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Elezioni parlamentari in Germania: vince la destra, ma successo della Linke

L’Unione Cristiano-Democratica (CDU) di Friedrich Merz, partito di centro destra, ha ottenuto il 28,6% delle preferenze, mentre l’estrema destra di Alternativa per la Germania (AfD) è arrivata seconda con il 20,4%. Il Partito Socialdemocratico (SPD) dell’ex cancelliere Olaf Scholz si è fermato al 16,4%, perdendo nove punti percentuali rispetto alle elezioni precedenti, i Verdi hanno ottenuto l’11,6% (- tre punti) e i liberali non hanno superato la soglia di sbarramento del 5%, così come l’Alleanza Sahra Wagenknecht (BSW). L’affluenza alle urne (84%) è stata altissima.

Nel panorama delineato dalle elezioni tenutesi ieri spicca il successo della sinistra radicale, la Linke, con l’8,8% dei voti (nelle elezioni del 2021 si era fermata al 4,9%): si tratta di un segnale importante, perché la Linke ha mantenuto una posizione ferma in difesa dei migranti e del diritto d’asilo, mentre tutti gli altri partiti hanno inseguito le posizioni demagogiche e razziste dell’AfD. Ha mostrato la stessa fermezza nell’opposizione alla guerra e all’aumento delle spese militari e ha basato la campagna elettorale su temi sociali come il caro affitti, il costo della vita e la ridistribuzione della ricchezza tassando i miliardari e riducendo la pressione fiscale sul 90% della popolazione. La Linke ha inoltre avuto un ruolo importante nelle mobilitazioni antifasciste in cui migliaia di persone hanno protestato per la scelta della CDU di collaborare con l’estrema destra per l’approvazione di misure restrittive sull’immigrazione.

Queste scelte coraggiose si sono tradotte in un grande aumento degli iscritti (31.000 in più da metà gennaio) e nell’appoggio dei giovani: la Linke è stata il partito più votato dagli elettori tra i 18 e i 29 anni. Merito anche di Heidi Reichinnek, 36 anni, la candidata di punta del partito e della sua intensa attività sui social media.

Tutto questo non sminuisce la gravità dell’ennesima “onda nera” che ha portato ancora una volta al successo elettorale una formazione di estrema destra e non fa ben sperare per il futuro. Se anche l’AfD verrà esclusa dal prossimo governo, possiamo aspettarci comunque una politica guerrafondaia e razzista; ragion di più per sottolineare l’importanza di un’opposizione ferma come quella che ci auguriamo porterà avanti la Linke, in Parlamento, nelle piazze e nei territori.

 

 

Redazione Italia