni. Il governo israeliano e i suoi sostenitori usano questo termine per descrivere gli sforzi per spiegare le politiche del governo, per promuovere Israele di fronte all’opinione pubblica internazionale e per contrastare quelli che giudicano “tentativi di delegittimazione di Israele”. Ecco dunque da dove sono nate tutte le retoriche e leggende su “Israele, il Paese che ha cresciuto un giardino nel deserto”, “Tel Aviv, la città più gay del mondo”,  “Tel Aviv la città più vegana del mondo”, “Tel Aviv, la città più dog-friendly del mondo”, “Israele, la più grande democrazia del Medioriente”, “Israele, il Paese con l’esercito più etico al mondo”(1) per il solo fatto di avere più “soldati vegani” al suo interno (un ossimoro in termini linguistici, un paradosso in termini logici). Da qui tutte le propagande sul greenwashing, sul veganwashing, sul pinkwashing, il purplewashing e sull’animalwashing.

3) Fare pressioni sulle classi politiche dei Paesi europei e americane affinchè non passi l’idea che Israele sia uno Stato aggressore, pur essendo considerato Stato occupante in occupazione belligerante dall’ONU

4) Consolidare i propri sostenitori nei partiti europei di destra e infiltrare i propri sostenitori nei partiti di sinistra cercando aderente all’interno della cosiddetta “sinistra neoliberale” per dividerli ancora di più.

Questi sono i venti di guerra oggi ed è in questi luoghi che si gioca il futuro delle relazioni internazionali. Un fatto che sottolinea un problema di cui avere coscienza ed impone una domanda: che sia un problema per le democrazie occidentali?

 

(1) https://www.linkiesta.it/2012/01/siamo-lesercito-piu-morale-del-mondo-e-la-democrazia-israeliana-si-int/

https://www.amiciziaitalo-palestinese.org/index.php?option=com_content&view=article&id=7567:il-mito-dell-esercito-piu-morale-quello-di-israele&catid=23&Itemid=43

 

Ulteriori informazioni:

https://contropiano.org/news/politica-news/2025/01/14/le-ingerenze-della-lobby-israeliana-nel-parlamento-europeo-e-italiano-0179331
https://www.farodiroma.it/linfluenza-della-lobby-israeliana-negli-stati-uniti-il-caso-di-aipac-lee-morgan/
https://www.lafionda.org/2024/02/16/john-mearsheimer-la-lobby-israeliana-e-potente-come-sempre/
https://zeitun.info/2024/07/08/perche-bisogna-leggere-lobbing-for-zionism-on-both-sides-of-the-atlantic-lobbing-a-favore-del-sionismo-su-entrambe-le-sponde-dellatlantico-il-nuovo-libro-di-ilan-pappe-sulla-lobby-israelia/
https://www.laluce.news/2021/10/21/elnet-la-potente-lobby-israeliana-che-mira-a-influenzare-la-ue-travestita-da-ong/
https://www.antimafiaduemila.com/home/opinioni/235-politica/102201-elena-basile-le-lobby-di-israele-condizionano-la-politica-di-europa-e-stati-uniti.html

Lorenzo Poli