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Sudan

Il Presidio di pace delle donne a Palermo compie tre anni

24 FEBBRAIO 2022 – 24 FEBBRAIO 2025: tre anni di guerra in Europa

Il Presidio di Pace delle donne inizia nel 2022 subito dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.
Noi, donne di diverse associazioni – progressiste, democratiche, antifasciste, femministe, nonviolente -abbiamo preso l’impegno da allora di testimoniare il nostro NO alla guerra e all’invio di armi con un presidio settimanale in piazza Vittorio Veneto a Palermo.

In questa piazza si trova il monumento dedicato ai martiri eroi della prima guerra mondiale. Abbiamo quindi scelto un luogo simbolico per significare che non vogliamo più né eroi né martiri. Prima di tutto la vita!

La scritta del nostro striscione, “Fuori la guerra dalla storia”, lanciata da Bertha von Suttner, pacifista austriaca, più di un secolo fa, rappresenta bene il nostro pensiero.

Siamo convinte che la guerra non sia necessaria e inevitabile, ma l’apice orrendo della logica della forza e del dominio del sistema patriarcale. Idealmente ci collochiamo in una tradizione di donne autorevoli che si sono spese per la pace e abbiamo portato in piazza le loro parole CONTRO TUTTE LE GUERRE e la militarizzazione della società e delle coscienze.

Da marzo 2023 il Presidio ha luogo ogni 24 del mese in piazza Vittorio Veneto, ma si sposta occasionalmente in altri luoghi o in altre date significative.
Il 24 novembre 2023, in rete e in piena condivisione con quello di Palermo, è nato un presidio anche a Caltanissetta.

I dati più recenti sono allarmanti: negli ultimi cinque anni il numero dei conflitti nel mondo è raddoppiato, nel solo 2024 gli episodi di violenza politica sono aumentati del 25% rispetto all’anno precedente e una persona su otto nel mondo è stata coinvolta in situazioni di conflitto. Sono dati che forniscono un quadro terribile di un mondo che diventa sempre più pericoloso, di un mondo dipendente dalla guerra.

Questo mese vogliamo ricordare, tra le decine di conflitti in corso, oltre a quelli a noi più vicini (Ucraina, Palestina), anche i più dimenticati (Kurdistan, Congo…) o ignorati (Sudan) dove le donne sono oggetto di violenze particolari, nonché i luoghi dove sono loro ferocemente negati i diritti primari (Iran, Afghanistan…).
Il presidio, nato dalle donne, è aperto a tutti/e coloro che condividano le nostre PAROLE di PACE.

Il 24 febbraio 2025 dalle ore 17.00 alle 19.00 siamo a piazza Ruggero Settimo (Politeama).

UDIPALERMO – Le Rose Bianche – Donne CGIL Palermo – Coordinamento Donne ANPI – Emily – Governo di Lei – CIF – Le Onde – Arcilesbica – Donne della Comunità dell’Arca – Donne del Movimento nonviolento – Donne del Circolo Laudato si’

Redazione Palermo

Sudan, Amnesty International: “Le Fsr devono fermare gli attacchi contro il campo di Zamzam colpito dalla carestia”

In risposta agli attacchi delle Forze di supporto rapido (Fsr) contro il campo delle persone sfollate internamente di Zamzam, situato nei pressi della capitale dello stato del Nord Darfur, El Fasher, il direttore di Amnesty International per l’Africa orientale e meridionale, Tigere Chagutah, ha dichiarato:
“Attaccare e uccidere civili che cercano sicurezza in un campo per sfollati e saccheggiarne il mercato è un atto inconcepibile. Le Fsr e tutte le altre parti in conflitto devono porre immediatamente fine a ogni attacco contro i civili e smettere di trasformare in campi di battaglia le aree in cui questi sono presenti, compresi i campi per sfollati. Devono inoltre garantire immediatamente un passaggio sicuro a chi cerca di fuggire dalla violenza”.

“Gli attacchi contro il campo di Zamzam, nel contesto del continuo assedio di El Fasher da parte delle Fsr, evidenziano l’urgente necessità di una reale pressione internazionale affinché le parti in conflitto cessino di prendere di mira i civili. Una vera pressione significa istituire e far rispettare un embargo Onu sulle armi in tutto il Sudan, per fermare il flusso di armamenti a tutte le parti coinvolte e garantire che i responsabili di crimini di diritto internazionale siano chiamati a rispondere delle loro azioni. Il conflitto in Sudan è stato ignorato per troppo tempo”, ha concluso Chagutah.

Ulteriori informazioni
L’11 febbraio le Fsr sono entrate nel campo di Zamzam, che accoglie mezzo milione di sfollati interni, uccidendo e arrestando numerosi abitanti. Il 13 febbraio, secondo quanto riferito dai media, le Fsr hanno attaccato nuovamente il campo, dando luogo a scontri con le Forze congiunte, un’alleanza di gruppi armati schierati con le Forze armate sudanesi.

Le Nazioni Unite hanno riferito che due operatori umanitari sono stati uccisi durante gli attacchi al campo. Il passaggio sicuro è stato bloccato per alcuni civili in fuga, compresi feriti, secondo quanto riportato dalle Nazioni Unite, da Medici senza frontiere e dal direttore generale del ministero della Salute del Nord Darfur.

Il campo di Zamzam è stato istituito due decenni fa per accogliere i civili in fuga dalla violenza nella regione del Darfur.

Amnesty International

Il Presidio di pace delle donne a Palermo compie tre anni

24 FEBBRAIO 2022 – 24 FEBBRAIO 2025: tre anni di guerra in Europa

Il Presidio di Pace delle donne inizia nel 2022 subito dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.
Noi, donne di diverse associazioni – progressiste, democratiche, antifasciste, femministe, nonviolente -abbiamo preso l’impegno da allora di testimoniare il nostro NO alla guerra e all’invio di armi con un presidio settimanale in piazza Vittorio Veneto a Palermo.

In questa piazza si trova il monumento dedicato ai martiri eroi della prima guerra mondiale. Abbiamo quindi scelto un luogo simbolico per significare che non vogliamo più né eroi né martiri. Prima di tutto la vita!

La scritta del nostro striscione, “Fuori la guerra dalla storia”, lanciata da Bertha von Suttner, pacifista austriaca, più di un secolo fa, rappresenta bene il nostro pensiero.

Siamo convinte che la guerra non sia necessaria e inevitabile, ma l’apice orrendo della logica della forza e del dominio del sistema patriarcale. Idealmente ci collochiamo in una tradizione di donne autorevoli che si sono spese per la pace e abbiamo portato in piazza le loro parole CONTRO TUTTE LE GUERRE e la militarizzazione della società e delle coscienze.

Da marzo 2023 il Presidio ha luogo ogni 24 del mese in piazza Vittorio Veneto, ma si sposta occasionalmente in altri luoghi o in altre date significative.
Il 24 novembre 2023, in rete e in piena condivisione con quello di Palermo, è nato un presidio anche a Caltanissetta.

I dati più recenti sono allarmanti: negli ultimi cinque anni il numero dei conflitti nel mondo è raddoppiato, nel solo 2024 gli episodi di violenza politica sono aumentati del 25% rispetto all’anno precedente e una persona su otto nel mondo è stata coinvolta in situazioni di conflitto. Sono dati che forniscono un quadro terribile di un mondo che diventa sempre più pericoloso, di un mondo dipendente dalla guerra.

Questo mese vogliamo ricordare, tra le decine di conflitti in corso, oltre a quelli a noi più vicini (Ucraina, Palestina), anche i più dimenticati (Kurdistan, Congo…) o ignorati (Sudan) dove le donne sono oggetto di violenze particolari, nonché i luoghi dove sono loro ferocemente negati i diritti primari (Iran, Afghanistan…).
Il presidio, nato dalle donne, è aperto a tutti/e coloro che condividano le nostre PAROLE di PACE.

Il 24 febbraio 2025 dalle ore 17.00 alle 19.00 siamo a piazza Ruggero Settimo (Politeama).

UDIPALERMO – Le Rose Bianche – Donne CGIL Palermo – Coordinamento Donne ANPI – Emily – Governo di Lei – CIF – Le Onde – Arcilesbica – Donne della Comunità dell’Arca – Donne del Movimento nonviolento – Donne del Circolo Laudato si’

Redazione Palermo

Sudan, Amnesty International: “Le Fsr devono fermare gli attacchi contro il campo di Zamzam colpito dalla carestia”

In risposta agli attacchi delle Forze di supporto rapido (Fsr) contro il campo delle persone sfollate internamente di Zamzam, situato nei pressi della capitale dello stato del Nord Darfur, El Fasher, il direttore di Amnesty International per l’Africa orientale e meridionale, Tigere Chagutah, ha dichiarato:
“Attaccare e uccidere civili che cercano sicurezza in un campo per sfollati e saccheggiarne il mercato è un atto inconcepibile. Le Fsr e tutte le altre parti in conflitto devono porre immediatamente fine a ogni attacco contro i civili e smettere di trasformare in campi di battaglia le aree in cui questi sono presenti, compresi i campi per sfollati. Devono inoltre garantire immediatamente un passaggio sicuro a chi cerca di fuggire dalla violenza”.

“Gli attacchi contro il campo di Zamzam, nel contesto del continuo assedio di El Fasher da parte delle Fsr, evidenziano l’urgente necessità di una reale pressione internazionale affinché le parti in conflitto cessino di prendere di mira i civili. Una vera pressione significa istituire e far rispettare un embargo Onu sulle armi in tutto il Sudan, per fermare il flusso di armamenti a tutte le parti coinvolte e garantire che i responsabili di crimini di diritto internazionale siano chiamati a rispondere delle loro azioni. Il conflitto in Sudan è stato ignorato per troppo tempo”, ha concluso Chagutah.

Ulteriori informazioni
L’11 febbraio le Fsr sono entrate nel campo di Zamzam, che accoglie mezzo milione di sfollati interni, uccidendo e arrestando numerosi abitanti. Il 13 febbraio, secondo quanto riferito dai media, le Fsr hanno attaccato nuovamente il campo, dando luogo a scontri con le Forze congiunte, un’alleanza di gruppi armati schierati con le Forze armate sudanesi.

Le Nazioni Unite hanno riferito che due operatori umanitari sono stati uccisi durante gli attacchi al campo. Il passaggio sicuro è stato bloccato per alcuni civili in fuga, compresi feriti, secondo quanto riportato dalle Nazioni Unite, da Medici senza frontiere e dal direttore generale del ministero della Salute del Nord Darfur.

Il campo di Zamzam è stato istituito due decenni fa per accogliere i civili in fuga dalla violenza nella regione del Darfur.

Amnesty International

Il Presidio di pace delle donne a Palermo compie tre anni

24 FEBBRAIO 2022 – 24 FEBBRAIO 2025: tre anni di guerra in Europa

Il Presidio di Pace delle donne inizia nel 2022 subito dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.
Noi, donne di diverse associazioni – progressiste, democratiche, antifasciste, femministe, nonviolente -abbiamo preso l’impegno da allora di testimoniare il nostro NO alla guerra e all’invio di armi con un presidio settimanale in piazza Vittorio Veneto a Palermo.

In questa piazza si trova il monumento dedicato ai martiri eroi della prima guerra mondiale. Abbiamo quindi scelto un luogo simbolico per significare che non vogliamo più né eroi né martiri. Prima di tutto la vita!

La scritta del nostro striscione, “Fuori la guerra dalla storia”, lanciata da Bertha von Suttner, pacifista austriaca, più di un secolo fa, rappresenta bene il nostro pensiero.

Siamo convinte che la guerra non sia necessaria e inevitabile, ma l’apice orrendo della logica della forza e del dominio del sistema patriarcale. Idealmente ci collochiamo in una tradizione di donne autorevoli che si sono spese per la pace e abbiamo portato in piazza le loro parole CONTRO TUTTE LE GUERRE e la militarizzazione della società e delle coscienze.

Da marzo 2023 il Presidio ha luogo ogni 24 del mese in piazza Vittorio Veneto, ma si sposta occasionalmente in altri luoghi o in altre date significative.
Il 24 novembre 2023, in rete e in piena condivisione con quello di Palermo, è nato un presidio anche a Caltanissetta.

I dati più recenti sono allarmanti: negli ultimi cinque anni il numero dei conflitti nel mondo è raddoppiato, nel solo 2024 gli episodi di violenza politica sono aumentati del 25% rispetto all’anno precedente e una persona su otto nel mondo è stata coinvolta in situazioni di conflitto. Sono dati che forniscono un quadro terribile di un mondo che diventa sempre più pericoloso, di un mondo dipendente dalla guerra.

Questo mese vogliamo ricordare, tra le decine di conflitti in corso, oltre a quelli a noi più vicini (Ucraina, Palestina), anche i più dimenticati (Kurdistan, Congo…) o ignorati (Sudan) dove le donne sono oggetto di violenze particolari, nonché i luoghi dove sono loro ferocemente negati i diritti primari (Iran, Afghanistan…).
Il presidio, nato dalle donne, è aperto a tutti/e coloro che condividano le nostre PAROLE di PACE.

Il 24 febbraio 2025 dalle ore 17.00 alle 19.00 siamo a piazza Ruggero Settimo (Politeama).

UDIPALERMO – Le Rose Bianche – Donne CGIL Palermo – Coordinamento Donne ANPI – Emily – Governo di Lei – CIF – Le Onde – Arcilesbica – Donne della Comunità dell’Arca – Donne del Movimento nonviolento – Donne del Circolo Laudato si’

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Sudan, Amnesty International: “Le Fsr devono fermare gli attacchi contro il campo di Zamzam colpito dalla carestia”

In risposta agli attacchi delle Forze di supporto rapido (Fsr) contro il campo delle persone sfollate internamente di Zamzam, situato nei pressi della capitale dello stato del Nord Darfur, El Fasher, il direttore di Amnesty International per l’Africa orientale e meridionale, Tigere Chagutah, ha dichiarato:
“Attaccare e uccidere civili che cercano sicurezza in un campo per sfollati e saccheggiarne il mercato è un atto inconcepibile. Le Fsr e tutte le altre parti in conflitto devono porre immediatamente fine a ogni attacco contro i civili e smettere di trasformare in campi di battaglia le aree in cui questi sono presenti, compresi i campi per sfollati. Devono inoltre garantire immediatamente un passaggio sicuro a chi cerca di fuggire dalla violenza”.

“Gli attacchi contro il campo di Zamzam, nel contesto del continuo assedio di El Fasher da parte delle Fsr, evidenziano l’urgente necessità di una reale pressione internazionale affinché le parti in conflitto cessino di prendere di mira i civili. Una vera pressione significa istituire e far rispettare un embargo Onu sulle armi in tutto il Sudan, per fermare il flusso di armamenti a tutte le parti coinvolte e garantire che i responsabili di crimini di diritto internazionale siano chiamati a rispondere delle loro azioni. Il conflitto in Sudan è stato ignorato per troppo tempo”, ha concluso Chagutah.

Ulteriori informazioni
L’11 febbraio le Fsr sono entrate nel campo di Zamzam, che accoglie mezzo milione di sfollati interni, uccidendo e arrestando numerosi abitanti. Il 13 febbraio, secondo quanto riferito dai media, le Fsr hanno attaccato nuovamente il campo, dando luogo a scontri con le Forze congiunte, un’alleanza di gruppi armati schierati con le Forze armate sudanesi.

Le Nazioni Unite hanno riferito che due operatori umanitari sono stati uccisi durante gli attacchi al campo. Il passaggio sicuro è stato bloccato per alcuni civili in fuga, compresi feriti, secondo quanto riportato dalle Nazioni Unite, da Medici senza frontiere e dal direttore generale del ministero della Salute del Nord Darfur.

Il campo di Zamzam è stato istituito due decenni fa per accogliere i civili in fuga dalla violenza nella regione del Darfur.

Amnesty International

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24 FEBBRAIO 2022 – 24 FEBBRAIO 2025: tre anni di guerra in Europa

Il Presidio di Pace delle donne inizia nel 2022 subito dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.
Noi, donne di diverse associazioni – progressiste, democratiche, antifasciste, femministe, nonviolente -abbiamo preso l’impegno da allora di testimoniare il nostro NO alla guerra e all’invio di armi con un presidio settimanale in piazza Vittorio Veneto a Palermo.

In questa piazza si trova il monumento dedicato ai martiri eroi della prima guerra mondiale. Abbiamo quindi scelto un luogo simbolico per significare che non vogliamo più né eroi né martiri. Prima di tutto la vita!

La scritta del nostro striscione, “Fuori la guerra dalla storia”, lanciata da Bertha von Suttner, pacifista austriaca, più di un secolo fa, rappresenta bene il nostro pensiero.

Siamo convinte che la guerra non sia necessaria e inevitabile, ma l’apice orrendo della logica della forza e del dominio del sistema patriarcale. Idealmente ci collochiamo in una tradizione di donne autorevoli che si sono spese per la pace e abbiamo portato in piazza le loro parole CONTRO TUTTE LE GUERRE e la militarizzazione della società e delle coscienze.

Da marzo 2023 il Presidio ha luogo ogni 24 del mese in piazza Vittorio Veneto, ma si sposta occasionalmente in altri luoghi o in altre date significative.
Il 24 novembre 2023, in rete e in piena condivisione con quello di Palermo, è nato un presidio anche a Caltanissetta.

I dati più recenti sono allarmanti: negli ultimi cinque anni il numero dei conflitti nel mondo è raddoppiato, nel solo 2024 gli episodi di violenza politica sono aumentati del 25% rispetto all’anno precedente e una persona su otto nel mondo è stata coinvolta in situazioni di conflitto. Sono dati che forniscono un quadro terribile di un mondo che diventa sempre più pericoloso, di un mondo dipendente dalla guerra.

Questo mese vogliamo ricordare, tra le decine di conflitti in corso, oltre a quelli a noi più vicini (Ucraina, Palestina), anche i più dimenticati (Kurdistan, Congo…) o ignorati (Sudan) dove le donne sono oggetto di violenze particolari, nonché i luoghi dove sono loro ferocemente negati i diritti primari (Iran, Afghanistan…).
Il presidio, nato dalle donne, è aperto a tutti/e coloro che condividano le nostre PAROLE di PACE.

Il 24 febbraio 2025 dalle ore 17.00 alle 19.00 siamo a piazza Ruggero Settimo (Politeama).

UDIPALERMO – Le Rose Bianche – Donne CGIL Palermo – Coordinamento Donne ANPI – Emily – Governo di Lei – CIF – Le Onde – Arcilesbica – Donne della Comunità dell’Arca – Donne del Movimento nonviolento – Donne del Circolo Laudato si’

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Sudan, Amnesty International: “Le Fsr devono fermare gli attacchi contro il campo di Zamzam colpito dalla carestia”

In risposta agli attacchi delle Forze di supporto rapido (Fsr) contro il campo delle persone sfollate internamente di Zamzam, situato nei pressi della capitale dello stato del Nord Darfur, El Fasher, il direttore di Amnesty International per l’Africa orientale e meridionale, Tigere Chagutah, ha dichiarato:
“Attaccare e uccidere civili che cercano sicurezza in un campo per sfollati e saccheggiarne il mercato è un atto inconcepibile. Le Fsr e tutte le altre parti in conflitto devono porre immediatamente fine a ogni attacco contro i civili e smettere di trasformare in campi di battaglia le aree in cui questi sono presenti, compresi i campi per sfollati. Devono inoltre garantire immediatamente un passaggio sicuro a chi cerca di fuggire dalla violenza”.

“Gli attacchi contro il campo di Zamzam, nel contesto del continuo assedio di El Fasher da parte delle Fsr, evidenziano l’urgente necessità di una reale pressione internazionale affinché le parti in conflitto cessino di prendere di mira i civili. Una vera pressione significa istituire e far rispettare un embargo Onu sulle armi in tutto il Sudan, per fermare il flusso di armamenti a tutte le parti coinvolte e garantire che i responsabili di crimini di diritto internazionale siano chiamati a rispondere delle loro azioni. Il conflitto in Sudan è stato ignorato per troppo tempo”, ha concluso Chagutah.

Ulteriori informazioni
L’11 febbraio le Fsr sono entrate nel campo di Zamzam, che accoglie mezzo milione di sfollati interni, uccidendo e arrestando numerosi abitanti. Il 13 febbraio, secondo quanto riferito dai media, le Fsr hanno attaccato nuovamente il campo, dando luogo a scontri con le Forze congiunte, un’alleanza di gruppi armati schierati con le Forze armate sudanesi.

Le Nazioni Unite hanno riferito che due operatori umanitari sono stati uccisi durante gli attacchi al campo. Il passaggio sicuro è stato bloccato per alcuni civili in fuga, compresi feriti, secondo quanto riportato dalle Nazioni Unite, da Medici senza frontiere e dal direttore generale del ministero della Salute del Nord Darfur.

Il campo di Zamzam è stato istituito due decenni fa per accogliere i civili in fuga dalla violenza nella regione del Darfur.

Amnesty International

Il Presidio di pace delle donne a Palermo compie tre anni

24 FEBBRAIO 2022 – 24 FEBBRAIO 2025: tre anni di guerra in Europa

Il Presidio di Pace delle donne inizia nel 2022 subito dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.
Noi, donne di diverse associazioni – progressiste, democratiche, antifasciste, femministe, nonviolente -abbiamo preso l’impegno da allora di testimoniare il nostro NO alla guerra e all’invio di armi con un presidio settimanale in piazza Vittorio Veneto a Palermo.

In questa piazza si trova il monumento dedicato ai martiri eroi della prima guerra mondiale. Abbiamo quindi scelto un luogo simbolico per significare che non vogliamo più né eroi né martiri. Prima di tutto la vita!

La scritta del nostro striscione, “Fuori la guerra dalla storia”, lanciata da Bertha von Suttner, pacifista austriaca, più di un secolo fa, rappresenta bene il nostro pensiero.

Siamo convinte che la guerra non sia necessaria e inevitabile, ma l’apice orrendo della logica della forza e del dominio del sistema patriarcale. Idealmente ci collochiamo in una tradizione di donne autorevoli che si sono spese per la pace e abbiamo portato in piazza le loro parole CONTRO TUTTE LE GUERRE e la militarizzazione della società e delle coscienze.

Da marzo 2023 il Presidio ha luogo ogni 24 del mese in piazza Vittorio Veneto, ma si sposta occasionalmente in altri luoghi o in altre date significative.
Il 24 novembre 2023, in rete e in piena condivisione con quello di Palermo, è nato un presidio anche a Caltanissetta.

I dati più recenti sono allarmanti: negli ultimi cinque anni il numero dei conflitti nel mondo è raddoppiato, nel solo 2024 gli episodi di violenza politica sono aumentati del 25% rispetto all’anno precedente e una persona su otto nel mondo è stata coinvolta in situazioni di conflitto. Sono dati che forniscono un quadro terribile di un mondo che diventa sempre più pericoloso, di un mondo dipendente dalla guerra.

Questo mese vogliamo ricordare, tra le decine di conflitti in corso, oltre a quelli a noi più vicini (Ucraina, Palestina), anche i più dimenticati (Kurdistan, Congo…) o ignorati (Sudan) dove le donne sono oggetto di violenze particolari, nonché i luoghi dove sono loro ferocemente negati i diritti primari (Iran, Afghanistan…).
Il presidio, nato dalle donne, è aperto a tutti/e coloro che condividano le nostre PAROLE di PACE.

Il 24 febbraio 2025 dalle ore 17.00 alle 19.00 siamo a piazza Ruggero Settimo (Politeama).

UDIPALERMO – Le Rose Bianche – Donne CGIL Palermo – Coordinamento Donne ANPI – Emily – Governo di Lei – CIF – Le Onde – Arcilesbica – Donne della Comunità dell’Arca – Donne del Movimento nonviolento – Donne del Circolo Laudato si’

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Sudan, Amnesty International: “Le Fsr devono fermare gli attacchi contro il campo di Zamzam colpito dalla carestia”

In risposta agli attacchi delle Forze di supporto rapido (Fsr) contro il campo delle persone sfollate internamente di Zamzam, situato nei pressi della capitale dello stato del Nord Darfur, El Fasher, il direttore di Amnesty International per l’Africa orientale e meridionale, Tigere Chagutah, ha dichiarato:
“Attaccare e uccidere civili che cercano sicurezza in un campo per sfollati e saccheggiarne il mercato è un atto inconcepibile. Le Fsr e tutte le altre parti in conflitto devono porre immediatamente fine a ogni attacco contro i civili e smettere di trasformare in campi di battaglia le aree in cui questi sono presenti, compresi i campi per sfollati. Devono inoltre garantire immediatamente un passaggio sicuro a chi cerca di fuggire dalla violenza”.

“Gli attacchi contro il campo di Zamzam, nel contesto del continuo assedio di El Fasher da parte delle Fsr, evidenziano l’urgente necessità di una reale pressione internazionale affinché le parti in conflitto cessino di prendere di mira i civili. Una vera pressione significa istituire e far rispettare un embargo Onu sulle armi in tutto il Sudan, per fermare il flusso di armamenti a tutte le parti coinvolte e garantire che i responsabili di crimini di diritto internazionale siano chiamati a rispondere delle loro azioni. Il conflitto in Sudan è stato ignorato per troppo tempo”, ha concluso Chagutah.

Ulteriori informazioni
L’11 febbraio le Fsr sono entrate nel campo di Zamzam, che accoglie mezzo milione di sfollati interni, uccidendo e arrestando numerosi abitanti. Il 13 febbraio, secondo quanto riferito dai media, le Fsr hanno attaccato nuovamente il campo, dando luogo a scontri con le Forze congiunte, un’alleanza di gruppi armati schierati con le Forze armate sudanesi.

Le Nazioni Unite hanno riferito che due operatori umanitari sono stati uccisi durante gli attacchi al campo. Il passaggio sicuro è stato bloccato per alcuni civili in fuga, compresi feriti, secondo quanto riportato dalle Nazioni Unite, da Medici senza frontiere e dal direttore generale del ministero della Salute del Nord Darfur.

Il campo di Zamzam è stato istituito due decenni fa per accogliere i civili in fuga dalla violenza nella regione del Darfur.

Amnesty International