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Manifesti per la pace. Una videointervista a Vittorio Pallotti.

Vittorio Pallotti, insegnante, è uno dei più noti pacifisti bolognesi.

Da sempre impegnato sui temi e pratiche della nonviolenza ( e promotore della nascita di una redazione bolognese di Pressenza) è stato collaboratore dello scrittore Carlo Cassola,e per una serie di circostanze ha dato vita al CDMPI (Centro di Documentazione del Manifesto Pacifista internazionale ,sito web https://www.cdmpi.it/ ).

Così scrive nel sito Pallotti : “Chi l’avrebbe detto che i manifesti che, nei primi anni ’80, andavo raccogliendo nelle grandiose manifestazioni contro gli euromissili (a Roma, Bonn, Amsterdam, Ginevra, …) avrebbero costituito, di lì a qualche anno, il nucleo della raccolta denominata prima ”Mostra del manifesto contro la guerra e la corsa agli armamenti, per l’educazione alla pace e alla nonviolenza” e poi, dal 1993, Centro di Documentazione del Manifesto Pacifista Internazionale ?

Credo utile che questa esperienza, che ho vissuto fin dall’inizio in prima persona, venga fatta conoscere perché rappresenta l’ennesima dimostrazione di come un atto semplice e spontaneo com’è quello di raccogliere un manifesto o una locandina e di conservarlo (magari sotto il letto, come ho fatto io) possa assumere col tempo importanza dal punto di vista culturale e politico.

Infatti, dal 1985 a oggi i manifesti del Centro sono passati da circa 200 a 7000 e hanno permesso la realizzazione di almeno 300 esposizioni in diverse località dell’Italia, oltre che in Svizzera.

Inoltre, attorno alla Mostra itinerante si è sviluppata una lunga serie di iniziative collaterali: dai tavoli che esponevano pubblicazioni e gadget pacifisti, alle conferenze e alle proiezioni di diapositive e audiovisivi, agli spettacoli teatrali, ai concerti, alle feste.

La raccolta dei manifesti è avvenuta e tuttora avviene in modo il più delle volte casuale e rappresenta una piccolissima parte dei manifesti prodotti sul tema della pace: è solo la punta di un grande iceberg.

L’insieme della raccolta tocca argomenti che testimoniano vari aspetti delle idee e attività del multiforme pacifismo contemporaneo: obiezione di coscienza e servizio civile, obiezione di coscienza alle spese militari, difesa popolare nonviolenta, economia e pace, fame e disarmo, educazione alla pace, nucleare civile e militare, antimilitarismo nonviolento, ecc.

Vi sono rappresentati pensieri anche molto diversi tra loro e questa pluralità di idee è stata salvaguardata per poter offrire un punto di riferimento contemporaneo e memoria storica.

Per evitare che il possibile smarrimento di qualche manifesto originale ne rendesse definitiva e irreparabile la perdita, abbiamo iniziato a fotografare in diapositiva buona parte dei manifesti dell’Archivio, mentre ora stiamo li stiamo digitalizzando.

Tutto questo lavoro non sarebbe stato possibile senza il contributo determinante dei militanti dell’associazione ”Antimilitarismo e disobbedienza nonviolenta – A.D.N.” di Bologna.

Dal 1984 decine di persone, con un lavoro di volontariato hanno permesso di rendere sempre più grande e viva la Mostra fino a provocare, nel 1993, la creazione del Centro di documentazione del manifesto pacifista internazionale – C.D.M.P.I..

Nel 1994 l ‘amico prof. Tonino Drago, docente presso il dipartimento ‘Scienze della pace’ dell’Università di Pisa, ci invitò, partendo dall’Archivio dei manifesti del nostro Centro, a costruire a Bologna un museo per la pace italiano.

Ci abbiamo provato e il nostro progetto è diventato realtà con il trasferimento del Centro presso la Casa per la pace “La Filanda” a Casalecchio di Reno (BO).

Ci pare anche utile segnalare che dal 2002 il CDMPI fa parte della Rete Internazionale dei Musei per la Pace e ha iniziato un rapporto di collaborazione con alcune realtà sia europee (Bradford –GB, Wolfsegg-A, Norimberga – D, …) che extra-europee (Kochi – Giappone, New York – USA, Samarcanda – Uzbekistan, …).

Abbiamo donato al Comune di Casalecchio di Reno (BO) l’intero Archivio dei manifesti, mantenendone a nostro carico la sola gestione.

E’ il risultato di un rapporto positivo costruito nel tempo con l’associazione “Percorsi di Pace” di Casalecchio e con lo stesso Comune (dimostratosi attento e sensibile allo sviluppo di culture e pratiche di pace), nel contempo un modo per contraccambiare e valorizzare la decisione del Comune di creare nel proprio territorio una Casa per la pace.”

Alcune settimane fa la giornalista Silvia Montevecchi, autrice di una serie di video-interviste a vari personaggi, pubblicate su Youtube, ne ha realizzata una con Vittorio Pallotti, facendogli raccontare la sua storia e approfondendo la nascita e sviluppo del CDMPI.

L’intervista, di 53 minuti, è visibile al seguente link:
https://www.youtube.com/watch?v=MWjGa2UftxM

Redazione Bologna