Doveva essere un passaggio rapido, quasi scontato. Il Governo Meloni pensava di archiviare senza ostacoli l’ennesimo tassello del suo progetto autoritario, approvando entro dicembre 2024 il cosiddetto DDL Sicurezza. Ma la realtà ha dimostrato altro: quella parte viva e consapevole del Paese che non accetta silenziosamente la deriva repressiva ha alzato la testa, ha costruito un fronte ampio e determinato, e il conflitto ha prodotto i suoi effetti.
L’iter del provvedimento ora si complica e rallenta, anche a causa delle falle emerse sulle coperture economiche. In questo comunicato, la Rete Nazionale No DDL Sicurezza – A Pieno Regime analizza le ragioni di questo primo, importante risultato e rilancia la mobilitazione in vista della discussione in Aula.
Pensavano di fare i conti del piano autoritario senza il conflitto, senza l’ostruzionismo, al riparo dello sdegno e della denuncia pubblica. Il Governo Meloni pensava di chiudere la partita con il dissenso approvando il cosiddetto DDL Sicurezza entro il dicembre 2024.
Un errore clamoroso: per via di questa arroganza politica, il provvedimento dovrà tornare alla Camera, dopo che la Commissione Bilancio del Senato ha approvato il parere sul DDL Sicurezza, chiedendo modifiche alle coperture. Il governo, infatti, aveva fatto i conti basandosi esclusivamente sul bilancio 2024.
La mobilitazione degli scorsi mesi, il fronte aperto da decine e decine di mobilitazioni in tutta Italia, l’intervento dell’Europa, l’ostruzionismo, insomma la creazione del “caso Italia” in merito alla svolta autoritaria in corso nel nostro Paese ha aperto le contraddizioni che hanno portato a questo impasse.
Questo dimostra che possediamo la forza e la determinazione necessarie per contrastare l’oscenità politica e istituzionale di questo disegno di legge. È fondamentale mettere in campo tutte le nostre energie per proseguire la mobilitazione, confermando la manifestazione fin sotto il Senato nel giorno della sua discussione in Aula, anche qualora non coincida con l’approvazione definitiva.
Continuiamo inoltre il lavoro di assemblee e iniziative territoriali, che fin dall’inizio hanno avuto un ruolo decisivo in questo percorso.
Segnaliamo infine la partecipazione della Rete Nazionale No DDL Sicurezza – A Pieno Regime al Festival di Letteratura Working Class, che si terrà a Campi Bisenzio, davanti ai cancelli dell’ex Gkn, dal 4 al 6 aprile. La rete sarà ospite dell’assemblea conclusiva del festival.