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Comunicato stampa del Partito della Rifondazione Comunista (Trieste) sugli 8 profughi afghani

Leggiamo con indignazione le ennesime parole fuori posto del sindaco di Trieste, Dipiazza, e del segretario comunale di Fratelli d’Italia, Giacomelli. A commento-corollario di una notizia che poteva essere tragica (l’intossicazione di 8 profughi afghani nell’area di Porto vecchio, dopo aver inalato monossido di carbonio dormendo attorno a un falò per scaldarsi ma che, per fortuna, non rischiano la vita), il sindaco di Trieste non trova altro che minacciare l’ennesimo sgombero (non sa fare che questo, nella più totale incapacità politica, amministrativa e umana); mentre Giacomelli se la cava con una battutina sul centro di accoglienza di via Udine (se il vescovo “parla alle anime, noi ci rivolgiamo ai cittadini” – ed è vero, Giacomelli e il suo partito neo-trumpiano non si rivolge alle “persone” ma solo a quella sottocategoria che ne sono i “cittadini” – una piccola parte dei quali ha eletto la giunta che governa -malissimo- Trieste).

Per miseri calcoli elettoralistici Dipiazza e Giacomelli continuano a negare accoglienza a persone sofferenti. Essi non rappresentano Trieste, e Trieste non è rappresentata da questi figuri. E’ ora di mandarli via, con il voto, con una forte reazione democratica ai continui obbrobri che ci riservano. Rifondazione Comunista c’è, a fianco di lavoratrici e lavoratori (cioè di “cittadine/i”…), derubate/i del lavoro da imprenditori di pessimo livello e da una classe politica complice del furto, e a fianco delle persone migranti, con il sostegno concreto alle associazioni -laiche o religiose- che se ne occupano: è la stessa lotta.

Rifondazione Comunista - Sinistra Europea