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politiche razziste meloniane

Il governo rilancia la criminalizzazione razzista

Il Corriere titola “Il Viminale a prefetti e questori: aumentare i rimpatri, un terzo di chi viene denunciato o arrestato è straniero“. Durante la conferenza dei prefetti e dei questori d’Italia, Piantendosi ha rilanciato la persecuzione degli immigrati. E ha dato i numeri che “dimostrerebbero che gli stranieri irregolari hanno una tendenza alla delittuosità superiore a quella dei regolari e degli italiani”_

“Su un totale di 822.801 persone arrestate o denunciate nel 2024, il 34,72% sono stranieri. In particolare, tra gli arrestati o denunciate gli stranieri sarebbero quindi 285.676 e di questi 23,80% per omicidio volontario; il 35,73% per tentato omicidio; il 43,99% per violenza sessuale; il 47,84% per furto; il 52,47% per rapina; il 39,52% per reati in materia di stupefacenti; il 43,25% per sfruttamento della prostituzione”. 

Questi sarebbero i dati che avrebbero spinto il governo “a dare un forte input a prefetti e questori ad aumentare i rimpatri di migranti irregolari”. E’ la direttiva a prefetti e questori d’Italia fra le politiche di contrasto all’immigrazione irregolare, in presenza della duce Meloni e altri. Secondo loro questi dati sono la dimostrazione che “gli stranieri irregolari hanno una tendenza alla delittuosità superiore a quella dei regolari e degli italiani”.

Per mostrare la loro efficienza persecutoria in tale riunione è stato sbandierato anche il successo di aver espulso a forza 5.406 nel 2024, il 14% in più rispetto al 2023, e un aumento del 12% rispetto al 2022 quindi nel 2024, 29% in più sugli espulsi 2021. E il governo vanta anche un calo degli arrivi di migranti nel 2024 (66.317 contro i 157.651 del 2023), anche se complessivamente c’è stato un aumento del 26% tra il 2022 e il 2024.

Guardando bene questi dati appare palese che non c’è alcuna dimostrazione che gli immigrati irregolari abbiano una tendenza alla delittuosità superiore a quella dei regolari e degli italiani. Innanzitutto perché: 

1) l’arresto o la denuncia non è ancora condanna e quindi prova giudiziaria del reato di cui è imputata la persona che ne è oggetto; 

2) come scrivono anche Valentina Maglione e Bianca Lucia Mazzei in articolo per ilSole24ore : “Quasi i due terzi dei fascicoli usciti dalle procure non va a giudizio (e le condanne per i reati ‘minori’ sono meno del 37%)”; inoltre “il 54,8% dei processi definiti nel giudizio ordinario si è concluso con un’assoluzione. La quota di assoluzioni arriva al 68,7% (dati forniti dal primo presidente della Cassazione, Pietro Curzio, durante l’inaugurazione del nuovo anno giudiziario 2022 che da anni non variano molto -cfr. ibidem);

3) trent’anni di ricerche sulle pratiche delle polizie (vedi riferimenti in nota) dimostrano che sistematicamente gli immigrati, così come i rom e anche i marginali se non i poveracci, sono le “prede facili” nei controlli, denunce e arresti : è quello che si chiama il “delitto di aspetto somatico o di aspetto (in francese délit de faciès).

In altre parole, è assai frequente che gli operatori delle polizie che perlustrano le strade fermino abitualmente queste categorie di persone anziché quelli che hanno l’aspetto da italiano o da persona considerata “perbene”. E se cittadini perbenisti protestano più volte perché sotto casa loro sostano degli immigrati o dei rom o dei marginali, gli operatori di polizia sono allora sollecitati a fare “pulizia etnica e sociale” e anche se questi perseguitati non hanno commesso alcun reato “se lo inventano” (come racconta anche uno di loro). “Bisogna toglierli dalla strada. Danno fastidio. Non c’è altra soluzione che imputarli magari di più reati così non escono” (testimonianza di altri operatori di polizia che coincidono con quelle di avvocati e operatori sociali).

Inoltre, non è difficile far passare un semplice litigio per un tentato omicidio o un tentato furto magari di un bene alimentare di qualche euro per tentata rapina (perché il ladruncolo ha cercato di scappare alla “presa” della guardia del supermercato che per giunta dichiara di essere stato aggredito e dispone della testimonianza a favore dell’amica cassiera. E’ quindi probabile che quel 34,72% di denunciati e arrestati sia alquanto gonfiato proprio a causa della criminalizzazione razzista dell’immigrato, del rom e del marginale in genere, che qualifica la produzione delle polizie, ma non sempre quella dei magistrati, anche se una parte di questi – apriori – prendono per oro colato quello che scrivono le polizie nelle loro relazioni all’Autorità Giudiziaria.

Infine, è da 50 anni che l’Italia sfrutta l’immigrazione irregolare con leggi che impediscono l’arrivo e l’integrazione regolare perché oltre il 35% dell’economia italiana è costituita da economie sommerse, cioè semi-precariato e lavoro nero, caporalato anche criminale (si vede la stima Eurispes che è un ente di ricerca che lavora anche per il governo).

Scaricabili gratuitamente: https://www.academia.edu/30790365/MIGRANTI_-_Devianza_e_vittimizzazione; Razzismo democratico; https://effimera.org/far-morire-lasciar-morire-la-scelta-tanatopolitica-del-governo-meloni-e-dei-suoi-ministri

 

 

Salvatore Turi Palidda

Il governo rilancia la criminalizzazione razzista

Il Corriere titola “Il Viminale a prefetti e questori: aumentare i rimpatri, un terzo di chi viene denunciato o arrestato è straniero“. Durante la conferenza dei prefetti e dei questori d’Italia, Piantendosi ha rilanciato la persecuzione degli immigrati. E ha dato i numeri che “dimostrerebbero che gli stranieri irregolari hanno una tendenza alla delittuosità superiore a quella dei regolari e degli italiani”_

“Su un totale di 822.801 persone arrestate o denunciate nel 2024, il 34,72% sono stranieri. In particolare, tra gli arrestati o denunciate gli stranieri sarebbero quindi 285.676 e di questi 23,80% per omicidio volontario; il 35,73% per tentato omicidio; il 43,99% per violenza sessuale; il 47,84% per furto; il 52,47% per rapina; il 39,52% per reati in materia di stupefacenti; il 43,25% per sfruttamento della prostituzione”. 

Questi sarebbero i dati che avrebbero spinto il governo “a dare un forte input a prefetti e questori ad aumentare i rimpatri di migranti irregolari”. E’ la direttiva a prefetti e questori d’Italia fra le politiche di contrasto all’immigrazione irregolare, in presenza della duce Meloni e altri. Secondo loro questi dati sono la dimostrazione che “gli stranieri irregolari hanno una tendenza alla delittuosità superiore a quella dei regolari e degli italiani”.

Per mostrare la loro efficienza persecutoria in tale riunione è stato sbandierato anche il successo di aver espulso a forza 5.406 nel 2024, il 14% in più rispetto al 2023, e un aumento del 12% rispetto al 2022 quindi nel 2024, 29% in più sugli espulsi 2021. E il governo vanta anche un calo degli arrivi di migranti nel 2024 (66.317 contro i 157.651 del 2023), anche se complessivamente c’è stato un aumento del 26% tra il 2022 e il 2024.

Guardando bene questi dati appare palese che non c’è alcuna dimostrazione che gli immigrati irregolari abbiano una tendenza alla delittuosità superiore a quella dei regolari e degli italiani. Innanzitutto perché: 

1) l’arresto o la denuncia non è ancora condanna e quindi prova giudiziaria del reato di cui è imputata la persona che ne è oggetto; 

2) come scrivono anche Valentina Maglione e Bianca Lucia Mazzei in articolo per ilSole24ore : “Quasi i due terzi dei fascicoli usciti dalle procure non va a giudizio (e le condanne per i reati ‘minori’ sono meno del 37%)”; inoltre “il 54,8% dei processi definiti nel giudizio ordinario si è concluso con un’assoluzione. La quota di assoluzioni arriva al 68,7% (dati forniti dal primo presidente della Cassazione, Pietro Curzio, durante l’inaugurazione del nuovo anno giudiziario 2022 che da anni non variano molto -cfr. ibidem);

3) trent’anni di ricerche sulle pratiche delle polizie (vedi riferimenti in nota) dimostrano che sistematicamente gli immigrati, così come i rom e anche i marginali se non i poveracci, sono le “prede facili” nei controlli, denunce e arresti : è quello che si chiama il “delitto di aspetto somatico o di aspetto (in francese délit de faciès).

In altre parole, è assai frequente che gli operatori delle polizie che perlustrano le strade fermino abitualmente queste categorie di persone anziché quelli che hanno l’aspetto da italiano o da persona considerata “perbene”. E se cittadini perbenisti protestano più volte perché sotto casa loro sostano degli immigrati o dei rom o dei marginali, gli operatori di polizia sono allora sollecitati a fare “pulizia etnica e sociale” e anche se questi perseguitati non hanno commesso alcun reato “se lo inventano” (come racconta anche uno di loro). “Bisogna toglierli dalla strada. Danno fastidio. Non c’è altra soluzione che imputarli magari di più reati così non escono” (testimonianza di altri operatori di polizia che coincidono con quelle di avvocati e operatori sociali).

Inoltre, non è difficile far passare un semplice litigio per un tentato omicidio o un tentato furto magari di un bene alimentare di qualche euro per tentata rapina (perché il ladruncolo ha cercato di scappare alla “presa” della guardia del supermercato che per giunta dichiara di essere stato aggredito e dispone della testimonianza a favore dell’amica cassiera. E’ quindi probabile che quel 34,72% di denunciati e arrestati sia alquanto gonfiato proprio a causa della criminalizzazione razzista dell’immigrato, del rom e del marginale in genere, che qualifica la produzione delle polizie, ma non sempre quella dei magistrati, anche se una parte di questi – apriori – prendono per oro colato quello che scrivono le polizie nelle loro relazioni all’Autorità Giudiziaria.

Infine, è da 50 anni che l’Italia sfrutta l’immigrazione irregolare con leggi che impediscono l’arrivo e l’integrazione regolare perché oltre il 35% dell’economia italiana è costituita da economie sommerse, cioè semi-precariato e lavoro nero, caporalato anche criminale (si vede la stima Eurispes che è un ente di ricerca che lavora anche per il governo).

Scaricabili gratuitamente: https://www.academia.edu/30790365/MIGRANTI_-_Devianza_e_vittimizzazione; Razzismo democratico; https://effimera.org/far-morire-lasciar-morire-la-scelta-tanatopolitica-del-governo-meloni-e-dei-suoi-ministri

 

 

Salvatore Turi Palidda

Il governo rilancia la criminalizzazione razzista

Il Corriere titola “Il Viminale a prefetti e questori: aumentare i rimpatri, un terzo di chi viene denunciato o arrestato è straniero“. Durante la conferenza dei prefetti e dei questori d’Italia, Piantendosi ha rilanciato la persecuzione degli immigrati. E ha dato i numeri che “dimostrerebbero che gli stranieri irregolari hanno una tendenza alla delittuosità superiore a quella dei regolari e degli italiani”_

“Su un totale di 822.801 persone arrestate o denunciate nel 2024, il 34,72% sono stranieri. In particolare, tra gli arrestati o denunciate gli stranieri sarebbero quindi 285.676 e di questi 23,80% per omicidio volontario; il 35,73% per tentato omicidio; il 43,99% per violenza sessuale; il 47,84% per furto; il 52,47% per rapina; il 39,52% per reati in materia di stupefacenti; il 43,25% per sfruttamento della prostituzione”. 

Questi sarebbero i dati che avrebbero spinto il governo “a dare un forte input a prefetti e questori ad aumentare i rimpatri di migranti irregolari”. E’ la direttiva a prefetti e questori d’Italia fra le politiche di contrasto all’immigrazione irregolare, in presenza della duce Meloni e altri. Secondo loro questi dati sono la dimostrazione che “gli stranieri irregolari hanno una tendenza alla delittuosità superiore a quella dei regolari e degli italiani”.

Per mostrare la loro efficienza persecutoria in tale riunione è stato sbandierato anche il successo di aver espulso a forza 5.406 nel 2024, il 14% in più rispetto al 2023, e un aumento del 12% rispetto al 2022 quindi nel 2024, 29% in più sugli espulsi 2021. E il governo vanta anche un calo degli arrivi di migranti nel 2024 (66.317 contro i 157.651 del 2023), anche se complessivamente c’è stato un aumento del 26% tra il 2022 e il 2024.

Guardando bene questi dati appare palese che non c’è alcuna dimostrazione che gli immigrati irregolari abbiano una tendenza alla delittuosità superiore a quella dei regolari e degli italiani. Innanzitutto perché: 

1) l’arresto o la denuncia non è ancora condanna e quindi prova giudiziaria del reato di cui è imputata la persona che ne è oggetto; 

2) come scrivono anche Valentina Maglione e Bianca Lucia Mazzei in articolo per ilSole24ore : “Quasi i due terzi dei fascicoli usciti dalle procure non va a giudizio (e le condanne per i reati ‘minori’ sono meno del 37%)”; inoltre “il 54,8% dei processi definiti nel giudizio ordinario si è concluso con un’assoluzione. La quota di assoluzioni arriva al 68,7% (dati forniti dal primo presidente della Cassazione, Pietro Curzio, durante l’inaugurazione del nuovo anno giudiziario 2022 che da anni non variano molto -cfr. ibidem);

3) trent’anni di ricerche sulle pratiche delle polizie (vedi riferimenti in nota) dimostrano che sistematicamente gli immigrati, così come i rom e anche i marginali se non i poveracci, sono le “prede facili” nei controlli, denunce e arresti : è quello che si chiama il “delitto di aspetto somatico o di aspetto (in francese délit de faciès).

In altre parole, è assai frequente che gli operatori delle polizie che perlustrano le strade fermino abitualmente queste categorie di persone anziché quelli che hanno l’aspetto da italiano o da persona considerata “perbene”. E se cittadini perbenisti protestano più volte perché sotto casa loro sostano degli immigrati o dei rom o dei marginali, gli operatori di polizia sono allora sollecitati a fare “pulizia etnica e sociale” e anche se questi perseguitati non hanno commesso alcun reato “se lo inventano” (come racconta anche uno di loro). “Bisogna toglierli dalla strada. Danno fastidio. Non c’è altra soluzione che imputarli magari di più reati così non escono” (testimonianza di altri operatori di polizia che coincidono con quelle di avvocati e operatori sociali).

Inoltre, non è difficile far passare un semplice litigio per un tentato omicidio o un tentato furto magari di un bene alimentare di qualche euro per tentata rapina (perché il ladruncolo ha cercato di scappare alla “presa” della guardia del supermercato che per giunta dichiara di essere stato aggredito e dispone della testimonianza a favore dell’amica cassiera. E’ quindi probabile che quel 34,72% di denunciati e arrestati sia alquanto gonfiato proprio a causa della criminalizzazione razzista dell’immigrato, del rom e del marginale in genere, che qualifica la produzione delle polizie, ma non sempre quella dei magistrati, anche se una parte di questi – apriori – prendono per oro colato quello che scrivono le polizie nelle loro relazioni all’Autorità Giudiziaria.

Infine, è da 50 anni che l’Italia sfrutta l’immigrazione irregolare con leggi che impediscono l’arrivo e l’integrazione regolare perché oltre il 35% dell’economia italiana è costituita da economie sommerse, cioè semi-precariato e lavoro nero, caporalato anche criminale (si vede la stima Eurispes che è un ente di ricerca che lavora anche per il governo).

Scaricabili gratuitamente: https://www.academia.edu/30790365/MIGRANTI_-_Devianza_e_vittimizzazione; Razzismo democratico; https://effimera.org/far-morire-lasciar-morire-la-scelta-tanatopolitica-del-governo-meloni-e-dei-suoi-ministri

 

 

Salvatore Turi Palidda

Il governo rilancia la criminalizzazione razzista

Il Corriere titola “Il Viminale a prefetti e questori: aumentare i rimpatri, un terzo di chi viene denunciato o arrestato è straniero“. Durante la conferenza dei prefetti e dei questori d’Italia, Piantendosi ha rilanciato la persecuzione degli immigrati. E ha dato i numeri che “dimostrerebbero che gli stranieri irregolari hanno una tendenza alla delittuosità superiore a quella dei regolari e degli italiani”_

“Su un totale di 822.801 persone arrestate o denunciate nel 2024, il 34,72% sono stranieri. In particolare, tra gli arrestati o denunciate gli stranieri sarebbero quindi 285.676 e di questi 23,80% per omicidio volontario; il 35,73% per tentato omicidio; il 43,99% per violenza sessuale; il 47,84% per furto; il 52,47% per rapina; il 39,52% per reati in materia di stupefacenti; il 43,25% per sfruttamento della prostituzione”. 

Questi sarebbero i dati che avrebbero spinto il governo “a dare un forte input a prefetti e questori ad aumentare i rimpatri di migranti irregolari”. E’ la direttiva a prefetti e questori d’Italia fra le politiche di contrasto all’immigrazione irregolare, in presenza della duce Meloni e altri. Secondo loro questi dati sono la dimostrazione che “gli stranieri irregolari hanno una tendenza alla delittuosità superiore a quella dei regolari e degli italiani”.

Per mostrare la loro efficienza persecutoria in tale riunione è stato sbandierato anche il successo di aver espulso a forza 5.406 nel 2024, il 14% in più rispetto al 2023, e un aumento del 12% rispetto al 2022 quindi nel 2024, 29% in più sugli espulsi 2021. E il governo vanta anche un calo degli arrivi di migranti nel 2024 (66.317 contro i 157.651 del 2023), anche se complessivamente c’è stato un aumento del 26% tra il 2022 e il 2024.

Guardando bene questi dati appare palese che non c’è alcuna dimostrazione che gli immigrati irregolari abbiano una tendenza alla delittuosità superiore a quella dei regolari e degli italiani. Innanzitutto perché: 

1) l’arresto o la denuncia non è ancora condanna e quindi prova giudiziaria del reato di cui è imputata la persona che ne è oggetto; 

2) come scrivono anche Valentina Maglione e Bianca Lucia Mazzei in articolo per ilSole24ore : “Quasi i due terzi dei fascicoli usciti dalle procure non va a giudizio (e le condanne per i reati ‘minori’ sono meno del 37%)”; inoltre “il 54,8% dei processi definiti nel giudizio ordinario si è concluso con un’assoluzione. La quota di assoluzioni arriva al 68,7% (dati forniti dal primo presidente della Cassazione, Pietro Curzio, durante l’inaugurazione del nuovo anno giudiziario 2022 che da anni non variano molto -cfr. ibidem);

3) trent’anni di ricerche sulle pratiche delle polizie (vedi riferimenti in nota) dimostrano che sistematicamente gli immigrati, così come i rom e anche i marginali se non i poveracci, sono le “prede facili” nei controlli, denunce e arresti : è quello che si chiama il “delitto di aspetto somatico o di aspetto (in francese délit de faciès).

In altre parole, è assai frequente che gli operatori delle polizie che perlustrano le strade fermino abitualmente queste categorie di persone anziché quelli che hanno l’aspetto da italiano o da persona considerata “perbene”. E se cittadini perbenisti protestano più volte perché sotto casa loro sostano degli immigrati o dei rom o dei marginali, gli operatori di polizia sono allora sollecitati a fare “pulizia etnica e sociale” e anche se questi perseguitati non hanno commesso alcun reato “se lo inventano” (come racconta anche uno di loro). “Bisogna toglierli dalla strada. Danno fastidio. Non c’è altra soluzione che imputarli magari di più reati così non escono” (testimonianza di altri operatori di polizia che coincidono con quelle di avvocati e operatori sociali).

Inoltre, non è difficile far passare un semplice litigio per un tentato omicidio o un tentato furto magari di un bene alimentare di qualche euro per tentata rapina (perché il ladruncolo ha cercato di scappare alla “presa” della guardia del supermercato che per giunta dichiara di essere stato aggredito e dispone della testimonianza a favore dell’amica cassiera. E’ quindi probabile che quel 34,72% di denunciati e arrestati sia alquanto gonfiato proprio a causa della criminalizzazione razzista dell’immigrato, del rom e del marginale in genere, che qualifica la produzione delle polizie, ma non sempre quella dei magistrati, anche se una parte di questi – apriori – prendono per oro colato quello che scrivono le polizie nelle loro relazioni all’Autorità Giudiziaria.

Infine, è da 50 anni che l’Italia sfrutta l’immigrazione irregolare con leggi che impediscono l’arrivo e l’integrazione regolare perché oltre il 35% dell’economia italiana è costituita da economie sommerse, cioè semi-precariato e lavoro nero, caporalato anche criminale (si vede la stima Eurispes che è un ente di ricerca che lavora anche per il governo).

Scaricabili gratuitamente: https://www.academia.edu/30790365/MIGRANTI_-_Devianza_e_vittimizzazione; Razzismo democratico; https://effimera.org/far-morire-lasciar-morire-la-scelta-tanatopolitica-del-governo-meloni-e-dei-suoi-ministri

 

 

Salvatore Turi Palidda

Il governo rilancia la criminalizzazione razzista

Il Corriere titola “Il Viminale a prefetti e questori: aumentare i rimpatri, un terzo di chi viene denunciato o arrestato è straniero“. Durante la conferenza dei prefetti e dei questori d’Italia, Piantendosi ha rilanciato la persecuzione degli immigrati. E ha dato i numeri che “dimostrerebbero che gli stranieri irregolari hanno una tendenza alla delittuosità superiore a quella dei regolari e degli italiani”_

“Su un totale di 822.801 persone arrestate o denunciate nel 2024, il 34,72% sono stranieri. In particolare, tra gli arrestati o denunciate gli stranieri sarebbero quindi 285.676 e di questi 23,80% per omicidio volontario; il 35,73% per tentato omicidio; il 43,99% per violenza sessuale; il 47,84% per furto; il 52,47% per rapina; il 39,52% per reati in materia di stupefacenti; il 43,25% per sfruttamento della prostituzione”. 

Questi sarebbero i dati che avrebbero spinto il governo “a dare un forte input a prefetti e questori ad aumentare i rimpatri di migranti irregolari”. E’ la direttiva a prefetti e questori d’Italia fra le politiche di contrasto all’immigrazione irregolare, in presenza della duce Meloni e altri. Secondo loro questi dati sono la dimostrazione che “gli stranieri irregolari hanno una tendenza alla delittuosità superiore a quella dei regolari e degli italiani”.

Per mostrare la loro efficienza persecutoria in tale riunione è stato sbandierato anche il successo di aver espulso a forza 5.406 nel 2024, il 14% in più rispetto al 2023, e un aumento del 12% rispetto al 2022 quindi nel 2024, 29% in più sugli espulsi 2021. E il governo vanta anche un calo degli arrivi di migranti nel 2024 (66.317 contro i 157.651 del 2023), anche se complessivamente c’è stato un aumento del 26% tra il 2022 e il 2024.

Guardando bene questi dati appare palese che non c’è alcuna dimostrazione che gli immigrati irregolari abbiano una tendenza alla delittuosità superiore a quella dei regolari e degli italiani. Innanzitutto perché: 

1) l’arresto o la denuncia non è ancora condanna e quindi prova giudiziaria del reato di cui è imputata la persona che ne è oggetto; 

2) come scrivono anche Valentina Maglione e Bianca Lucia Mazzei in articolo per ilSole24ore : “Quasi i due terzi dei fascicoli usciti dalle procure non va a giudizio (e le condanne per i reati ‘minori’ sono meno del 37%)”; inoltre “il 54,8% dei processi definiti nel giudizio ordinario si è concluso con un’assoluzione. La quota di assoluzioni arriva al 68,7% (dati forniti dal primo presidente della Cassazione, Pietro Curzio, durante l’inaugurazione del nuovo anno giudiziario 2022 che da anni non variano molto -cfr. ibidem);

3) trent’anni di ricerche sulle pratiche delle polizie (vedi riferimenti in nota) dimostrano che sistematicamente gli immigrati, così come i rom e anche i marginali se non i poveracci, sono le “prede facili” nei controlli, denunce e arresti : è quello che si chiama il “delitto di aspetto somatico o di aspetto (in francese délit de faciès).

In altre parole, è assai frequente che gli operatori delle polizie che perlustrano le strade fermino abitualmente queste categorie di persone anziché quelli che hanno l’aspetto da italiano o da persona considerata “perbene”. E se cittadini perbenisti protestano più volte perché sotto casa loro sostano degli immigrati o dei rom o dei marginali, gli operatori di polizia sono allora sollecitati a fare “pulizia etnica e sociale” e anche se questi perseguitati non hanno commesso alcun reato “se lo inventano” (come racconta anche uno di loro). “Bisogna toglierli dalla strada. Danno fastidio. Non c’è altra soluzione che imputarli magari di più reati così non escono” (testimonianza di altri operatori di polizia che coincidono con quelle di avvocati e operatori sociali).

Inoltre, non è difficile far passare un semplice litigio per un tentato omicidio o un tentato furto magari di un bene alimentare di qualche euro per tentata rapina (perché il ladruncolo ha cercato di scappare alla “presa” della guardia del supermercato che per giunta dichiara di essere stato aggredito e dispone della testimonianza a favore dell’amica cassiera. E’ quindi probabile che quel 34,72% di denunciati e arrestati sia alquanto gonfiato proprio a causa della criminalizzazione razzista dell’immigrato, del rom e del marginale in genere, che qualifica la produzione delle polizie, ma non sempre quella dei magistrati, anche se una parte di questi – apriori – prendono per oro colato quello che scrivono le polizie nelle loro relazioni all’Autorità Giudiziaria.

Infine, è da 50 anni che l’Italia sfrutta l’immigrazione irregolare con leggi che impediscono l’arrivo e l’integrazione regolare perché oltre il 35% dell’economia italiana è costituita da economie sommerse, cioè semi-precariato e lavoro nero, caporalato anche criminale (si vede la stima Eurispes che è un ente di ricerca che lavora anche per il governo).

Scaricabili gratuitamente: https://www.academia.edu/30790365/MIGRANTI_-_Devianza_e_vittimizzazione; Razzismo democratico; https://effimera.org/far-morire-lasciar-morire-la-scelta-tanatopolitica-del-governo-meloni-e-dei-suoi-ministri

 

 

Salvatore Turi Palidda

Il governo rilancia la criminalizzazione razzista

Il Corriere titola “Il Viminale a prefetti e questori: aumentare i rimpatri, un terzo di chi viene denunciato o arrestato è straniero“. Durante la conferenza dei prefetti e dei questori d’Italia, Piantendosi ha rilanciato la persecuzione degli immigrati. E ha dato i numeri che “dimostrerebbero che gli stranieri irregolari hanno una tendenza alla delittuosità superiore a quella dei regolari e degli italiani”_

“Su un totale di 822.801 persone arrestate o denunciate nel 2024, il 34,72% sono stranieri. In particolare, tra gli arrestati o denunciate gli stranieri sarebbero quindi 285.676 e di questi 23,80% per omicidio volontario; il 35,73% per tentato omicidio; il 43,99% per violenza sessuale; il 47,84% per furto; il 52,47% per rapina; il 39,52% per reati in materia di stupefacenti; il 43,25% per sfruttamento della prostituzione”. 

Questi sarebbero i dati che avrebbero spinto il governo “a dare un forte input a prefetti e questori ad aumentare i rimpatri di migranti irregolari”. E’ la direttiva a prefetti e questori d’Italia fra le politiche di contrasto all’immigrazione irregolare, in presenza della duce Meloni e altri. Secondo loro questi dati sono la dimostrazione che “gli stranieri irregolari hanno una tendenza alla delittuosità superiore a quella dei regolari e degli italiani”.

Per mostrare la loro efficienza persecutoria in tale riunione è stato sbandierato anche il successo di aver espulso a forza 5.406 nel 2024, il 14% in più rispetto al 2023, e un aumento del 12% rispetto al 2022 quindi nel 2024, 29% in più sugli espulsi 2021. E il governo vanta anche un calo degli arrivi di migranti nel 2024 (66.317 contro i 157.651 del 2023), anche se complessivamente c’è stato un aumento del 26% tra il 2022 e il 2024.

Guardando bene questi dati appare palese che non c’è alcuna dimostrazione che gli immigrati irregolari abbiano una tendenza alla delittuosità superiore a quella dei regolari e degli italiani. Innanzitutto perché: 

1) l’arresto o la denuncia non è ancora condanna e quindi prova giudiziaria del reato di cui è imputata la persona che ne è oggetto; 

2) come scrivono anche Valentina Maglione e Bianca Lucia Mazzei in articolo per ilSole24ore : “Quasi i due terzi dei fascicoli usciti dalle procure non va a giudizio (e le condanne per i reati ‘minori’ sono meno del 37%)”; inoltre “il 54,8% dei processi definiti nel giudizio ordinario si è concluso con un’assoluzione. La quota di assoluzioni arriva al 68,7% (dati forniti dal primo presidente della Cassazione, Pietro Curzio, durante l’inaugurazione del nuovo anno giudiziario 2022 che da anni non variano molto -cfr. ibidem);

3) trent’anni di ricerche sulle pratiche delle polizie (vedi riferimenti in nota) dimostrano che sistematicamente gli immigrati, così come i rom e anche i marginali se non i poveracci, sono le “prede facili” nei controlli, denunce e arresti : è quello che si chiama il “delitto di aspetto somatico o di aspetto (in francese délit de faciès).

In altre parole, è assai frequente che gli operatori delle polizie che perlustrano le strade fermino abitualmente queste categorie di persone anziché quelli che hanno l’aspetto da italiano o da persona considerata “perbene”. E se cittadini perbenisti protestano più volte perché sotto casa loro sostano degli immigrati o dei rom o dei marginali, gli operatori di polizia sono allora sollecitati a fare “pulizia etnica e sociale” e anche se questi perseguitati non hanno commesso alcun reato “se lo inventano” (come racconta anche uno di loro). “Bisogna toglierli dalla strada. Danno fastidio. Non c’è altra soluzione che imputarli magari di più reati così non escono” (testimonianza di altri operatori di polizia che coincidono con quelle di avvocati e operatori sociali).

Inoltre, non è difficile far passare un semplice litigio per un tentato omicidio o un tentato furto magari di un bene alimentare di qualche euro per tentata rapina (perché il ladruncolo ha cercato di scappare alla “presa” della guardia del supermercato che per giunta dichiara di essere stato aggredito e dispone della testimonianza a favore dell’amica cassiera. E’ quindi probabile che quel 34,72% di denunciati e arrestati sia alquanto gonfiato proprio a causa della criminalizzazione razzista dell’immigrato, del rom e del marginale in genere, che qualifica la produzione delle polizie, ma non sempre quella dei magistrati, anche se una parte di questi – apriori – prendono per oro colato quello che scrivono le polizie nelle loro relazioni all’Autorità Giudiziaria.

Infine, è da 50 anni che l’Italia sfrutta l’immigrazione irregolare con leggi che impediscono l’arrivo e l’integrazione regolare perché oltre il 35% dell’economia italiana è costituita da economie sommerse, cioè semi-precariato e lavoro nero, caporalato anche criminale (si vede la stima Eurispes che è un ente di ricerca che lavora anche per il governo).

Scaricabili gratuitamente: https://www.academia.edu/30790365/MIGRANTI_-_Devianza_e_vittimizzazione; Razzismo democratico; https://effimera.org/far-morire-lasciar-morire-la-scelta-tanatopolitica-del-governo-meloni-e-dei-suoi-ministri

 

 

Salvatore Turi Palidda

Il governo rilancia la criminalizzazione razzista

Il Corriere titola “Il Viminale a prefetti e questori: aumentare i rimpatri, un terzo di chi viene denunciato o arrestato è straniero“. Durante la conferenza dei prefetti e dei questori d’Italia, Piantendosi ha rilanciato la persecuzione degli immigrati. E ha dato i numeri che “dimostrerebbero che gli stranieri irregolari hanno una tendenza alla delittuosità superiore a quella dei regolari e degli italiani”_

“Su un totale di 822.801 persone arrestate o denunciate nel 2024, il 34,72% sono stranieri. In particolare, tra gli arrestati o denunciate gli stranieri sarebbero quindi 285.676 e di questi 23,80% per omicidio volontario; il 35,73% per tentato omicidio; il 43,99% per violenza sessuale; il 47,84% per furto; il 52,47% per rapina; il 39,52% per reati in materia di stupefacenti; il 43,25% per sfruttamento della prostituzione”. 

Questi sarebbero i dati che avrebbero spinto il governo “a dare un forte input a prefetti e questori ad aumentare i rimpatri di migranti irregolari”. E’ la direttiva a prefetti e questori d’Italia fra le politiche di contrasto all’immigrazione irregolare, in presenza della duce Meloni e altri. Secondo loro questi dati sono la dimostrazione che “gli stranieri irregolari hanno una tendenza alla delittuosità superiore a quella dei regolari e degli italiani”.

Per mostrare la loro efficienza persecutoria in tale riunione è stato sbandierato anche il successo di aver espulso a forza 5.406 nel 2024, il 14% in più rispetto al 2023, e un aumento del 12% rispetto al 2022 quindi nel 2024, 29% in più sugli espulsi 2021. E il governo vanta anche un calo degli arrivi di migranti nel 2024 (66.317 contro i 157.651 del 2023), anche se complessivamente c’è stato un aumento del 26% tra il 2022 e il 2024.

Guardando bene questi dati appare palese che non c’è alcuna dimostrazione che gli immigrati irregolari abbiano una tendenza alla delittuosità superiore a quella dei regolari e degli italiani. Innanzitutto perché: 

1) l’arresto o la denuncia non è ancora condanna e quindi prova giudiziaria del reato di cui è imputata la persona che ne è oggetto; 

2) come scrivono anche Valentina Maglione e Bianca Lucia Mazzei in articolo per ilSole24ore : “Quasi i due terzi dei fascicoli usciti dalle procure non va a giudizio (e le condanne per i reati ‘minori’ sono meno del 37%)”; inoltre “il 54,8% dei processi definiti nel giudizio ordinario si è concluso con un’assoluzione. La quota di assoluzioni arriva al 68,7% (dati forniti dal primo presidente della Cassazione, Pietro Curzio, durante l’inaugurazione del nuovo anno giudiziario 2022 che da anni non variano molto -cfr. ibidem);

3) trent’anni di ricerche sulle pratiche delle polizie (vedi riferimenti in nota) dimostrano che sistematicamente gli immigrati, così come i rom e anche i marginali se non i poveracci, sono le “prede facili” nei controlli, denunce e arresti : è quello che si chiama il “delitto di aspetto somatico o di aspetto (in francese délit de faciès).

In altre parole, è assai frequente che gli operatori delle polizie che perlustrano le strade fermino abitualmente queste categorie di persone anziché quelli che hanno l’aspetto da italiano o da persona considerata “perbene”. E se cittadini perbenisti protestano più volte perché sotto casa loro sostano degli immigrati o dei rom o dei marginali, gli operatori di polizia sono allora sollecitati a fare “pulizia etnica e sociale” e anche se questi perseguitati non hanno commesso alcun reato “se lo inventano” (come racconta anche uno di loro). “Bisogna toglierli dalla strada. Danno fastidio. Non c’è altra soluzione che imputarli magari di più reati così non escono” (testimonianza di altri operatori di polizia che coincidono con quelle di avvocati e operatori sociali).

Inoltre, non è difficile far passare un semplice litigio per un tentato omicidio o un tentato furto magari di un bene alimentare di qualche euro per tentata rapina (perché il ladruncolo ha cercato di scappare alla “presa” della guardia del supermercato che per giunta dichiara di essere stato aggredito e dispone della testimonianza a favore dell’amica cassiera. E’ quindi probabile che quel 34,72% di denunciati e arrestati sia alquanto gonfiato proprio a causa della criminalizzazione razzista dell’immigrato, del rom e del marginale in genere, che qualifica la produzione delle polizie, ma non sempre quella dei magistrati, anche se una parte di questi – apriori – prendono per oro colato quello che scrivono le polizie nelle loro relazioni all’Autorità Giudiziaria.

Infine, è da 50 anni che l’Italia sfrutta l’immigrazione irregolare con leggi che impediscono l’arrivo e l’integrazione regolare perché oltre il 35% dell’economia italiana è costituita da economie sommerse, cioè semi-precariato e lavoro nero, caporalato anche criminale (si vede la stima Eurispes che è un ente di ricerca che lavora anche per il governo).

Scaricabili gratuitamente: https://www.academia.edu/30790365/MIGRANTI_-_Devianza_e_vittimizzazione; Razzismo democratico; https://effimera.org/far-morire-lasciar-morire-la-scelta-tanatopolitica-del-governo-meloni-e-dei-suoi-ministri

 

 

Salvatore Turi Palidda

Il governo rilancia la criminalizzazione razzista

Il Corriere titola “Il Viminale a prefetti e questori: aumentare i rimpatri, un terzo di chi viene denunciato o arrestato è straniero“. Durante la conferenza dei prefetti e dei questori d’Italia, Piantendosi ha rilanciato la persecuzione degli immigrati. E ha dato i numeri che “dimostrerebbero che gli stranieri irregolari hanno una tendenza alla delittuosità superiore a quella dei regolari e degli italiani”_

“Su un totale di 822.801 persone arrestate o denunciate nel 2024, il 34,72% sono stranieri. In particolare, tra gli arrestati o denunciate gli stranieri sarebbero quindi 285.676 e di questi 23,80% per omicidio volontario; il 35,73% per tentato omicidio; il 43,99% per violenza sessuale; il 47,84% per furto; il 52,47% per rapina; il 39,52% per reati in materia di stupefacenti; il 43,25% per sfruttamento della prostituzione”. 

Questi sarebbero i dati che avrebbero spinto il governo “a dare un forte input a prefetti e questori ad aumentare i rimpatri di migranti irregolari”. E’ la direttiva a prefetti e questori d’Italia fra le politiche di contrasto all’immigrazione irregolare, in presenza della duce Meloni e altri. Secondo loro questi dati sono la dimostrazione che “gli stranieri irregolari hanno una tendenza alla delittuosità superiore a quella dei regolari e degli italiani”.

Per mostrare la loro efficienza persecutoria in tale riunione è stato sbandierato anche il successo di aver espulso a forza 5.406 nel 2024, il 14% in più rispetto al 2023, e un aumento del 12% rispetto al 2022 quindi nel 2024, 29% in più sugli espulsi 2021. E il governo vanta anche un calo degli arrivi di migranti nel 2024 (66.317 contro i 157.651 del 2023), anche se complessivamente c’è stato un aumento del 26% tra il 2022 e il 2024.

Guardando bene questi dati appare palese che non c’è alcuna dimostrazione che gli immigrati irregolari abbiano una tendenza alla delittuosità superiore a quella dei regolari e degli italiani. Innanzitutto perché: 

1) l’arresto o la denuncia non è ancora condanna e quindi prova giudiziaria del reato di cui è imputata la persona che ne è oggetto; 

2) come scrivono anche Valentina Maglione e Bianca Lucia Mazzei in articolo per ilSole24ore : “Quasi i due terzi dei fascicoli usciti dalle procure non va a giudizio (e le condanne per i reati ‘minori’ sono meno del 37%)”; inoltre “il 54,8% dei processi definiti nel giudizio ordinario si è concluso con un’assoluzione. La quota di assoluzioni arriva al 68,7% (dati forniti dal primo presidente della Cassazione, Pietro Curzio, durante l’inaugurazione del nuovo anno giudiziario 2022 che da anni non variano molto -cfr. ibidem);

3) trent’anni di ricerche sulle pratiche delle polizie (vedi riferimenti in nota) dimostrano che sistematicamente gli immigrati, così come i rom e anche i marginali se non i poveracci, sono le “prede facili” nei controlli, denunce e arresti : è quello che si chiama il “delitto di aspetto somatico o di aspetto (in francese délit de faciès).

In altre parole, è assai frequente che gli operatori delle polizie che perlustrano le strade fermino abitualmente queste categorie di persone anziché quelli che hanno l’aspetto da italiano o da persona considerata “perbene”. E se cittadini perbenisti protestano più volte perché sotto casa loro sostano degli immigrati o dei rom o dei marginali, gli operatori di polizia sono allora sollecitati a fare “pulizia etnica e sociale” e anche se questi perseguitati non hanno commesso alcun reato “se lo inventano” (come racconta anche uno di loro). “Bisogna toglierli dalla strada. Danno fastidio. Non c’è altra soluzione che imputarli magari di più reati così non escono” (testimonianza di altri operatori di polizia che coincidono con quelle di avvocati e operatori sociali).

Inoltre, non è difficile far passare un semplice litigio per un tentato omicidio o un tentato furto magari di un bene alimentare di qualche euro per tentata rapina (perché il ladruncolo ha cercato di scappare alla “presa” della guardia del supermercato che per giunta dichiara di essere stato aggredito e dispone della testimonianza a favore dell’amica cassiera. E’ quindi probabile che quel 34,72% di denunciati e arrestati sia alquanto gonfiato proprio a causa della criminalizzazione razzista dell’immigrato, del rom e del marginale in genere, che qualifica la produzione delle polizie, ma non sempre quella dei magistrati, anche se una parte di questi – apriori – prendono per oro colato quello che scrivono le polizie nelle loro relazioni all’Autorità Giudiziaria.

Infine, è da 50 anni che l’Italia sfrutta l’immigrazione irregolare con leggi che impediscono l’arrivo e l’integrazione regolare perché oltre il 35% dell’economia italiana è costituita da economie sommerse, cioè semi-precariato e lavoro nero, caporalato anche criminale (si vede la stima Eurispes che è un ente di ricerca che lavora anche per il governo).

Scaricabili gratuitamente: https://www.academia.edu/30790365/MIGRANTI_-_Devianza_e_vittimizzazione; Razzismo democratico; https://effimera.org/far-morire-lasciar-morire-la-scelta-tanatopolitica-del-governo-meloni-e-dei-suoi-ministri

 

 

Salvatore Turi Palidda

Il governo rilancia la criminalizzazione razzista

Il Corriere titola “Il Viminale a prefetti e questori: aumentare i rimpatri, un terzo di chi viene denunciato o arrestato è straniero“. Durante la conferenza dei prefetti e dei questori d’Italia, Piantendosi ha rilanciato la persecuzione degli immigrati. E ha dato i numeri che “dimostrerebbero che gli stranieri irregolari hanno una tendenza alla delittuosità superiore a quella dei regolari e degli italiani”_

“Su un totale di 822.801 persone arrestate o denunciate nel 2024, il 34,72% sono stranieri. In particolare, tra gli arrestati o denunciate gli stranieri sarebbero quindi 285.676 e di questi 23,80% per omicidio volontario; il 35,73% per tentato omicidio; il 43,99% per violenza sessuale; il 47,84% per furto; il 52,47% per rapina; il 39,52% per reati in materia di stupefacenti; il 43,25% per sfruttamento della prostituzione”. 

Questi sarebbero i dati che avrebbero spinto il governo “a dare un forte input a prefetti e questori ad aumentare i rimpatri di migranti irregolari”. E’ la direttiva a prefetti e questori d’Italia fra le politiche di contrasto all’immigrazione irregolare, in presenza della duce Meloni e altri. Secondo loro questi dati sono la dimostrazione che “gli stranieri irregolari hanno una tendenza alla delittuosità superiore a quella dei regolari e degli italiani”.

Per mostrare la loro efficienza persecutoria in tale riunione è stato sbandierato anche il successo di aver espulso a forza 5.406 nel 2024, il 14% in più rispetto al 2023, e un aumento del 12% rispetto al 2022 quindi nel 2024, 29% in più sugli espulsi 2021. E il governo vanta anche un calo degli arrivi di migranti nel 2024 (66.317 contro i 157.651 del 2023), anche se complessivamente c’è stato un aumento del 26% tra il 2022 e il 2024.

Guardando bene questi dati appare palese che non c’è alcuna dimostrazione che gli immigrati irregolari abbiano una tendenza alla delittuosità superiore a quella dei regolari e degli italiani. Innanzitutto perché: 

1) l’arresto o la denuncia non è ancora condanna e quindi prova giudiziaria del reato di cui è imputata la persona che ne è oggetto; 

2) come scrivono anche Valentina Maglione e Bianca Lucia Mazzei in articolo per ilSole24ore : “Quasi i due terzi dei fascicoli usciti dalle procure non va a giudizio (e le condanne per i reati ‘minori’ sono meno del 37%)”; inoltre “il 54,8% dei processi definiti nel giudizio ordinario si è concluso con un’assoluzione. La quota di assoluzioni arriva al 68,7% (dati forniti dal primo presidente della Cassazione, Pietro Curzio, durante l’inaugurazione del nuovo anno giudiziario 2022 che da anni non variano molto -cfr. ibidem);

3) trent’anni di ricerche sulle pratiche delle polizie (vedi riferimenti in nota) dimostrano che sistematicamente gli immigrati, così come i rom e anche i marginali se non i poveracci, sono le “prede facili” nei controlli, denunce e arresti : è quello che si chiama il “delitto di aspetto somatico o di aspetto (in francese délit de faciès).

In altre parole, è assai frequente che gli operatori delle polizie che perlustrano le strade fermino abitualmente queste categorie di persone anziché quelli che hanno l’aspetto da italiano o da persona considerata “perbene”. E se cittadini perbenisti protestano più volte perché sotto casa loro sostano degli immigrati o dei rom o dei marginali, gli operatori di polizia sono allora sollecitati a fare “pulizia etnica e sociale” e anche se questi perseguitati non hanno commesso alcun reato “se lo inventano” (come racconta anche uno di loro). “Bisogna toglierli dalla strada. Danno fastidio. Non c’è altra soluzione che imputarli magari di più reati così non escono” (testimonianza di altri operatori di polizia che coincidono con quelle di avvocati e operatori sociali).

Inoltre, non è difficile far passare un semplice litigio per un tentato omicidio o un tentato furto magari di un bene alimentare di qualche euro per tentata rapina (perché il ladruncolo ha cercato di scappare alla “presa” della guardia del supermercato che per giunta dichiara di essere stato aggredito e dispone della testimonianza a favore dell’amica cassiera. E’ quindi probabile che quel 34,72% di denunciati e arrestati sia alquanto gonfiato proprio a causa della criminalizzazione razzista dell’immigrato, del rom e del marginale in genere, che qualifica la produzione delle polizie, ma non sempre quella dei magistrati, anche se una parte di questi – apriori – prendono per oro colato quello che scrivono le polizie nelle loro relazioni all’Autorità Giudiziaria.

Infine, è da 50 anni che l’Italia sfrutta l’immigrazione irregolare con leggi che impediscono l’arrivo e l’integrazione regolare perché oltre il 35% dell’economia italiana è costituita da economie sommerse, cioè semi-precariato e lavoro nero, caporalato anche criminale (si vede la stima Eurispes che è un ente di ricerca che lavora anche per il governo).

Scaricabili gratuitamente: https://www.academia.edu/30790365/MIGRANTI_-_Devianza_e_vittimizzazione; Razzismo democratico; https://effimera.org/far-morire-lasciar-morire-la-scelta-tanatopolitica-del-governo-meloni-e-dei-suoi-ministri

 

 

Salvatore Turi Palidda

Il governo rilancia la criminalizzazione razzista

Il Corriere titola “Il Viminale a prefetti e questori: aumentare i rimpatri, un terzo di chi viene denunciato o arrestato è straniero“. Durante la conferenza dei prefetti e dei questori d’Italia, Piantendosi ha rilanciato la persecuzione degli immigrati. E ha dato i numeri che “dimostrerebbero che gli stranieri irregolari hanno una tendenza alla delittuosità superiore a quella dei regolari e degli italiani”_

“Su un totale di 822.801 persone arrestate o denunciate nel 2024, il 34,72% sono stranieri. In particolare, tra gli arrestati o denunciate gli stranieri sarebbero quindi 285.676 e di questi 23,80% per omicidio volontario; il 35,73% per tentato omicidio; il 43,99% per violenza sessuale; il 47,84% per furto; il 52,47% per rapina; il 39,52% per reati in materia di stupefacenti; il 43,25% per sfruttamento della prostituzione”. 

Questi sarebbero i dati che avrebbero spinto il governo “a dare un forte input a prefetti e questori ad aumentare i rimpatri di migranti irregolari”. E’ la direttiva a prefetti e questori d’Italia fra le politiche di contrasto all’immigrazione irregolare, in presenza della duce Meloni e altri. Secondo loro questi dati sono la dimostrazione che “gli stranieri irregolari hanno una tendenza alla delittuosità superiore a quella dei regolari e degli italiani”.

Per mostrare la loro efficienza persecutoria in tale riunione è stato sbandierato anche il successo di aver espulso a forza 5.406 nel 2024, il 14% in più rispetto al 2023, e un aumento del 12% rispetto al 2022 quindi nel 2024, 29% in più sugli espulsi 2021. E il governo vanta anche un calo degli arrivi di migranti nel 2024 (66.317 contro i 157.651 del 2023), anche se complessivamente c’è stato un aumento del 26% tra il 2022 e il 2024.

Guardando bene questi dati appare palese che non c’è alcuna dimostrazione che gli immigrati irregolari abbiano una tendenza alla delittuosità superiore a quella dei regolari e degli italiani. Innanzitutto perché: 

1) l’arresto o la denuncia non è ancora condanna e quindi prova giudiziaria del reato di cui è imputata la persona che ne è oggetto; 

2) come scrivono anche Valentina Maglione e Bianca Lucia Mazzei in articolo per ilSole24ore : “Quasi i due terzi dei fascicoli usciti dalle procure non va a giudizio (e le condanne per i reati ‘minori’ sono meno del 37%)”; inoltre “il 54,8% dei processi definiti nel giudizio ordinario si è concluso con un’assoluzione. La quota di assoluzioni arriva al 68,7% (dati forniti dal primo presidente della Cassazione, Pietro Curzio, durante l’inaugurazione del nuovo anno giudiziario 2022 che da anni non variano molto -cfr. ibidem);

3) trent’anni di ricerche sulle pratiche delle polizie (vedi riferimenti in nota) dimostrano che sistematicamente gli immigrati, così come i rom e anche i marginali se non i poveracci, sono le “prede facili” nei controlli, denunce e arresti : è quello che si chiama il “delitto di aspetto somatico o di aspetto (in francese délit de faciès).

In altre parole, è assai frequente che gli operatori delle polizie che perlustrano le strade fermino abitualmente queste categorie di persone anziché quelli che hanno l’aspetto da italiano o da persona considerata “perbene”. E se cittadini perbenisti protestano più volte perché sotto casa loro sostano degli immigrati o dei rom o dei marginali, gli operatori di polizia sono allora sollecitati a fare “pulizia etnica e sociale” e anche se questi perseguitati non hanno commesso alcun reato “se lo inventano” (come racconta anche uno di loro). “Bisogna toglierli dalla strada. Danno fastidio. Non c’è altra soluzione che imputarli magari di più reati così non escono” (testimonianza di altri operatori di polizia che coincidono con quelle di avvocati e operatori sociali).

Inoltre, non è difficile far passare un semplice litigio per un tentato omicidio o un tentato furto magari di un bene alimentare di qualche euro per tentata rapina (perché il ladruncolo ha cercato di scappare alla “presa” della guardia del supermercato che per giunta dichiara di essere stato aggredito e dispone della testimonianza a favore dell’amica cassiera. E’ quindi probabile che quel 34,72% di denunciati e arrestati sia alquanto gonfiato proprio a causa della criminalizzazione razzista dell’immigrato, del rom e del marginale in genere, che qualifica la produzione delle polizie, ma non sempre quella dei magistrati, anche se una parte di questi – apriori – prendono per oro colato quello che scrivono le polizie nelle loro relazioni all’Autorità Giudiziaria.

Infine, è da 50 anni che l’Italia sfrutta l’immigrazione irregolare con leggi che impediscono l’arrivo e l’integrazione regolare perché oltre il 35% dell’economia italiana è costituita da economie sommerse, cioè semi-precariato e lavoro nero, caporalato anche criminale (si vede la stima Eurispes che è un ente di ricerca che lavora anche per il governo).

Scaricabili gratuitamente: https://www.academia.edu/30790365/MIGRANTI_-_Devianza_e_vittimizzazione; Razzismo democratico; https://effimera.org/far-morire-lasciar-morire-la-scelta-tanatopolitica-del-governo-meloni-e-dei-suoi-ministri

 

 

Salvatore Turi Palidda