Manifestazione a Roma: Ocalan libero, stop ai bombardamenti sul Rojava
Ieri 13 febbraio annuale appuntamento a piazzale Ugo la Malfa a fianco del movimento di resistenza curdo. In un percorso più breve del solito, poco più di un migliaio di persone sono arrivate all’ex mattatoio del testaccio che ora ospita anche il centro culturale Ararat, monte simbolo del popolo curdo. La piazza antistante il centro poi è intitolata a Dino Frisullo indimenticato giornalista che molto si è battuto per la libertà del popolo curdo.
Da mesi i bombardamenti turchi nel Rojava colpiscono le principali infrastrutture: acquedotti, strade scuole, compreso i luoghi di culto con l’obiettivo di annichilire l’esperienza del Confederalismo Democratico del Rojava. Un rappresentante degli studenti si riferisce al confederalismo come ad un orizzonte politico più attuale che mai cui non solo portare la nostra solidarietà ma da assumere come modello del nostro agire politico… Sappiamo che nel Confederalismo i più ascoltati sono i giovani e le donne che, per esempio, non possono essere processate dagli uomini’. Un esempio da imitare per gli studenti e un modello amministrativo da difendere secondo i rappresentanti del Movimento per l’acqua pubblica anch’essi presenti in ordine sparso. Come è noto la Turchia usa l’acqua come arma contro il popolo curdo con danni incalcolabili anche per l’ambiente e i bombardamenti alla diga dello Tsirin a 50 Km dal confine lo dimostrano.
Il corteo era aperto dalla comunità curda con uno striscione con una grande immagine del leader del PKK seguito dagli studenti, da una nutrita presenza di Cobas, giunti anche da altre regioni. Presente anche lo striscione di rifondazione, del movimento anarchico e ovviamente rappresentanti dell’ANPI.
Come notava una rappresentante di ‘Liberi di lottare’ queste manifestazioni sono sempre più ridotte sia nei numeri che nella viabilità concesse. Stanchezza, resa, disillusione o semplicemente un arretramento, un carsismo, per riemergere in altre forme? Le parole dello studente fanno sperare.
Intanto dalla comunità curda è risuonato l’appello per una manifestazione straordinaria per il NEWROZ 2025 il prossimo 21 marzo al Centro Ararat.
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