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Lavorator* per il sociale: grande flash mob sabato 15 febbraio 2025

Cantando “Volare” ed improvvisando un enorme girotondo per tutta piazza Castello, oltre 500 tra educatori ed Operatori SocioSanitari (OSS), utenti dei servizi a favore di persone con disabilità (intellettiva e/o fisica) ed i loro famigliari, si sono riuniti sabato pomeriggio 15 febbraio, con l’obiettivo di accendere un riflettore sulla politica di settore del Comune di Torino e sulle conseguenze che essa può portare.

Dall’analisi degli organizzatori, a fronte dell’adeguamento degli stipendi degli operatori previsto dal recente rinnovo contrattuale nazionale, il Comune di Torino finora non ha adeguato il pagamento dei servizi alle cooperative per includere gli aumenti di stipendio previsti.

I servizi impattati sono quelli socio-sanitari in accreditamento, per i quali il Comune partecipa per il 70% e la Regione per il 30%.

Il Comune ha rinnovato la scadenza per riaccreditarsi per il biennio 25/26 al 31 marzo, senza aggiornamenti tariffari. La Regione, con un patto sociale della scorsa primavera, ha previsto un aumento del 10% spalmato nei tre anni 24/25/26, che comunque non coprono gli aumenti contrattuali. L’aumento regionale riguarda i servizi residenziali (quelli in cui gli utenti vivono), non i semi-residenziali, ossia centri diurni e territoriali.
Educatori ed OSS vivono con stipendi molto bassi, talvolta al limite della soglia di povertà. Lungi dal rappresentare un arricchimento, l’aumento rappresenterebbe una boccata di ossigeno per migliaia di famiglie.

D’altra parte, la situazione in cui versano molte cooperative non sembra certo lasciare la possibilità di farsi comunque carico degli aumenti salariali.

Qualora fosse confermata, la decisione del Comune di Torino inciderebbe negativamente, a cascata, anche sulla qualità dei servizi erogati come ad esempio l’introduzione di lavoratori non qualificati ma a basso costo per permettere alle cooperative in accreditamento di stare nei budget, la progressiva chiusura di molti servizi e/o un aumento esponenziale di spese a carico delle famiglie, molte delle quale non sono in grado di permetterselo.

La manifestazione, promossa dai “Lavorator* organizzati del sociale” richiede pertanto che” le tariffe siano integralmente aggiornate e i CCNL totalmente rispettati”, per garantire la qualità dei servizi erogati, in quanto “i lavoratori del sociale non vogliono solo essere pagati, ma lavorare in un sistema di servizi in cui valga la pena starci” (cit. dal volantino).

Foto scattate durante la manifestazione
Foto scattate durante la manifestazione
Foto scattate durante la manifestazione
Foto scattate durante la manifestazione
Foto scattate durante la manifestazione
Foto scattate durante la manifestazione
Foto scattate durante la manifestazione
Foto scattate durante la manifestazione
Foto scattate durante la manifestazione
Foto scattate durante la manifestazione

Gianluca Gabriele